La preparazione: un libro sulla colonizzazione dello spazio, sulla transumanità e sulla nanotecnologia.
di Rex Stephens

The Preparation © 1999-2003 Rex Stephens

La versione originale in inglese  
Traduzione: Vincenzo Battista

Capitolo 1 - Immortalità vendesi
Lungo l'ultimo centinaio di anni, l'aspettativa di vita umana si è notevolmente estesa, mano a mano che la moderna scienza medica ha definitivamente sconfitto molti malanni o è riuscita quantomeno a rallentarne la corsa. Cosa forse persino più importante, la scienza medica ha reso noto a tutta l'umanità quali siano gli agenti che possono accorciare l'estensione della vita umana, come ad esempio batteri letali, tossine, o stili di vita autodistruttivi quali fumo ed eccesso di alimentazione. Quel che la scienza medica non è stata ancora in grado di fare è di estendere l'attesa di vita umana al di là del suo limite naturale. Ma anche questo limite è destinato a cadere.

In questo stesso momento diversi gruppi di ricerca stanno lavorando a metodi di rallentamento e/o inversione del processo di invecchiamento umano. Predico che l'invecchiamento umano dovrebbe diventare in massima parte curabile, nonché parzialmente reversibile, entro i prossimi 20 anni. Ciò non rappresenterebbe ancora la piena conquista dell'immortalità fisica. E tuttavia questo traguardo permetterebbe, a coloro che riceveranno tali trattamenti di ringiovanimento, di vivere abbastanza a lungo da riceverne in seguito altri, nuovi e migliorati, divenuti disponibili nel frattempo grazie a nuovi progressi tecnologici in campo medico. I progressi medici continueranno fino a raggiungere la conquista di una piena immortalità fisica, il che avverrà entro i prossimi 50 anni. Questo tipo d'immortalità fisica non sarebbe un'autentica immortalità, poiché la gente potrebbe ancora perire per incidente, suicidio, malattia od omicidio, ma il corpo umano sarebbe potenzialmente in grado di vivere per sempre - cosa mai prima d'ora possibile.

I primi tentativi di arrestare il processo d'invecchiamento utilizzeranno trattamenti basati su farmaci. Molti farmaci anti-invecchiamento sono già stati sviluppati e molti altri saranno sviluppati quando il processo d'invecchiamento sarà stato pienamente compreso. I farmaci possono soltanto, nella migliore delle ipotesi, rallentare il processo d'invecchiamento fino a trasformare la sua corsa in una strisciante e lenta avanzata. I farmaci, se utilizzati in assenza di altri trattamenti, non potrebbero mai completamente invertire o anche solo definitivamente arrestare il processo d'invecchiamento. La nanotecnologia, che è il soggetto trattato nel successivo capitolo, è ciò che renderà possibile l'eterna assenza d'invecchiamento dai corpi umani.

Ciò che l'esistenza di farmaci anti-invecchiamento e di nanotecnologia medica verrà a significare per voi è esclusivamente che: se siete dotati di enormi disponibilità di denaro da spendere per una lunghissima serie di trattamenti di ringiovanimento, potreste far sì che il vostro corpo venga riportato ad una età fisica di vostra scelta e che inoltre potreste stabilmente restare su tale età fisica fintanto che continuerete a pagare gli ulteriori trattamenti di ringiovanimento che vi servono per impedirvi di invecchiare. Tutto ciò è un'ottima cosa per gli ultra-benestanti che possono permettersi di pagare fatture mediche straordinariamente alte, ma che fine farebbe il resto di noi? Il resto di noi sarà lasciato morire quando avrà raggiunto l'età avanzata!

Naturalmente i nuovi immortali potrebbero infine morire accidentalmente, per suicidio, a causa di nuovi malanni, o uccisi da qualcuno. Ma questo non sarebbe di gran conforto per il resto di noi che continuerà a vedere innanzi a se solo il proprio invecchiamento, con tutto il relativo corredo di disabilitazioni fisiche e mentali caratteristiche dell'età, e intanto che gli ultra-ricchi del mondo resteranno nella loro condizione di ventenni al loro culmine di salute fisica e mentale, e che continueranno a farlo fino al momento della loro morte - se pure questa dovesse mai giungere.

E non vi aspettate neanche che uno qualsiasi fra i governi del mondo fornisca ai propri cittadini l'immortalità. Questa è l'ultima cosa che qualsiasi governo farebbe. E' indubbio che l'Assistenza Sociale Statunitense, l'Assistenza Sanitaria per Anziani e i fondi pensionistici privati sono già stati stiracchiati fino all'estremo punto di rottura. L'ultima cosa di cui un governo o un fondo pensionistico privato avrebbe bisogno è di avere milioni di pensionati che non muoiono. Sono sicuro che la maggior parte dei paesi vieterebbe le ricerche riguardanti immortalità e ringiovanimento, a causa della distruttiva influenza che esse avrebbero sui programmi di governo. I paesi che non bandirebbero l'immortalità, o quanto meno non vieterebbero gli sforzi di ricerca per un successo immediato nella lotta all'invecchiamento, troverebbero comunque metodi più subdoli e vili per censurare l'immortalità, quanto meno per quel che riguarda l'uomo comune. Questo è quel che accade tutte le volte che la gente segue la propria tendenza a credere ad una strombazzata pubblicitaria piuttosto che tentare di scoprire da sola la verità.

Di recente c'è stato un gran parlare, e si sono approvate o proposte leggi, riguardanti l'ipotesi di bandire la clonazione umana e le relative sperimentazioni. Questo divieto è in qualche modo inteso come protezione dei diritti umani del clone o come prevenzione contro l'apparente immoralità della pratica di clonazione. Tuttavia, esistono già molti cloni che vivono in mezzo a noi e che godono già degli stessi diritti di cui gode il resto di noi. I gemelli identici sono un tipo particolare di cloni, generati da un evento naturale. E' un fatto ben stabilito che i gemelli identici abbiano gli stessi diritti di chiunque altro, e ciononostante la gente è desiderosa di credere ai proclami secondo cui gemelli identici generati da un evento non naturale potrebbero essere privati totalmente di qualsiasi diritto. E' solo una coincidenza che le ricerche sulla clonazione fornirebbero alcune delle risposte al mistero scientifico riguardante i meccanismi dell'invecchiamento? O si tratta solo di un altro caso di sciagurato, bugiardo e capriccioso sfruttamento delle paure degli elettori da parte di politicanti alla ricerca di vantaggio politico?

I governi non hanno finora fatto nulla per arrestare il deflusso dei farmaci anti-invecchiamento dalla fase di ricerca a quella di commercializzazione. Essi hanno soltanto rallentato tale flusso trascinando alla lunga il processo di approvazione attraverso cui tutti i farmaci e i dispositivi medicali devono passare prima che i medici siano autorizzati a prescriverli ai loro pazienti. L'interferenza governativa non impedirà che i prodotti anti-invecchiamento siano utilizzati dai facoltosi. Chi può pagare troverà sempre il modo di procurarsi tali prodotti, e un tale processo creerà un mercato nero estremamente lucrativo per farmaci e dispositivi medicali anti-invecchiamento. Qualcuno fra i farmaci/dispositivi del mercato nero funzionerà effettivamente secondo quanto si vocifera. Qualcun altro non funzionerà affatto, poiché si tratterà semplicemente di null'altro che una facile truffa per arricchirsi a danno dei creduloni (i quali di solito saranno coloro che sono troppo poveri per accedere ai trattamenti di ringiovanimento realmente funzionanti). In ogni caso, la classe media e i non abbienti continueranno ad invecchiare, intanto che i ricchi resteranno eternamente giovani.

Il miglioramento della tecnologia ed i mutamenti interni alle strutture di potere potrebbero infine sciogliere la stretta strangolatrice esercitata dai governi del mondo e dai facoltosi sulle tecnologie anti-invecchiamento, portando così il costo dell'immortalità a calare fino a livelli che la maggior parte della gente potrà permettersi. Naturalmente si dovrà ancora trovare il modo di impedire a chiunque riceva trattamenti di ringiovanimento di concedersi d'andare in pensione.

Se la gente normale pensasse un po' a quelle che sarebbero le probabili conseguenze dell'immortalità prima che essa divenga una realtà, l'immortalità potrebbe risultare, fin dal primo momento della sua realizzazione, disponibile per chiunque la desideri ed accessibile a costi ragionevoli. Ma esistono molti problemi associati con l'immortalità, problemi che la gente dovrebbe anticipatamente prendere in considerazione al fine di evitare disastri.

Chi fra quelli che stanno leggendo queste righe potrebbe dire di sentirsi pronto per l'immortalità? Che cosa farete fra 200 anni, o fra 1000, o ancora oltre? L'immortalità non dovrebbe rendere necessari dei nuovi diritti umani, come ad esempio il diritto di morire quando si desidera morire?

La maggior parte della gente, al sopraggiungere del proprio momento per morire, sceglierebbe l'immortalità piuttosto che la morte (supponendo di disporre di questa possibilità di scelta), proprio come di solito sceglierebbe una degenza ospedaliera di lungo corso ed in uno stato di labile permanenza in vita, piuttosto che una morte rapida e dignitosa sul letto di casa propria e nel rifiuto d'ogni assistenza medica.

L'immortalità priva di pianificazione si tradurrebbe in un disastro. L'assenza di una preventiva pianificazione per l'immortalità delle masse, creerebbe un mondo in cui la società sarebbe fortemente stratificata e priva di qualsiasi ricambio fra i detentori di ricchezza o potere. Coloro che si dovessero ritrovare in prossimità dei massimi livelli di potere e ricchezza non permetterebbero a nessuno al di sotto di loro di muoversi verso l'alto, poiché a loro volta essi stessi hanno al di sopra chi impedisce loro il movimento verso l'alto e perciò la sola direzione verso cui possono andare è verso il basso. Per una società così stratificata, giungere all'auto-distruzione sarebbe solo una questione di tempo.

Anche le risorse naturali verrebbero influenzate negativamente dall'immortalità. Consideriamo per esempio la questione del possesso di territori. In ultima analisi diverrebbe del tutto impensabile per un immortale vendere la propria terra. Mano a mano che la popolazione terrestre andrà esponenzialmente crescendo come diretto risultato dell'immortalità, la terra diventerà l'investimento migliore in assoluto. Non solo la gente non morirebbe così velocemente come fa ora, ma metterebbe al mondo bambini per tutto il resto della propria innaturale durata di vita. Sicché, se possiedi un piccolo pezzo di terra ti sei garantito quantomeno un posto in cui vivere.

Inoltre, se possiedi un piccolo pezzo di terra ti sarai assicurato un mucchio di entrate monetarie derivanti dall'affitto del terreno a gente che non ha altra scelta se non quella di pagare un affitto, poiché non esisterà alcun terreno che sia in vendita ad un prezzo affrontabile. Persino quando alcuni terreni divenissero nuovamente disponibili a causa della morte del proprietario o di sue stringenti necessità finanziare, il loro costo sarebbe proibitivo. Dovresti ottenere un prestito enorme, e prevedere di lavorare per i prossimi 100 anni della tua vita esclusivamente per poter pagare il mutuo.

Ad aggravare l'accresciuta domanda di risorse naturali sarà anche la futura piena industrializzazione di quelle che attualmente sono le cosiddette nazioni del Terzo Mondo. Oggi, le nazioni industrializzate del mondo consumano la maggior parte delle risorse della Terra, sebbene esse siano abitate da solo un quarto della popolazione Terrestre. Presto, la domanda di risorse naturali proveniente dai paesi del terzo mondo supererà quella proveniente dal mondo industrializzato, e gli standard di vita del terzo mondo raggiungeranno - ed infine sorpasseranno - gli standard odierni dalle nazioni industrializzate.
L'ecosistema della Terra è già stato distrutto dalle richieste che l'umanità gli ha imposto. Poiché tali richieste sono destinate a crescere nel futuro prossimo, sta diventando sempre più probabile il verificarsi di un evento d'estinzione di massa le cui proporzioni non avrebbero alcun precedente. Chi fra voi dubita che l'umanità continuerà a prendere dall'ecosistema Terrestre tutto ciò che vuole, nonostante l'umanità sia ben cosciente che sta conducendo all'estinzione una specie dopo l'altra? Alla fine, la Terra diverrà un pianeta abitato esclusivamente dalle sole piante e animali che servono alle necessità umane.

Il movimento ambientalista promuove una causa estremamente valida che è però già in partenza condannata al fallimento. E' facile per gli ambientalisti del mondo industrializzato dire ai poveri dei tropici di smettere di bruciare o tagliare la foresta pluviale. La gente che trae il proprio sostentamento dal bruciare e tagliare la foresta pluviale può anche essere povera, ma non è stupida. Molte di queste persone hanno ben presente che stanno distruggendo qualcosa di cui hanno indispensabile bisogno per far sopravvivere i propri figli. Sanno anche che senza il loro lavoro di distruzione della foresta pluviale, i loro figli - e loro stessi - soffrirebbero la fame fino a morirne, e non esiste alcun futuro di cui preoccuparsi per chi è morto. Le stesse considerazioni si possono fare per qualsiasi altra risorsa naturale da cui l'industria dipende, sia essa ricavata tramite scavo minerario, o pesca, o estrazione petrolifera, o quant'altro; chiunque lavori in un qualche campo industriale sa bene di dover trattare un approvvigionamento limitato di materie prime, e che quando quelle materie prime si estingueranno dovrà estinguersi anche il proprio lavoro. Inoltre, tutti coloro che dipendono dalle materie prime necessarie alle industrie capisce bene che il costo connesso alla continuazione dell'attività industriale è - mano a mano che le materie prime divengono sempre più scarse - un costo ambientale in continua ascesa. Per la gente che lavora nell'industria dipendente dall'approvvigionamento di materie prime, la linea di difesa ultima ed irrinunciabile è la necessità di conservare il proprio lavoro, e chiunque propagandi una idea alternativa è un ipocrita oppure non ha pensato abbastanza a fondo ai rimedi ambientali che sta esponendo. La gente che lavora nell'industria ha quindi ragione almeno su una cosa; gli ambientalisti sono per la maggior parte degli ipocriti.

Alcuni ambientalisti possono insediare al mattino un picchetto di protesta su un sito di deforestazione, e tornarsene alla fine della giornata alle loro accoglienti dimore costruite col legno. Alcuni ambientalisti possono citare in giudizio una compagnia petrolifera per aver scavato un pozzo di petrolio ma pensano comunque che non ci sia nulla di male a mettersi alla guida di una possente automobile. Alcuni ambientalisti appoggiano quei trattati internazionali che emanano obblighi di riduzione delle emissioni atmosferiche di anidride carbonica, ma non hanno la più nebulosa idea di quale effetto potrebbero avere tali riduzioni sui loro stessi standard di vita.

Permettereste a voi stesso o ai vostri figli di morire per salvare l'ecosistema Terrestre? Potreste ben presto avere la possibilità, che vi piaccia o meno, di scoprire in prima persona la risposta!

Nella prossima coppia di decadi, quelle che al momento sono le nazioni del Terzo Mondo diverranno nazioni pienamente industrializzate ed in piena esplosione economica. Le economie delle odierne nazioni industrializzate potrebbero invece non continuare ad andare troppo bene, dovendo fronteggiare l'esaurimento delle loro sorgenti di materie prime, la scarsa disponibilità di forza lavoro economica e di beni di consumo a buon mercato, e la penuria di investitori provenienti da paesi esterni (i quali sono attualmente una importantissima fonte di finanziamento dei debiti nazionali contratti dalle nazioni industrializzate), e tutte queste ristrettezze saranno causate dal fatto che le nazioni del Terzo Mondo andranno via via a consumare "internamente" la propria forza lavoro, la propria produzione industriale ed il proprio capitale. Quelli che al momento sono i paesi del mondo più ricchi potrebbero benissimo divenire per un po' di tempo i paesi più poveri della Terra. Quando collasseranno le economie delle nazioni attualmente benestanti, non saranno molti quelli che accorreranno in loro soccorso. Le nazioni del terzo Mondo saranno ben più che felici di avere l'occasione di ripagare gli USA e le altre nazioni ex-ricche dall'aver in passato interferito nei loro affari interni e dall'aver rallentato il loro sviluppo.
Il benessere delle nazioni industrializzate si sta sempre più rapidamente concentrando nelle mani e sotto il controllo di una sempre più piccola percentuale della popolazione totale. Questi facoltosi individui e queste ricche corporazioni industriali non se ne staranno ad attendere e non permetteranno alle loro ricchezze di essere ridimensionate o estinte dall'inasprimento delle economie delle loro nazioni. Essi abbandoneranno le loro nazioni natali in favore dei pascoli economici ben più verdi di quelle che oggi sono le nazioni del Terzo Mondo, e nell'andar via porteranno con loro la maggior parte della ricchezza disponibile nelle loro nazioni d'origine. Questa dipartita di capitale si tradurrà immediatamente in una depressione economica profonda, una depressione durante la quale saranno, stavolta, gli attuali paesi benestanti a collassare economicamente.

Queste - un tempo - benestanti nazioni del mondo, vedendo oramai scomparsa la maggior parte delle loro ricchezze e delle loro capacità manifatturiere, rivedranno il loro sistema legislativo e fiscale nel tentativo di stimolare nuovamente le loro economie. Potete scommetterci il vostro ultimo dollaro che uno dei primi insiemi di leggi ad essere riscritto sarà quello delle leggi per la tutela ambientale. Le leggi ambientali saranno uno dei principali capri espiatori che verrà offerto da politici e uomini d'affari per spiegare il malessere dell'economia. E sarà a questo punto che ti sarà imposto l'obbligo di scegliere fra l'ambiente o la vita. Naturalmente stavolta l'unica scarpa esistente sarà calzata sull'altro piede quando i "nuovi" movimenti ambientalisti, quelli generati dalle "nuove" nazioni benestanti proprio in virtù del loro benessere, verranno a pungolare "TE" perché scelga di sacrificare te stesso e la tua famiglia per amore dell'ecosistema Terrestre.

Durante i boom economici l'ecosistema della Terra sarà salvaguardato fin dove è possibile, compatibilmente con ciò che si può davvero fare nella pratica, e durante le recessioni economiche parte di quello che si è in precedenza preservato verrà liberalizzato perché possa venir sfruttato, finché non sarà rimasto più nulla da dover proteggere. Il movimento ambientalista non può arrestare la distruzione dell'Ecosistema Terrestre. L'attivismo ambientalista può solo ritardare l'inevitabile. Per questo ritardo e per l'educazione impartita alla gente della Terra su temi ambientali, gli ambientalisti andrebbero lodati! Ma in ogni caso non serve al bene di nessuno combattere buone battaglie per la responsabilità ambientale e dover infine perdere la guerra. Gli ambientalisti, come d'altronde chiunque altro, hanno bisogno di una soluzione definitiva al problema della distruzione dell'ecosistema Terrestre.
Siamo tutti quanti, nella stessa misura, ipocriti; sia gli ambientalisti che i non ambientalisti. Gli ambientalisti lo sono poiché l'umanità è parte dell'ambiente naturale e gli interessi umani avranno sempre - sempre! - la precedenza sulla preservazione ambientale. I non ambientalisti lo sono perché l'umanità ha un debito enorme verso ogni altro tipo di vita sulla Terra, e perciò le volontà umane non dovrebbero mai avere la precedenza sui bisogni dei non-umani. Le sole persone che non sono ipocrite sono gli egoisti. Gli egoisti dicono cose come: "Il Dio degli uomini ha dato loro il diritto di sfruttare la Terra", oppure "Non mi frega nulla dell'ambiente, m'importa solo di me stesso". Gli egoisti sono in errore, ma almeno sono onesti con loro stessi.

Esiste un'unica soluzione. Gli umani devono spostarsi via dall'ecosistema Terrestre prima di distruggerlo completamente. Nello spazio, possiamo costruire e colonizzare mondi da noi stessi fabbricati. Gli asteroidi da soli rappresentano una riserva di materiale da costruzione sufficiente a costruire circa 1000 colonie spaziali, ognuna dotata di una superficie abitabile pari a quella della Terra (compreso quel 72% della superficie Terrestre che è di fatto inutilizzabile perché ricoperto da oceani). Questo spazio abitabile dovrebbe bastare per consentire all'intera popolazione umana della Terra di vivere in qualsiasi modo si desideri, senza infrangere i diritti di altri che scelgano di vivere differentemente. I vantaggi del vivere in queste colonie spaziali saranno esaminati in maggior dettaglio nei capitoli seguenti.

La colonizzazione umana dello spazio è inevitabile. La sola questione che resta aperta è quando lasceremo questa Terra per colonizzare lo spazio perché vorremo salvare dalla distruzione questo posto che ci ha dato la vita oppure perché avremo degradato la Terra fino ad un grado limite tale che essa non potrà più supportarci. L'unico percorso moralmente accettabile è che l'umanità lasci la Terra prima di averla distrutta. Fuggire dalla terra, e da tutti i suoi problemi, solo dopo averla saccheggiata e depredata fino all'estremo possibile, caricherebbe sull'intera umanità il fardello di un peccato insopportabile, un peccato talmente terribile che potremmo anche non perdonarcelo mai. I nostri figli di certo non ci perdonerebbero mai. Se esiste altra vita nell'universo e se entreremo infine in contatto con specie più antiche e sagge, queste potrebbero restare atterrite da ciò che abbiamo fatto alla nostra Madre Terra, e nutrirebbero per l'umanità intera estremo disprezzo ed estrema diffidenza. Questi alieni direbbero a se stessi: "Gli umani avevano la capacità di lasciare il loro pianeta natale e prendere il loro posto fra le razze avanzate dell'universo, e nonostante tutto hanno malignamente distrutto la loro madre quando avrebbero potuto salvarla. Che razza di esseri egoisti, arroganti ed inaffidabili devono essere gli umani per poter compiere una impresa così nefanda?".

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