Cibo di Frankenstein alla riscossa

L'impiego di organismi geneticamente modificati (OGM) in agricoltura sta crescendo rapidamente. Cresce anche l'evidenza dei loro benefici e della loro sicurezza.

L'articolo originale, su BetterHumans
Pacific Nortwest National Laboratory

Il parere della persona media sugli alimenti geneticamente modificati è probabilmente  pessimo. Prova a chiedere a un passante se oserebbe assaggiare tali alimenti e probabilmente la reazione sarebbe negativa.

Sì, la guerra contro il "cibo di Frankenstein" continua, con alcuni ambientalisti e la maggior parte dell'opinione pubblica europea decisamente contrari. Le ragioni di questa opposizione agli OGM sono categoriche: sono troppo pericolosi per l'ambiente e sono pericolosi per la salute. Chi crediamo di essere per giocare a fare Dio? Anche il nuovo libro di Margaret Atwood, "Oryx and Crake", prevede un mondo  decimato da un disastro ecologico scatenato dagli OGM.

Però, nonostanze parlar male dei cibi geneticamente modificati sia di moda e sia visto come politicamente corretto, la persona media (almeno se vive in America del Nord) ne ha probabilmente consumata una porzione con la prima colazione. I suoi fiocchi di avena molto probabilmente contengono cereali modificati. Ed è probabile che la margarina che ha messo sul suo pane tostato contenga olio derivato da semi di soia ingegnerizzati.

I raccolti geneticamente modificati si stanno diffondendo rapidamente, nonostante l'opposizione degli ambientalisti e i divieti dell'Unione Europea.

Questa diffusione avviene nello stesso momento in cui si accumula l'evidenza dei benefici e della sicurezza dei raccolti modificati. Vari studi mostrano che invece di nuocere all'ambiente i raccolti geneticamente modificati contribuiscono a migliorarlo  riducendo l'uso di pesticidi. E invece di danneggiare i paesi in via di sviluppo, questi ultimi li stanno usando per risolvere i propri problemi agricoli e nutrizionali.

Se prendiamo in considerazione anche il fatto che non è stata trovata evidenza di danni ai consumatori, diventa apparente che la battaglia contro gli OGM è ormai quasi persa.

Incremento dell'utilizzo

Quanto sono diffusi i raccolti geneticamente modificati? Le cifre sono tanto sorprendenti quanto informative.

L'anno scorso [2002 - NdR], la superficie coperta dai raccolti geneticamente modificati è cresciuta di più del 12% ed era il sesto anno successivo di crescita a tassi sopra il 10%, secondo i dati della ISAAA (International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications), rilasciati nel gennaio 2003.

Sedici nazioni coltivano raccolti biotecnologici, secondo la ISAAA. India, Colombia e Honduras sono i nuovi utlizzatori più recenti, mentre Cina, Argentina, Canada e Stati Uniti sono i coltivatori principali. "In molti casi, gli agricoltori si rendono conto che la  biotecnologia è l'unica soluzione praticabile per proteggere i propri raccolti dall'impatto economico devastante dei parassiti " dice Clive James, presidente della ISAAA.

I dati della ISAAA sono confermati da un rapporto, pubblicato ad aprile, sulle imprese agricole degli Stati Uniti. Secondo il ministero dell'agricoltura americano, il 38% dei 79 milioni di acri coltivati a mais negli Stati Uniti quest'anno sarà  probabilmente geneticamente modificato, un incremento del 4% sull'anno precedente e del 13% sul 2000.

Recenti sviluppi in nazioni che, in passato, si sono dimostrate scettiche verso gli OGM, indicano che altri seguiranno l'esempio degli Stati Uniti e delle altre nazioni  sulla lista della ISAAA.

Nel mese di ottobre del 2002, per esempio, la nuova Zelanda ha approvato il primo esperimento di modifica genetica al di fuori di un laboratorio. L'azienda biotecnologica AgResearch ha ricevuto l'autorizzazione ad inserire geni di capra,  maiale, pecora, topo e uomo nella mucca, per determinare se gli animali così modificati producano proteine per il trattamento di malattie quali la sclerosi a placche. L'esperimento è particolarmente significativo perché l'economia della Nuova Zelanda dipende in maniera sostanziale dall'agricoltura e il paese si fà pubblicità all'estero come un ambiente incontaminato.

Ad aprile, la commissione per la regolamentazione delle applicazioni genetiche in Australia ha indicato la propria disponibilità ad approvare un'applicazione della Bayer CropScience per la coltivazione di un tipo di canola resistente ai diserbanti. I sostenitori di questa applicazione dicono che questa versione della canola offrirà  raccolti più abbondanti ed un miglior controllo dei parassiti. Permetterà inoltre ai  coltivatori australiani di competere con gli agricoltori di paesi come il Canada. Si prevede che la commissione di controllo australiana approverà tale applicazione verso la fine di maggio.  

Aumenta l'evidenza dei benefici

La crescita straordinaria dei raccolti geneticamente modificati avviene nel momento in cui aumenta l'evidenza dei loro benefici.

A febbraio, per esempio, un rapporto di "Proceedings of the National Academy of Sciences" ha illustrato un utilizzo di quattro volte minore di antiparassitari nei raccolti di cotone geneticamente modificato, in Arizona. Il cotone in questione produce una tossina codificata da un gene del bacillus thuringiensis che controlla efficacemente certi parassiti.

Un secondo rapporto, pubblicato su Science a febbraio, ha seguito 150 coltivatori  Indiani e dimostra come il raccolto di questo cotone sia aumentato di media dell'80% - 90% riducendo allo stesso tempo l'uso di antiparassitari. I risultati indicano che tale cotone sia particolarmente promettente per i coltivatori in paesi in via di sviluppo, i quali non possono permettersi l'uso di antiparassitari. Le modifiche che permettono il controllo dei parassiti potrebbero inoltre essere trasferite a raccolti ad uso alimentare.

L'India è uno dei sostenitori più entusiastici degli organismi geneticamente modificati e ha lanciato un programma della durata prevista di 15 anni per rendere disponibili vaccini, acqua pulita e una alimentazione migliore, in modo di ridurre la mortalità infantile. Allo scopo di migliorare la nutrizione della propria popolazione, l'India sta conducendo esperimenti con una patata geneticamente modificata in modo che contenga un gene denominato AmA1, preso dalla pianta dell'amaranto. Questa patata contiene un terzo più proteine delle patate non modificate, compresi gli amminoacidi essenziali lisina e metionina.

Gli Indiani sono ben consci delle implicazioni etiche di queste innovazioni agricole:  "I requisiti dei paesi in via di sviluppo sono molto differenti da quelli dei paesi ricchi," dice Govindarajan Padmanaban, un biochimico all'Istituto Indiano della Scienza a Bangalore. In un'intervista al New Scientist, a proposito dell'ostilità verso gli OGM, dichiara: "Penso che sia moralmente indifendibile opporre questi sviluppi."

Anche la Cina è attiva nel settore degli alimenti geneticamente modificati. Recentemente, gli scienziati cinesi hanno annunciato la scoperta di un gene del riso  che può essere modificato per aumentare il rendimento. I ricercatori della Accademia delle Scienze Cinese, a Pechino, hanno identificato che il gene che controlla il numero di rami della pianta di riso e che regola la formazione dei germogli. Più rami, più rendimento.

Lo sviluppo di sistemi di sicurezza

Naturalmente, solo gli avversari più accaniti degli alimenti geneticamente modificati sosterrebbero che queste innovazioni non sono benefiche. Però, direbbero, tutti questi benefici sarebbero cancellati se una "pianta Frankenstein" sfuggisse al nostro controllo e danneggiasse l'ecosistema.

Una delle preoccupazioni maggiori, per esempio, è che i raccolti OGM possano ibridarsi con piante simili, passando i geni aggiunti dall'uomo alla generazione successiva. Ciò potrebbe essere pericoloso, per esempio, se i geni per la resistenza ad un certo pesticida finissero nelle erbacce.

Recenti studi indicano però che esistono soluzioni praticabili per prevenire tali preoccupanti scenari.

Scienziati canadesi, per esempio, hanno sviluppato una possibile soluzione al problema della pollinazione fra piante OGM e non. Ricercatori del "Eastern Cereal and Oilseed Research Centre", a Ottawa, hanno annunciato in "Proceedings of the National Academy of Sciences" che possono usare "un gene regolatore della mortalità del seme" in una pianta ed un gene "soppressore" in un'altra per fare in modo che le piante modificate non passino i propri geni a dei cugini non-modificati. Le piante ottenute pollinando le due piante hanno semi che possono propagarsi con l'auto-impollinazione, ma quando il gene che regola la mortalità del seme ed il gene soppressore vengono separati (come accadrebbe se una pianta modificata tentasse di ripodursi con una non-modificata), la generazione successiva sarebbe sterile.

Non esistono prove che una dieta a base di cibi geneticamente modificati sia più pericolosa di una dieta a base di cibi non-modificati, ma, per tranquillizzare completamente il pubblico, sono stati suggeriti vari metodi per la rimozione delle modifiche apportate, prima che il cibo in questione sia consumato.

Per esempio Willem Stemmer, vice presidente della ricerca e sviluppo presso la ditta farmaceutica Maxygen, in California, sostiene che non sia assolutamente un problema rimuovere i geni modificati inseriti in piante ed in animali.  Il processo utilizzerebbe alcune proteine chiamate ricombinasi che hanno la caratteristica di rimuovere i frammenti di DNA che si trovano fra specifiche "marker sequences". Facendo in modo che i geni che codificano per delle modifiche si trovino fra i geni per le  ricombinasi e i geni promotori, si potrebbe poi stimolarne la rimozione quando desiderato, come per esempio quando le derrate alimentairi sono spruzzate con sostanze quali l'etanolo [in modo simile al metodo usato per esempio con le banane che sono raccolte ancora acerbe e portate a maturazione con l'etanolo quando desiderato - NdR].

Nessuna prova di rischi per la salute

Un sistema simile, però, sarebbe l'equivalente di usare uno schiacciasassi per rompere una noce, dato che nulla indica che gli alimenti geneticamente modificati presentino un livello di rischio per la salute diverso dai cibi non modificati.

L'associazione medica britannica (BMA - British Medical Association) ha sottolineato questo fatto a gennaio, annunciando una revisione di un rapporto del 1999 che metteva in discussione gli effetti di lungo termine sulla salute umana degli alimenti modificati. La prima versione del rapporto della BMA era in gran parte basata su di uno studio ora screditato. "Non penso che ci sia alcun motivo per sospettare che gli alimenti OGM in generale siano pericolosi per la salute umana," ha sostenuto Sir Peter Lachman della BMA, annunciando la revisione del rapporto. "Penso che un alimento, che sia il risultato di tecniche di coltura convenzionali o di manipolazione genetica, sia esattamente la stessa cosa."

Recentemente, anche l'Accademia Reale Britannica delle Scienze ha espresso questa convinzione. In due presentazioni per una inchiesta sugli alimenti geneticamente modificati, richiesta dal governo, l'accademia reale ha affermato che le probabilità di avere ridotte qualità nutrizionali e di causare reazioni allergiche degli alimenti geneticamente modificati sono le stesse degli alimenti non-OGM.

L'organizzazione fa notare inoltre la mancanza di evidenza che indichi la possibilità di danni alla salute come consequenza del consumo di sequenze di DNA create artificialmente."Se esistono prove concrete che gli alimenti OGM sono più nocivi alla salute degli alimenti non-OGM, vorremmo sapere perchè non sono state rese pubbliche" dice Patrick Bateson, vice presidente dell'accademia reale.

"Il pubblico ha il diritto di decidere se vuole comprare alimenti OGM e ad avere a disposizione informazioni basate su solidi dati scientifici" dice Bateson.

Oggi i dati scientifici indicano che gli alimenti geneticamente modificati non solo sono sicuri, ma hanno anche il potenziale di migliorare la salute e di ridurre i danni ambientali.

Visto come gli sforzi della ricerca sono indirizzati verso l'eliminazione dei potenziali rischi, sembra logico che i raccolti geneticamente modificati diverranno sempre più diffusi negli anni a venire.

---

Copyright © 2002-2003 Betterhumans - published with permission



Estropico