La preparazione: un libro sulla colonizzazione dello spazio, sulla transumanità e sulla nanotecnologia.
di Rex Stephens

The Preparation © 1999-2003 Rex Stephens

La versione originale in inglese  
Traduzione: Vincenzo Battista

Capitolo 4 - L'animale umano

Gli umani odierni si trovano nelle primissime fasi di quella che diventerà la definitiva rivoluzione tecnologica dell'umanità. I primi tre capitoli hanno brevemente passato in rassegna le tre inarrestabili rivoluzioni tecnologiche che causeranno la fine degli umani. Nessun individuo, nessuna religione, nessun governo, potrà impedire alle tre rivoluzioni tecnologiche della medicina, della nanotecnologia e della computazione, di convergere infine l'una verso l'altra. L'effetto inevitabile di questa convergenza sarà la trasformazione dell'Homo Sapiens in svariati tipi di vita transumana. Le forme di vita transumana avranno controllo totale sul loro immediato universo fisico e sui loro stessi corpi, e saranno altresì dotati di intelletti di gran lunga superiori a qualsiasi intelletto che, nella nostra presente condizione mentale, possiamo oggi immaginare.

Gli umani, comunque, faranno una scelta netta. Mentre non possiamo far nulla per cambiare il fatto che la razza umana trasformerà se stessa in qualcos'altro, al momento attuale possiamo almeno decidere quali percorsi verso questa "Grande Trasformazione" vogliamo intraprendere, e di conseguenza con quale grado di successo vogliamo compiere tale trasformazione. Scegliere saggiamente ora significherà risparmiare agli umani, e a tutto il resto della vita sulla Terra, grandi sofferenze e dolori futuri.

Nei capitoli dal 4 al 10 di questo libro espongo la mia visione del mondo, le mie teorie su quel che la vita è, su quel che gli umani sono, su dove gli umani stiano andando, e su come tutto ciò si relazioni alla questione della colonizzazione dello spazio. In questi stessi capitoli descrivo vari scenari del futuro. Lo scopo di uno scenario è quello di fornire un punto di partenza che la gente possa utilizzare per prepararsi al futuro. In uno scenario è necessario che siano accurate soltanto le previsioni delle tendenze generali della società e le previsioni di quel che è possibile compiere con un dato livello di tecnologia, poiché lo scenario deve servire da guida per prepararsi al futuro. I dettagli esatti riguardo mode, guerre, boom e collassi economici, o riguardo quali precisi mix di tecnologie diverse saranno disponibili in un dato momento futuro, o infine riguardo l'esatto ritmo di progresso tecnologico, resteranno sconosciuti fino al momento in cui si concretizzeranno.

I capitoli seguenti sono una dimostrazione del tipo di pensiero che sarà necessario per rendere la colonizzazione dello spazio qualcosa di più di una mera estensione delle nostre vite sulla Terra, o - in poche parole - sono un tentativo di ripartire da zero, liberandosi quanto più possibile degli errori ed equivoci del passato. Il nostro obiettivo è di sbarazzarci degli errori passati, e per avere successo dobbiamo anzitutto comprendere noi stessi ed il nostro posto nell'universo. Una volta raggiunta una tale prospettiva, dobbiamo quindi identificare le cause che sono alla radice degli errori passati e presenti - errori che desideriamo evitare in futuro. Ma allo stesso tempo dobbiamo attribuire il giusto credito alle realizzazioni del passato e riconoscere il merito dell'umanità, ricordando il passato per quel che realmente è stato e perciò imparando da esso. Solo colonizzando lo spazio con l'appropriata visione prospettica del passato dell'umanità e dei problemi del futuro, nonché con una chiara visione di quel che personalmente ci piacerebbe veder compiuto durante la "Grande Trasformazione della Vita sulla Terra", riusciremo ad evitare gli errori in cui è incorsa l'umanità del passato. Faremo ancora errori, ma almeno saranno errori nuovi; non è rimasto abbastanza tempo per continuare a crogiolarsi negli stessi errori già perpetuati dall'umanità per migliaia di anni.

Quella che segue è la mia personale interpretazione degli eventi reali. Sono sicuro che nell'interpretare tali eventi ho compiuto degli errori, ma i miei errori sono del tutto non intenzionali (e saranno corretti nelle edizioni future di questo libro, dopo che voi stessi me li avrete fatti presenti). Io sto solo provando ad illustrare il tipo di processo di pensiero che ogni persona dovrebbe seguire perché si possa intraprendere con successo la colonizzazione dello spazio, ossia perché si possa riscuotere il tipo di successo che la colonizzazione spaziale è potenzialmente in grado di produrre davvero.

Mano a mano che leggete quanto segue, provate a guardare al di là delle parole, guardare alle idee di base che tutti noi usiamo per spiegare l'universo ed il posto che occupiamo in esso. Domandate a voi stessi: la visione del mondo espressa da questo autore ha una qualche base reale? La mia personale visione su questi temi ha una qualche base reale? Quindi mettete alla prova le vostre risposte per imparare qualcosa di più sui temi discussi qui.

Il Significato della Vita

Siamo vivi, e quindi per conoscere noi stessi abbiamo bisogno di conoscere cosa significhi essere vivi.

Il significato della vita è: avanzamento significativo.

L'Avanzamento significativo potrebbe anche non essere l'unico significato della vita, ma è di certo il più importante dei suoi significati. Per illustrare il concetto di "avanzamento significativo" è necessario passare in rassegna gli avanzamenti significativi del passato. Perché l'avanzamento significativo possa realmente essere il principale significato della vita, tale significato dovrebbe essere ugualmente valido per tutti i tipi di vita non-umana. Un breve esame di una parte della storia della vita sulla Terra dovrebbe poterci dire se sia effettivamente così.

254 milioni di anni fa si verificò il più grande evento d'estinzione di massa nella storia della vita sulla Terra: la "Catastrofe del Permiano" (estinzione "Tatarian"). Prima della catastrofe del Permiano, i nostri distanti parenti ed antenati - i rettili mammifero-equivalenti [Vedi NdT (1)] - erano il tipo di animale dominante sulla terraferma. Questi rettili mammifero-equivalenti occupavano quasi tutte le più elevate nicchie ecologiche degli erbivori e dei carnivori. Gli arcosauri del Permiano pre-catastrofe (che furono antenati dei successivi dinosauri, degli uccelli, degli pterosauri, dei coccodrilli, ecc…) vivevano invece nell'ombra dei - più grandi e di maggior dominanza - rettili mammifero-equivalenti. La dominanza pre-catastrofe dei rettili mammifero-equivalenti era un risultato dello sviluppo di un insieme di avanzamenti significativi che essi avevano raggiunto durante la loro evoluzione, avanzamenti che permisero loro di sovra-competere enormemente contro gli arcosauri, nonché contro gli altri rettili e gli anfibi dei loro tempi.

Fino al sopraggiungere della catastrofe del Permiano, i rettili mammifero-equivalenti si erano fatti sempre più grandi, e la catastrofe spazzò via circa il 90% delle specie viventi dell'intera Terra, incluso il 30% delle famiglie di insetti (questo è l'unica estinzione di massa che abbia avuto impatto significativo anche sugli insetti). Fatta eccezione per poche specie di rettili mammifero-equivalenti (alcuni dei quali erano nostri lontanissimi antenati), i rettili mammifero-equivalenti si trovarono intrappolati in una situazione in cui erano privi degli attributi biologici che avrebbero permesso loro di sopravvivere alla Catastrofe del Permiano. Nessuno sa quali siano gli attributi biologici (avanzamenti significativi) che avrebbero permesso ad alcune specie di sopravvivere, e neanche cosa abbia causato la catastrofe del Permiano (è più probabile che ci siano state più cause concomitanti); ma è davvero palese che i sopravvissuti dovevano avere uno o più attributi biologici che costituivano "avanzamenti significativi", e che le specie che erano invece prive di tali attributi non sopravvissero.

Dopo che la catastrofe del Permiano completò il suo corso, la Terra era un posto radicalmente differente. Negli oceani del periodo Permiano, le forme di vita animale dominanti erano briozoi, brancopodi, echinodermi, ammonoidi, e le ultime trilobiti. Dopo la catastrofe del Permiano, nel Triassico, gli animali acquatici (come i pesci, rari al tempo del Permiano) cominciarono immediatamente a dominare nel vuoto ecologico degli oceani quasi privi di vita. Sulla terraferma le cose andavano altrettanto male, ma per i sopravvissuti - inclusi gli antenati dei dinosauri (arcosauri) - era come un "paradiso creato in terra" di nuove opportunità per l'auto-avanzamento. Nell'arco dei successivi pochi milioni di anni, i dinosauri veri e propri si evolsero dai loro antenati arcosauri. Grazie alla successiva estinzione di massa del medio-Triassico, (estinzione "Carnian") i dinosauri riuscirono ad eccellere nella competizione contro tutti gli altri tipi di animali di terraferma, finendo per dominare quasi ogni nicchia ecologica degli erbivori e dei carnivori per la maggior parte dei successivi 150 milioni di anni. I mammiferi, un tempo potenti, si ritrovarono di nuovo a scarpinare affannosamente dietro i loro concorrenti, obbligati a vivere all'ombra dei dinosauri e a raccattare le loro briciole per i successivi 150 milioni di anni in cui i dinosauri regnarono supremi.

I dinosauri, come gruppo, erano animali di successo supremo. Durante i loro quasi 150 milioni di anni di regno incontrastato sulla Terra, sopravvissero a svariate importanti estinzioni di massa (i dinosauri sopravvissero anche all'estinzione "Norian", ossia la terza più grande estinzione di tutti i tempi, mentre l'estinzione di massa che mise fine, o pare abbia messo fine, al lungo regno dei dinosauri, ossia l'estinzione "Maastrichtian", fu solo la "quarta" estinzione di massa in ordine di grandezza), estinzioni che furono causate da numerosi grossi impatti d'asteroidi, periodi di estrema attività vulcanica, periodi in cui il clima della Terra fu molto più caldo e più secco di qualsiasi altro clima a cui gli umani hanno potuto assistere, periodi in cui i livelli di anidride carbonica atmosferica furono estremamente alti (oltre 400 volte più alti di quelli dovuti all'attuale livello di industrializzazione), periodi in cui la Terra non ha avuto - per molti milioni di anni - alcun livello di ozono nell'alta atmosfera (a causa dei gas di cloro, fluoro, e gas solforosi emessi durante attività vulcaniche estreme), qualche periodo di freddo e qualche periodo di innalzamento e abbassamento dei livelli del mare. Senza dubbio, i dinosauri sopravvissero a molti altri patimenti dei quali nulla sappiamo. A dispetto del fatto che fossero il gruppo di animali di Terraferma di maggior successo di tutti i tempi, i dinosauri si estinsero completamente 64,7 milioni di anni fa (con una incertezza di qualche milione di anni in più o in meno).

L'impatto di un grosso asteroide a Chicxulub, nella penisola dello Yucatan (Messico del nord), potrebbe non aver ucciso tutti i dinosauri, ma è certo che ridusse il loro numero e l'estensione del loro habitat.
Alcuni paleontologi hanno teorizzato che i dinosauri erano scomparsi già un milione di anni prima del gigantesco impatto sulla Terra dell'asteroide di Chicxulub.

Alcuni dei più arditi fra i paleontologi, affermano che esistono ottime prove che alcune specie di dinosauri siano riuscite a cavarsela e sopravvivere ad impatti d'asteroidi, ed in qualche modo a ristabilirsi dopo un certo tempo. I dinosauri sono già sopravvissuti a svariati altri grossi impatti asteroidali durante l'intero loro lungo regno: quindi, perché mai avrebbero dovuto tutti soccombere all'impatto di un asteroide che era solo un po' più grande del solito, soprattutto considerando che, apparentemente, molti altri tipi di vita di terraferma sono stati solo temporaneamente influenzati dall'impatto di Chicxulub? Sia che i dinosauri morirono direttamente a seguito dell'impatto dell'asteroide di Chicxulub, sia che finirono per soccombere gradualmente lungo un più esteso periodo di tempo (precedente o seguente l'impatto dell'asteroide) sembra comunque che i dinosauri oramai non possedessero più quel che occorreva per "recuperare" il loro status a seguito di un disastro importante. Perché mai un tipo di animale che è sopravvissuto a numerosi altri importanti disastri, un tipo di animale che di fatto aveva iniziato il suo regno in quanto "animale di terraferma di maggior successo di tutti i tempi" ed era sopravvissuto al più grande evento d'estinzione della storia della vita sulla Terra, avrebbe dovuto estinguersi proprio a causa di un "particolare" disastro fra quelli più grossi?

Questo stesso schema lo si riscontra immutato - ovunque si volga lo sguardo - in molti altri contesti, si tratti della storia della vita sulla terra, della storia umana, dell'economia, dei governi, o persino delle stelle del cinema e dei singoli capi o movimenti politici. Essere la forma di vita meglio adattata alle condizioni correnti non è garanzia di successo anche per il futuro e, infatti, potrebbe persino costituire il preludio per un futuro disastro. Ogni animale, ogni umano, ogni sistema economico, ogni sistema di governo, ogni tecnologia, ecc.. che occupi la posizione di punta entro la sua nicchia ecologica, deve aver sviluppato uno o più avanzamenti significativi che gli hanno consentito di occupare e conservare tale posizione di punta. Ma d'altronde, l'avanzamento significativo che consente di occupare "oggi" la posizione di punta della propria nicchia ecologica, talvolta NON E' lo stesso avanzamento significativo che sarà necessario per ottenere lo stesso risultato in un qualche dato momento futuro.

I rettili mammifero-equivalenti che erano gli animali di terraferma dominanti nel tardo Permiano avevano sviluppato diversi avanzamenti significativi che furono diretti responsabili della loro situazione di dominanza pre-catastrofe. Questi rettili mammifero-equivalenti (che, con qualche eccezione degna di nota, erano nostri antenati) mancavano però degli avanzamenti significativi che avrebbero consentito loro di sopravvivere alla catastrofe del Permiano. Gli arcosauri possedevano già gli avanzamenti significativi tali da sopravvivere alla catastrofe del Permiano. I discendenti degli arcosauri, quali dinosauri e uccelli, svilupparono un intero continuo di avanzamenti significativi che permisero loro di sopravvivere per quasi 150 milioni di anni. I dinosauri si ritrovarono infine in una situazione in cui mancavano degli avanzamenti significativi necessari a sopravvivere. Gli uccelli e i "dominati" mammiferi possedevano già i necessari avanzamenti significativi tali da sopravvivere all'estinzione di massa "Maastrichtian". Ovunque volgiate lo sguardo vedrete lo stesso schema, ossia che la dominanza è il risultato del successo, ma la dominanza non è mai garantita né è la causa originale del successo. E' davvero palese che il tipo di avanzamento necessario per sopravvivere cambia nel tempo.

Tutte le forme di vita stanno progredendo costantemente, ognuna al proprio ritmo. Ma non tutti gli avanzamenti sono significativi. Persino ad un ritmo d'avanzamento molto rapido (come quello che gli umani stanno oggi sperimentando) non esiste alcuna garanzia di sviluppare l'avanzamento significativo cruciale nel momento in cui esso diverrà indispensabile alla sopravvivenza. Un ritmo d'avanzamento "glaciale", potrebbe comunque funzionare abbastanza bene fintanto che riesce ad ottenere gli avanzamenti significativi "prima" che questi diventino indispensabili.

Un ritmo di avanzamento rapido potrebbe in qualche caso essere persino deleterio per lo sviluppo di avanzamenti significativi necessari. L'impatto di una specie sul suo ambiente è direttamente proporzionale al suo successo come specie. Un ritmo molto rapido negli avanzamenti ottenuti da certe specie, trasforma l'ambiente di tali specie più velocemente di quanto l'ambiente stesso possa adattarsi. Ciò è già accaduto svariate volte durante l'era dei dinosauri e tale fenomeno potrebbe essere responsabile dell'estinzione di certe specie di dinosauri di "troppo successo". L'Homo Sapiens odierno sta rapidamente trasformando l'ambiente terrestre, e lo sta facendo più velocemente di quanto l'ambiente della Terra possa adattarsi al cambiamento. Gli umani hanno bisogno di avanzamenti significativi per sopravvivere, o hanno bisogno di un avanzamento significativo per arrestare la distruzione dell'ambiente terrestre. In ognuno dei due casi, il progresso significativo necessario è la "colonizzazione dello spazio".

Se tutte le specie avessero la capacità di sviluppare gli avanzamenti significativi necessari ogni qualvolta la necessità di un avanzamento insorge, nessuna specie si estinguerebbe e le specie progredirebbero, invece, in eterno. E' ovvio che questo non è il modo in cui funziona la vita.

Gli umani, comunque, godono di un vantaggio che non ha precedenti in tutta la storia della vita sulla Terra. Per la prima volta una specie ha la capacità di prevedere e sviluppare qualsiasi avanzamento significativo possa servirgli. Resta da vedere se gli umani hanno la saggezza occorrente per fare uso di questa abilità senza eguali.

Gli eventi d'estinzione di massa possono essere immaginati come un tipo di trappola che scatta solo quando diventa predominante un insieme di circostanze idonee. Nessuna trappola d'estinzione è esattamente identica a una qualunque fra le altre trappole d'estinzione possibili, il che rende molto difficile prepararsi per evitare le trappole d'estinzione. Nell'immediato futuro, l'umanità dovrà affrontare un numero enorme di trappole d'estinzione potenziali. Come possiamo identificare preventivamente queste trappole d'estinzione e prepararci ad evitarle?

Mi sembra che dovremmo cominciare anzitutto a comprendere quel che gli umani sono e come sono giunti fino a questo punto. Se non comprendiamo chi siamo e cosa fa funzionare un umano, non abbiamo alcuna possibilità di realizzare in noi stessi i cambiamenti necessari a consentirci di sfuggire alle molte trappole d'estinzione che ci attendono.
L'animale umano

4 milioni di anni fa, la stirpe umana cominciò a separarsi da quella degli altri primati. Questi distanti antenati non erano ancora umani ma avevano inconsapevolmente imboccato il sentiero che li avrebbe infine condotti a divenire pienamente umani. Guardando questi antichi antenati umani, nessuno avrebbe creduto che potevano giungere a tanto. Essi avevano denti piccoli e fragili (non adatti per nessun tipo di attività predatoria), sistemi digestivi inefficienti (incapaci di masticare o digerire materiali vegetali fibrosi), unghie flaccide, ed erano incapaci di correre abbastanza rapidamente da sfuggire persino al più lento fra i predatori. A confronto della maggior parte degli altri animali, comunque, essi avevano cervelli piuttosto grossi.

I cervelli grossi hanno uno svantaggio che consiste nel bisogno di grandi quantità di cibo altamente energetico. La sopravvivenza è la regola prima nel gioco della vita. Se hai un cervello più grande di quello di tuo fratello potresti essere capace di superarlo intellettivamente, ma se se il cibo è comunque sempre scarso potresti morire di fame per primo (a dispetto della tua genialità); dato che richiede meno cibo, tuo fratello potrebbe sopravvivere ad una carestia, riuscendo a generare molti figli dal cervello piccolo e passando perciò il "desiderabile" carattere ereditario del "piccolo-cervello" alla generazione successiva. I grossi cervelli non sono di per se stessi un carattere desiderabile. Gli animali generalmente tendono verso la dimensione del cervello più piccola possibile fra quelle che sono comunque tali da renderli competitivi entro la loro nicchia ecologica. Gli umani non fanno eccezione a questa tendenza. Essi riuscirono, comunque, a trovare un modo per alimentare i loro grossi cervelli e poterono quindi usarli per superare altri animali nella competizione per la conquista di un numero crescente di nicchie ecologiche.

Il primo avanzamento significativo che permise agli umani ancestrali di incamminarsi lungo la strada del successo, fu lo sfruttamento di una sorgente alimentare altamente energetica: la carne. Cacciando altri animali e frugando cibo dalle carcasse di animali già morti, i nostri antenati cominciarono a mangiare quantità di carne sempre più grandi. Frutta, graminacei ed altri tipi di cibi vegetali erano disponibili solo stagionalmente, quindi non avrebbero potuto supportare un cervello grande lungo l'intero arco annuale e nemmeno avrebbero potuto farlo durante i momenti in cui la disponibilità naturale di alimenti vegetali era accidentalmente scarsa. La carne forniva le calorie mancanti, quelle richieste per supportare un grosso cervello durante i momenti in cui i cibi vegetali non erano disponibili in quantità sufficienti.

Un secondo avanzamento significativo consentì ai nostri antenati umani di ottenere quantità di carne più grandi. Tale secondo avanzamento significativo fu la tecnologia di fabbricazione di utensili primitivi: rocce per spaccare le ossa prelevate da carcasse animali al fine di estrarne il midollo, archetti, utensili di pietra lavorata, e funi intrecciate per prendere al laccio ed uccidere prede animali (nonché, probabilmente, per uccidersi l'un l'altro).

Questi due avanzamenti significativi si sostennero reciprocamente, poiché l'invenzione e la fabbricazione di ogni nuovo utensile richiedeva che si possedesse un cervello grande e al contempo gli utensili permettevano di incrementare il consumo di carne assicurando così la sopravvivenza degli individui con i cervelli più grandi. I nostri antenati con i cervelli più grandi, uccidendo i maschi dai cervelli più piccoli o riuscendo a sottrarre loro le femmine, potrebbero aver provocato la definitiva affermazione del tratto ereditario - in un primo momento "non del tutto dominante" - del possesso di un cervello grosso. Le femmine, a loro volta, contribuirono all'affermarsi di cervelli più grandi grazie al fatto di "desiderare" i "fornitori migliori" (i migliori fabbricanti di utensili, i migliori cacciatori, i meno egoisti, i meno pigri) rispetto ai maschi mentalmente meno dotati ma ugualmente amorosi e/o aggressivi. Anche le femmine competono con le altre femmine, e femmine con cervelli più grandi avevano di certo vantaggi competitivi sulle loro sorelle dal cervello più piccolo.

Gli antenati dell'uomo furono perciò in grado di diffondersi sul mondo intero come risultato diretto dei loro primi due avanzamenti significativi - la fabbricazione di utensili e la caccia - e di un terzo avanzamento significativo: lo sviluppo del linguaggio simbolico.

Lungo il loro percorso, gli umani svilupparono altri avanzamenti significativi: abilità linguistiche altamente sviluppate (linguaggi orali, scritti e numerici); abilità di produzione del fuoco; religioni; allevamento di animali; agricoltura; abilità sociali più complesse… ed un getto continuo di altri avanzamenti tecnologici di crescente complessità.

Il linguaggio non è una invenzione umana. Molti mammiferi possiedono almeno una rudimentale capacità di linguaggio, come senza dubbio la possedevano i nostri più distanti antenati primati. La maggior parte degli animali usa vocalizzazioni per dare avvertimenti o comunicare intenzioni ad altri individui della propria specie. Alcuni, come gli scimpanzé selvaggi ed i cani della prateria, possiedono linguaggi d'alto livello più sviluppati - a dimostrazione che tali animali capiscono l'uso della sintassi in un linguaggio. Tali linguaggi animali più sviluppati, inoltre, sembrano essere appresi e non un mero prodotto di comportamento istintivo. Alcuni animali possiedono anche una dimostrata capacità di imparare elementi del linguaggio umano. Gorilla e scimpanzé sono stati addestrati a comunicare e comprendere alcuni concetti linguistici umani piuttosto avanzati, attraverso l'uso del linguaggio dei segni. E' stato usato il linguaggio dei segni poiché gorilla e scimpanzé non possono facilmente vocalizzare parole umane a causa della loro mancanza di appropriate strutture laringee di vocalizzazione. Cani e cavalli possono comprendere un piccolo numero di comandi umani (forse imparando solo i concetti che sono importanti per loro) e altrettanto possono fare alcuni altri animali. Molti tipi di uccelli possono essere addestrati a pronunciare parole umane riconoscibili. Certi specifici individui d'uccello sembrano addirittura sapere cosa stanno dicendo, piuttosto che imitare semplicemente i suoni delle parole. E gli uccelli non sono neanche mammiferi. Gli uccelli sono molto più strettamente imparentati con i dinosauri di quanto lo sia un qualsiasi tipo di mammifero, ed hanno inoltre cervelli piuttosto piccoli, il che rende le loro capacità di parola realmente impressionanti.

Sebbene, quindi, gli umani non abbiano "inventato" il linguaggio, e nemmeno possiedano l'esclusiva sulla capacità di comprendere ed usare il linguaggio, gli umani riuscirono comunque a produrre avanzamenti estremamente significativi nell'arte linguistica, portandola fino ad un grado mai raggiunto prima da qualsiasi altra forma di vita. L'avanzamento più significativo ottenuto dagli umani fu raggiunto grazie alla abilità umana di trasmettere alla generazione successiva idee complesse ed avanzamenti. In massima parte, gli umani non si rendono conto di quanto siano fortunati a possedere la capacità di trasmettere la conoscenza da una generazione alla successiva. Senza questo singolo avanzamento significativo dovremmo ancora scroccare un posto in cui stare, non avremmo case o vestiti (il che vuol dire che nessun uomo sarebbe capace di sopravvivere in climi diversi da quelli tropicali), non avremmo religioni o agricoltura…e avremmo solo il livello più primitivo della tecnologia, quello dei bastoni e delle pietre.

Persino prima che i nostri antenati divenissero completamente umani, essi erano già divenuti incapaci di sopravvivere senza la tecnologia, e questo era il prezzo da pagare per il fatto di aver sviluppato cervelli più grandi invece di sviluppare un corpo migliore. La loro tecnologia, secondo standard moderni, era estremamente primitiva ma era anche estremamente più avanzata della tecnologia sviluppata da qualsiasi altro animale in tutta la storia della vita sulla Terra. Gli umani sono inestricabilmente intrecciati alla tecnologia umana, ed esistono solo grazie alla loro abilità nell'inventare, usare e rendere obsolete le tecnologie.

NOI SIAMO TECNOLOGIA!

Se l'umanità tentasse di riportare la tecnologia verso un livello inferiore rispetto a quello attuale, si arresterebbe il cammino dell'umanità verso l'avanzamento significativo, e ciò condurrebbe infine all'estinzione della razza umana. La nostra mancanza di progresso tecnologico ci preparerebbe una trappola d'estinzione - poiché vivremmo nella menzogna, negando ciò che siamo - e ne deriverebbe che le nostre decisioni non sarebbero più basate sulla realtà ma sulla sua negazione. Questo è proprio ciò che è accaduto appena pochi anni fa durante la rivoluzione culturale Cinese. Nell'intera Cina, quasi ogni persona fu obbligata a lavorare esclusivamente nell'industria manifatturiera o nell'agricoltura, e fu obbligata a farlo utilizzando le tecnologie e gli utensili più primitivi che esistevano. Come risultato di questo mal concepito tentativo di creare una società migliore per mezzo d'un dietro-front tecnologico, la Cina (come pure la Cambogia, Cuba, ecc…) non ha ancora completamente recuperato il suo svantaggio tecnologico, economico o sociale.

A volte, potrebbe essere vantaggioso rallentare il ritmo di progresso tecnologico al fine di dare all'umanità il tempo di sviluppare la prospettiva necessaria. Ciò, a sua volta, consentirebbe lo sviluppo della disciplina necessaria per fare un uso saggio di certi tipi di tecnologie emergenti.

La biologia è anch'essa una tecnologia. Essa è la tecnologia dell'estrazione di energia dall'ambiente locale, da cervelli, artigli, sistemi immunitari, ecc…e dalla locomozione. La buona reputazione dell'umanità deriva dall'aver sviluppato un insieme parallelo di tecnologie, esterno all'essere biologico. Queste tecnologie umane furono sviluppate per fungere da complemento alla nostra tecnologia biologica naturale e per compensare le nostre mancanze in altre aree. Ben presto, la tecnologia umana esterna comincerà a fondersi fisicamente con la tecnologia biologica degli umani. Il prodotto finale di questa fusione sarà la creazione di un gran numero di esseri, biologici e non-biologici, estremamente avanzati. Tali esseri transumani avranno il controllo completo sui loro stessi corpi e sul loro universo fisico immediato. Non avranno alcuna necessità di tecnologia esterna poiché saranno in grado di ricreare internamente a loro stessi ogni tipo di supporto tecnologico di cui avranno bisogno o che desidereranno. Questi super-esseri transumani non avranno bisogno di tecnologia esterna ma, occasionalmente, potrebbero usarla ancora per estendere la portata delle loro conquiste potenziali; e quel che conquisteranno è: raggiungere le stelle e diffondersi ovunque fra esse.
[NdT 1]  
"Rettili mammifero-equivalenti": Rettili "equivalenti" ai mammiferi odierni in quanto occupanti e stesse nicchie ecologiche oggi occupate dai mammiferi. Ne sono un esempio il gruppo dei rettili "terapsidi", da cui in seguito furono effettivamente originate alcune linee odierne di mammiferi. Nel paragrafo a cui si riferisce la presente nota, l'autore contrappone gli "arcosauri" (antenati dei dinosauri, a cui appartengono per esempio gli odierni coccodrilli), agli altri rettili - ossia a quei rettili che l'autore chiama "mammifero-equivalenti". Prima della catastrofe del Permiano la dominanza ecologica era a favore dei rettili mammifero-equivalenti. Dopo la catastrofe la situazione si invertì, sicché gli "arcosauri" poterono prosperare e infine generare i "dinosauri"

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