La preparazione: un libro sulla colonizzazione dello spazio, sulla transumanità e sulla nanotecnologia.
di Rex Stephens

The Preparation © 1999-2003 Rex Stephens

La versione originale in inglese  
Traduzione: Vincenzo Battista

Capitolo 6 - Trappole d'estinzione

Trappole d'Estinzione sul Breve Termine:

E' ironico che l'umanità abbia beneficiato del progresso della tecnologia umana per milioni di anni e che ora si trovi ad affrontare rischi d'estinzione posti - a breve termine - dalla sua stessa tecnologia, e che tutto ciò accada proprio quando gli umani stanno per varcare la soglia oltre la quale diverranno praticamente pari agli dei.

Non sono molti i disastri naturali che, allo stato attuale del livello tecnologico umano, sarebbero in grado di sterminare l'intera umanità. L'esplosione di una supernova molto vicina, o l'impatto sulla Terra di un asteroide molto grande sono gli unici due eventi naturali che potrebbero portare l'umanità all'estinzione totale, e si tratta in entrambi i casi di eventi molto improbabili. Potenzialmente esiterebbero molti altri tipi di disastri naturali - al momento sconosciuti - che sarebbero in grado di sortire lo stesso effetto. Una nuova epidemia umana potrebbe svilupparsi a seguito di eventi del tutto naturali, e se questo nuovo agente epidemico fosse abbastanza mortale ed avesse la capacità di sopravvivere nell'ambiente terrestre aperto per un periodo di tempo piuttosto esteso, l'intera razza umana potrebbe soccombere all'epidemia. Ma è improbabile che una epidemia del genere possa svilupparsi spontaneamente per cause del tutto naturali, mentre è invece possibile - e più probabile - che essa faccia la sua comparsa a seguito di una sua progettazione intenzionale, per mezzo di biotecnologie, da parte dell'uomo stesso.

Le vere minacce d'estinzione per l'uomo provengono da ciò che è costruito dall'uomo stesso. La verità è che i disastri solo molto di rado dotati della capacità di uccidere realmente tutta l'umanità, ma molti di tali disastri potrebbero comunque facilmente uccidere una grossa percentuale della popolazione umana, e forse potrebbero persino riportare indietro il livello tecnologico dell'umanità intera di qualche centinaio d'anni o più. Mentre questo arretramento tecnologico non rappresenterebbe una catastrofe irrimediabile per l'umanità, dato che essa potrebbe sempre recuperare il terreno perduto, costituirebbe indubbiamente una catastrofe per coloro che perirebbero.

Le trappole d'estinzione fabbricate dall'uomo stesso sono: guerra nucleare, armi biologiche, naniti maligni, …la trappola del piacere e la trappola del potere; e tutte queste trappole restano schierate nell'attesa, pronte ad ucciderci non appena riusciranno a coglierci impreparati ed incauti. Nessuno di noi vuole ritrovarsi in quella percentuale della popolazione umana reclamabile da ognuna di queste trappole d'estinzione. Chi desidera sopravvivere con tutte le sue forze, ha bisogno di sviluppare una strategia di sopravvivenza. Le strategie di sopravvivenza possono variare, ma solo le strategie intelligenti producono davvero dei sopravvissuti. Perciò, sceglietele saggiamente.

Evitare le Trappole d'Estinzione:

La colonizzazione dello spazio è in assoluto la migliore preparazione che l'umanità possa fare per affrontare le trappole d'estinzione di arrivo imminente, e lo spazio è anche il posto migliore in cui l'uomo potrebbe evolvere in qualcosa di più grande dell'uomo stesso.

Alcune di queste trappole d'estinzione possono essere evitate completamente se l'umanità producesse gli avanzamenti significativi appropriati, il più cruciale dei quali è la colonizzazione dello spazio. Altre trappole d'estinzione possono essere evitate solo in parte, poiché riguardano scelte personali e non l'umanità nella sua interezza. Per evitare questo tipo di trappole d'estinzione, ogni individuo dovrà conquistarsi da solo gli avanzamenti significativi appropriati.

Quella che segue è una - tutt'altro che completa - lista delle trappole d'estinzione che l'umanità sta affrontando oggi o che affronterà nel futuro prossimo. La lista delle trappole d'estinzione è intesa semplicemente come esempio per mostrare come la colonizzazione dello spazio potrebbe ridurre il bilancio di mortalità di ognuna di tali trappole e mostrare come, in qualche caso, essa potrebbe persino diminuire in primo luogo la probabilità stessa che alcune di queste trappole d'estinzione possano verificarsi.

Guerra Nucleare:

L'umanità ha dovuto far fronte alla minaccia di una guerra nucleare su un arco di temporale oramai piuttosto esteso e, a dispetto di quel che qualcuno può pensare, tale minaccia non si è ancora dissipata. Essa si è comunque in qualche modo trasformata, ed ora appare più in termini di pericolo nucleare connesso al terrorismo o di mutui attacchi nucleari fra forze militari dotati di potenza offensiva inferiore rispetto a quella posseduta delle vecchie forze militari. La guerra nucleare, di per se stessa, non ha mai posto una reale minaccia d'eliminazione totale dell'umanità. Una guerra nucleare estesa alla massima scala possibile, in cui fosse detonata ogni arma nucleare della Terra intera, spazzerebbe via solo il 30% circa della popolazione umana terrestre (in una guerra nucleare, la maggior parte delle fatalità deriverebbero da effetti successivi alle detonazioni, quali: avvelenamento da radiazioni, alterazioni dell'ambiente, carestie, …e stravolgimenti sociali) e riporterebbe indietro di quarant'anni la tecnologia umana. Il problema più grande di una guerra nucleare è che le armi nucleari non sarebbero mai utilizzate da sole. Esse sarebbero invece usate in congiunzione con armi convenzionali, e con armi biologiche e chimiche. E' tale combinazione di armamenti che, nel caso di conflitto esteso al mondo intero, avrebbe il potenziale di sradicare interamente la vita umana.

La colonizzazione dello spazio stempererebbe molti dei problemi associati con la trappola d'estinzione della guerra nucleare.

Le principali cause scatenanti delle guerre sono la competizione umana e le nostre nature aggressive. Non dovremmo mai provare a sopprimere le nostre nature competitive (la passione per la conquista). Tentare di eliminare il nostro desiderio di competere creerebbe un'altra trappola d'estinzione - la trappola dell'assenza di avanzamento - che è fatale quasi al 100%.

Possiamo comunque reindirizzare la nostra natura competitiva verso direzioni positive. Puntare la nostra natura competitiva verso direzioni positive non è più difficile che puntarla verso direzioni negative.
Un altro problema che ci troviamo ad affrontare sulla Terra odierna è che essa è un sistema chiuso. E' molto difficile esercitare le nostre nature competitive senza intralciare gli interessi di qualcun altro. Non c'è nulla che possiamo fare per rendere la Terra un sistema aperto ed illimitato.

Lo "spazio", invece, è un sistema aperto ed illimitato, ed è questo il momento giusto per colonizzarlo e per sfogare la nostra natura competitiva nella degna sfida della colonizzazione spaziale. Sfortunatamente, questo non sta succedendo. Siamo ancora bloccati sul nostro - piccolo e chiuso - sistema planetario, ad ucciderci e soggiogarci l'un l'altro tentando di impossessarci di una porzione quanto più grande possibile di quel che è, in ultima analisi, un sistema intrinsecamente limitato. Al punto in cui siamo l'unica via di salvezza dell'umanità è il progresso della tecnologia umana, dato che esso ci ha consentito in passato di utilizzare una porzione sempre più grande del "chiuso" sistema terrestre (di solito però a spese delle altre forme di vita terrestri) e tuttavia il sistema Terra resta PUR SEMPRE CHIUSO!

La minaccia di una guerra nucleare non può essere eliminata dalla colonizzazione dello spazio. La colonizzazione dello spazio può solo ridurre la probabilità che una tale guerra si verifichi, grazie al semplice fatto che essa dirotterà alcune delle energie competitive umane: dalla lotta di potere per l'acquisizione del controllo su porzioni quanto più grandi possibili del sistema "chiuso" terrestre, alla lotta per l'acquisizione di potere "utile" nel sistema aperto ed infinito dello spazio. Tutto ciò non obbliga al controllo di uomini su altri uomini, né obbliga al conflitto fra uomini e loro pari. Nello spazio c'è un sacco di…. "spazio"! Nello spazio puoi ottenere tutti i beni materiali che desideri senza essere costretto a violare lo "spazio" di qualcun altro. Il tuo ambiente sarebbe creato da te stesso, al preciso scopo fine di poter fare ciò che vorrai fare. Potresti creare il tuo ambiente grande quanto ti pare. Potresti spostarti altrove se non gradisci i tuoi vicini. I tuoi errori o gli errori altrui avrebbero effetto solo su chi li ha direttamente compiuti, perché non saresti connesso all'ambiente di nessun altro.

Anche se la colonizzazione dello spazio non può prevenire l'inizio di una guerra nucleare, essa accrescerà enormemente le probabilità che l'umanità sopravviva ad una tale guerra. Se, nel momento in cui dovesse scoppiare una guerra nucleare, la colonizzazione si sarà oramai spinta abbastanza in là, la guerra non riuscirà ad influenzare il livello tecnologico esistente.

Sarebbe quasi impossibile puntare il fuoco su tutte le colonie spaziali, e distruggerle tutte, se esse esistessero in numero piuttosto cospicuo. Ogni colonia spaziale consisterà di molti micro-ambienti, piccoli ed indipendenti, in grado di ben funzionare anche separatamente. Il che renderebbe davvero difficile diffondere un agente chimico o biologico lungo l'intera colonia. Ogni colonia sarà un'isola di alta tecnologia potenzialmente in grado di offrire aiuto alle vittime di una guerra nucleare e di ricostruire la base tecnologica dei sopravvissuti una volta terminata la guerra. Un coinvolgimento diretto delle colonie spaziali in un guerra nucleare sarebbe improbabile, poiché gli abitanti delle colonie spaziali sarebbero troppo indaffarati nel lavorare ai propri progressi e nel provare a migliorare le proprie vite, perché possano immischiarsi con le (improduttive e retrograde) beghe Terrestri.

La trappola d'estinzione di "Impatto da Bolide Celeste":

La trappola d'estinzione di impatto da bolide celeste è una delle poche trappole d'estinzione naturale che l'uomo ha di fronte. Ogni 3000 anni, in media, la Terra è colpita da un meteorite grande abbastanza da creare un cratere del diametro di mezzo miglio (l'ultimo di questi meteoriti potrebbe aver colpito il Nebraska 3000 anni fa e la sua potenza d'impatto fu forse equivalente alla potenza di una bomba nucleare da 10 megatoni). La superficie della Terra è in prevalenza ricoperta da acqua, sicché la maggior parte degli impatti di questo tipo sono stati relativamente innocui perché verificatisi sugli oceani. Nel remoto passato l'acqua potrebbe già aver accolto un bolide celeste davvero enorme, di dimensioni tali da poter sterminare completamente l'umanità. E' comunque improbabile che un impatto così grosso si sia mai verificato durante l'era umana (sebbene abbiamo potuto osservare di recente gli impatti su Giove di svariati frammenti di cometa che avrebbero potuto sterminare l'umanità se gli stessi impatti si fossero invece verificati su zone emerse della Terra).

La colonizzazione dello spazio eliminerà completamente la minaccia di impatto sulla Terra di un bolide naturale. Tutti gli oggetti che incrociano l'orbita terrestre - nonché tutti quelli prossimi all'orbita terrestre - saranno usati come materiale da costruzione per le colonie spaziali e per altre strutture spaziali (vedi capitolo 10). Una volta realizzate delle colonie spaziali abitate, l'unica minaccia residua di potenziale impatto sulla terra di un bolide celeste, sarebbe eventualmente posta dal rischio che alcuni coloni spaziali deviassero intenzionalmente alcuni corpi spaziali dalle loro traiettorie per usarli come proiettili da scagliare verso la Terra. Si tratta però di una eventualità improbabile, poiché la Terra non offrirebbe granché che possa motivare la volontà dei coloni di muoverle guerra. La maggior parte delle colonie spaziali sarà costituita da comunità fisicamente separate e altresì dotate di governi separati, e ciò renderebbe impossibile ad una singola colonia un attacco contro la Terra. Occorrerebbe inoltre davvero molto tempo per spostare un grosso bolide celeste dalla sua posizione naturale ad una nuova posizione dalla quale mirare verso la Terra: occorrerebbe talmente tanto tempo da far sì che, nel frattempo, tutte le colonie spaziali e la Terra stessa capirebbero quel che sta succedendo e potrebbero fermare l'azione.

Uno scenario che potrebbe spingere tutte le colonie spaziali a far fronte comune in uno sforzo di attacco coordinato contro la Terra a mezzo di bolidi celesti deviati dalle loro traiettorie naturali, sarebbe lo scenario di una aggressione di un governo terrestre contro una colonia spaziale. Ogni governo della Terra ovviamente dovrà ben sapere che una guerra contro una colonia spaziale sarebbe un atto suicida da evitare a tutti i costi, e perciò non è probabile che una tale guerra potrà mai cominciare (questa è anche la ragione principale per cui è probabile che i governi della Terra si opporranno agli sforzi di colonizzazione spaziale: essi saprebbero che non potrebbero essere in grado di controllare i coloni spaziali privati e che i coloni non si farebbero intimorire da alcun governo terrestre: dal punto di vista dei governi della terra, i coloni spaziali privati apparirebbero in tutto e per tutto come una minaccia).

Il solo scenario che ha qualche probabilità di scatenare il lancio di bolidi celesti contro la Terra è l'eventualità che poteri e pianificazioni governative della Terra vengano estesi fino alle colonie spaziali. Se le colonie spaziali fossero di proprietà di alcuni governi terrestri, tali colonie potrebbero potenzialmente partecipare a una qualsiasi fra le guerre combattute fra i governi terrestri, con le colonie stesse nel ruolo di basi per armamenti nucleari o armamenti d'alta tecnologia d'altro tipo. La maggior parte delle colonie spaziali dovrebbe in tal caso essere stata costruita da imprese private, le quali si sono occupate di trasportare ed insediare cittadini sulle colonie…al fine di prevenire i conflitti sulla terra ma di fatto ponendo le basi per trasformarli in conflitti spaziali. I governi della Terra costruiranno di certo le loro colonie spaziali, ma se il numero di cittadini insediati su colonie private dovesse superare il numero di cittadini insediati su colonie governative, i coloni privati potrebbero riuscire a frenare i governi terrestri dalla tentazione di estendere allo spazio le loro guerre.

La Trappola d'estinzione della Falsa Speranza:

Il solo sistema aperto ed illimitato che l'umanità abbia a disposizione è, a questo punto, quello di uno 'Spazio' da colonizzare. Alcune persone potrebbero non concordare con questa affermazione, sostenendo che un'altra opzione è quella della religione, ossia che Dio scenderà in Terra nel momento finale e salverà coloro che credono in lui; tutto quel che dovrete fare è 'aver fede'. Bhè, può anche darsi che sia così, ma Dio non ha mai detto qualcosa come: Non prepararti al futuro; Se vedi dei problemi ignorali; Credere è tutto ciò che conta quindi ignora i fatti!

Le religioni che inseguono la verità eterna hanno un valore enorme per l'umanità. Di solito, per un uomo, la religione non è dannosa, ed anzi è di fatto spesso molto utile. Ma la religione non è sempre così benigna. In molti casi, alcune religioni cercano di sfruttare piccole differenze fra gruppi di persone (di solito per l'ingordigia o per la pura stupidità di un singolo capo religioso). In altri casi, alcune religioni - pur non intenzionalmente menzognere - includono nelle proprie dottrine talmente tante falsità e, al contempo, così poche verità, che tali religioni finiscono per divenire trappole d'estinzione per i loro seguaci, per i quali esse non sono più d'aiuto alcuno.

Chiunque lo voglia può riuscire a distinguere le religioni benefiche da quelle dannose. Basta che pretendiate dalle religioni lo stesso livello di prove d'attendibilità che pretendereste da ogni altro aspetto della vita: non concedete alle religioni una esenzione speciale dalla logica. Per esempio, se leggete un libro religioso - sia esso la Bibbia o il Corano … o qualcuno di questi metafisici testi "new age" - assicuratevi di riservare a questo libro lo stesso trattamento che riservereste a qualsiasi altro libro.

Non partite dalla premessa che il libro non può essere messo in discussione in quanto ispirato da Dio (non ho ancora visto un libro scritto direttamente dalla mano di Dio). Non partite dalla premessa che il libro è stato scritto da una persona molto intelligente e perciò è attendibile. Non partite dalla premessa che poiché il libro (o il credo religioso) vi è stato raccomandato da una persona di cui vi fidate e che rispettate, il libro è perciò corretto. Ponete ai testi religiosi le stesse domande che porreste a qualunque altro libro: chi è l'autore? Cosa lo ha motivato a scrivere questo libro? Come ha acquisito competenza su ciò di cui parla? Qual'era la visione del mondo che prevaleva nel momento in cui ha scritto il libro? ecc… Molti religiosi insistono sul fatto che i loro seguaci non dovrebbero leggere libri che esprimono opinioni contrarie alle credenze di quella religione, sulla base dell'idea che il credente potrebbe essere tratto in errore da tali letture. Questo è un consumato indizio rivelatore che qualcosa in quella religione non è affatto come dovrebbe essere, sebbene non significhi necessariamente che invece i libri che attaccano quella fede religiosa siano attendibili.

Molte altre istituzioni umane hanno analoghe potenzialità di divenire trappole d'estinzione "della Falsa Speranza", potenzialità pari a quelle delle religioni. Scuole che non insegnano o che insegnano bugie, governi troppo occupati a fare affari invece di lavorare per fornire i servizi indispensabili, sistemi economici che non riflettono le reali necessità dei consumatori, ecc... Il processo per evitare tutte queste trappole d'estinzione è lo stesso da usare nel caso delle trappole d'estinzione connesse alle false religioni. Non accettate nulla finché non avrete esaminato ogni aspetto di questi sistemi, alla ricerca delle loro pecche.

In breve: PENSATE.

Come nel caso dei sistemi religiosi, c'è SEMPRE qualcosa di sbagliato in un sistema di governo che non permette libertà di parola ai suoi cittadini o non permette critiche aperte al governo o ai suoi capi.
C'è SEMPRE qualcosa di sbagliato in una azienda che non permette ai suoi impiegati di criticare la dirigenza o che non ascolta le idee costruttive dei suoi impiegati. Continuare a lavorare per una tale azienda, in quest'era di rapida sfida tecnologica, non è una buona idea.

In tempi di sfida tecnologica rapida, i sistemi governativi, i sistemi economici ed i sistemi religiosi hanno un potenziale ancor più grande che nel passato di divenire trappole d'estinzione per i loro seguaci, poiché questi saranno lasciati disperatamente indietro a causa del loro fedele aggrapparsi a sistemi non-competitivi. Fortunatamente, non sono molte le persone che si fidano dei sistemi non-religiosi quanto si fidano invece di un sistema di credenze religiose, ed a questa maggioranza di persone risulta perciò più facile notare che c'è qualcosa di sbagliato, quando c'è, nella fiducia che stanno riponendo in un sistema non-religioso. Sfortunatamente, le persone hanno anche la tendenza ad astenersi dal tentare di cambiare tali sistemi, persino quando hanno notato che il sistema è fallace. Il risultato e che a causa di ciò vengono perse moltissime vite umane, e molte altre se ne perderanno in futuro per lo stesso motivo.

La colonizzazione dello spazio può, in molti modi, aiutarci ad affrontare la trappola d'estinzione delle False Speranze. La colonizzazione spaziale può aiutarci anzitutto elevando il livello generale di consapevolezza dell'umanità. Sulla Terra molte cose ci sono date in modo quasi scontato: l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, gravità, protezione dalle radiazioni dello spazio, ecc.. Nello spazio si dovrà ricreare da zero un ambiente vivibile. Nulla ci sarà dato. I coloni spaziali finiranno per diventare realmente consapevoli di tutte le conseguenze di ogni azione da loro intrapresa. Questo accresciuto livello di consapevolezza si diffonderà dalle colonie spaziali alla Terra, nella forma di un maggiore livello generale di consapevolezza anche fra gli umani residenti sulla Terra. Questo accresciuto livello di consapevolezza dell'umanità condurrà gradualmente verso una crescente resistenza (si potrebbe anche definire 'una parziale immunizzazione') alle 'davvero più stupide' trappole d'estinzione delle 'false speranze'. Se non altro, ai fornitori di false dottrine sarà necessario lavorare più duramente per riuscire a far proseliti.

In secondo luogo, e cosa ancor più importante, per colonizzare lo spazio sarà necessario un mutamento dei nostri paradigmi riguardanti ogni aspetto delle nostre tradizioni umane, e ciò aiuterà l'umanità a disfarsi delle cattive abitudini o della consuetudine di fare affidamento su istituzioni (governi, aziende, religioni) come entità da cui attendersi risposte e uomini guida per le questioni più importanti.

Trappole d'estinzione Tecnologiche:

I naniti e le tecnologie a loro associate hanno grandi potenzialità per creare trappole d'estinzione. I naniti possono essere utilizzati in modi innumerevoli come strumenti di assassinio intenzionale. Generalmente, queste armi nanitiche non minacceranno l'umanità nel suo complesso poiché saranno progettate per uccidere bersagli specifici e non per uccidere indiscriminatamente. Chi prima, chi dopo, ogni umano correrà il rischio di trovarsi nel gruppo preso di mira da un'arma nanitica o da un'arma realizzata grazie alla nanotecnologia. Proprio come con le armi nucleari, essere nel mirino non significa necessariamente che l'arma verrà effettivamente usata contro di voi, ma dovrete prepararvi all'eventualità di un tale scenario come se esso dovesse prima o poi senza dubbio realizzarsi.

Solo le nanoarmi potrebbero penetrare facilmente in una base militare sotterranea fortificata e distruggerla dall'interno. Solo le nanoarmi potrebbero passare, senza che la loro presenza venga rilevata, attraverso svariati livelli di sicurezza per infine prendere di mira una singola persona in mezzo ad una folla di migliaia. Molti paesi sono, proprio in questo momento, coinvolti in guerre fra gruppi etnici rivali; una nanoarma potrebbe mirare ad un intero gruppo etnico e sterminarlo completamente, arrestandosi infine sui confini nazionali o proseguendo invece oltre per ammazzare anche tutti i membri di quella etnia residenti al di là del confine. Qualsiasi gruppo sufficientemente stupido da usare un'arma del genere scoprirà, probabilmente troppo tardi, che il proprio gruppo etnico - come pure una grossissima parte della popolazione umana della Terra - è imparentato con il gruppo etnico "sotto tiro" più di quanto aveva considerato possibile. Solo una nanoarma può letteralmente trasformare la mente di qualcuno impiantandogli false memorie e alterando la disposizione dei suoi percorsi neurali. Non hai nessun bisogno di lavorare se puoi convincere qualche miliardario a cederti tutto il suo denaro. Non hai bisogno di passare attraverso una campagna elettorale se puoi direttamente controllare il presidente. Non hai bisogno di combattere una guerra se puoi controllare la mente del tuo nemico.

Dovrebbe essere uno degli interessi primari di tutti, l'assicurarsi che i naniti ordinari siano realizzati in modo da includere intriseci meccanismi di sicurezza atti a prevenire l'alterazione - in qualsiasi misura - dei naniti stessi, impedendo così che naniti "buoni" vengano trasformati per scopi maligni. Anche in questo caso, come nel caso delle armi nucleari, è necessario che la competizione umana venga dirottata verso propositi più produttivi, per prevenire l'eventualità che qualcuno senta la necessità di inventare ed utilizzare nanoarmi.

Un'altra seria trappola d'estinzione è il rischio della generazione di naniti "maligni". I naniti maligni sono ordinari naniti "benigni" che sono sfuggiti dal controllo dei loro padroni. Il nanita di questo genere che viene più frequentemente citato dalla corrente letteratura sull'argomento, è il 'nanita-disassemblatore' maligno. I naniti disassemblatori sono membri del gruppo di costruzione nanitico. I naniti-disassemblatori smantellano le cose per fornire i materiali (NdT - atomi o molecole) necessari per costruire ogni cosa si desideri. I naniti più avanzati avranno capacità di locomozione autonoma, di auto-replicazione e saranno autosufficienti per quel che riguarda l'estrazione dall'ambiente dell'energia di cui necessitano. A tutti gli effetti, essi sarebbero "vivi". La vita (persino quella priva di cervello) tende all'avanzamento, e divenire un nanita maligno rappresenterebbe un avanzamento significativo a confronto del restare sotto il controllo umano. Questa "fuga" non sarebbe una azione cosciente intrapresa dai naniti ma avrebbe lo stesso effetto d'una scelta cosciente. Il nanita maligno si libererebbe dal controllo umano e sarebbe in grado di diffondersi e moltiplicarsi su tutto l'ecosistema terrestre (ossia: moltiplicarsi ad un ritmo superiore rispetto al suo tasso di mortalità - il quale è dettato dal suo tempo, intrinseco per progettazione, di "esaurimento") e su di esso scatenare la devastazione più assoluta per mezzo del disassemblamento di ogni cosa fino alla definitiva distruzione di ogni rete di relazioni interna all'ecosistema. E' immaginabile inoltre che tali naniti-disassemblatori 'maligni' potrebbero (se non si trovasse il modo di fermarli) distruggere tutta la vita sulla Terra (eccetto se stessi) semplicemente disassemblandola, o potrebbero rendere inabitabile l'intera Terra semplicemente andando a disassemblare qualche elemento chiave dell'ecosistema terrestre, o addirittura l'intera superficie esterna della crosta del pianeta.

Il miglior modo per ridurre la possibilità di naniti maligni è di costruire i naniti di modo che siano dipendenti, con vari livelli di dipendenza, dai loro padroni umani. L'auto-replicazione dovrebbe essere affiancata da un meccanismo intrinseco di arresto, un meccanismo che consenta - per esempio - l'auto-replicazione dei naniti solo quando ordinato dai controllori umani. L'auto-replicazione dovrebbe essere inoltre limitata ad un prestabilito numero massimo di copie, indipendentemente da quale sia il numero di copie ordinato dai controllori umani. I naniti dovrebbero sempre essere progettati per non dipendere dagli umani per i loro fabbisogni energetici. Inoltre, i naniti potrebbero essere programmati perché svolgano solo uno specifico compito alla volta o di modo che siano obbligati all'arresto dopo un predefinito intervallo di tempo. Tutti i naniti dovrebbero essere costruiti con uno o più accorgimenti progettuali intrinseci che consentano agli umani di localizzare sia i naniti dispersi che quelli non più funzionanti.

Anche se si predisponesse ogni misura di sicurezza immaginabile, i naniti potrebbero ancora minacciare occasionalmente gli umani e la vita in generale. Dei naniti che fossero intenzionalmente progettati per uccidere, ovviamente non rispetterebbero pienamente i requisiti di sicurezza. A protezione di noi stessi si svilupperanno vari tipi di rilevatori di naniti e distruttori di naniti. Alcuni naniti potrebbero essere progettati per fare da guardiani ad altri naniti. A tali guardiani non dovrebbero essere fornite capacità d'auto-replicazione (nell'eventualità nefasta che diventino "maligni").

La nanotecnologia vale certamente il rischio che comporta. Ma tutti noi dobbiamo stare all'erta contro i rischi che la nanotecnologia ci obbliga a correre, altrimenti coinvolgeremo l'intera vita terrestre nella morte causata dalla trappola d'estinzione nanotecnologica.

La colonizzazione dello spazio può aiutarci ad evitare la trappola d'estinzione nanotecnologica. Rilevatori di naniti saranno incorporati nella struttura di una colonia spaziale fin dal principio della sua costruzione, e naniti-guardiani saranno successivamente aggiunti alla colonia per fornire un ulteriore livello di protezione. Sulla Terra i naniti-guardiani potrebbero sia interferire con l'ecosistema terrestre che non essere in grado di funzionare adeguatamente a causa di interferenze con i micro-organismi dell'Ecosistema Terrestre.

Nello spazio, la sperimentazione e la ricerca su naniti potenzialmente pericolosi, dovrebbe essere condotta solo su colonie appositamente ideate a scopi di ricerca sui naniti: colonie separate da grandi distanze dalle altre colonie. La terra non potrebbe offrire questo vantaggio. Ogni posto sulla Terra è strettamente connesso ad ogni altro posto della Terra.

I micro-ambienti auto-contenuti delle colonie spaziali, rappresenteranno per noi una ulteriore protezione che andrà ad aggiungersi alla protezione fornitaci da rilevatori di naniti e naniti-guardiani, e che potrebbe rallentare - e in molti casi anche arrestare - la eventuale diffusione di naniti maligni e di armi nanitiche. Lo spazio è l'unico posto in cui vorrete trovarvi quando la nanotecnologia diventerà una tecnologia matura.

La Trappola d'estinzione del Piacere:

Quando la Grande Trasformazione sarà tanto vicina da essere a portata di mano, almeno due trappole d'estinzione resteranno ancora frapposte fra l'umanità e la Grande Trasformazione: la trappola del piacere e la trappola del potere.

Presto, sul mercato nero saranno disponibili dispositivi capaci di stimolare i centri del piacere del cervello umano. La gente non dovrà più assumere droghe o farmaci per sentirsi "su" ma dovrà semplicemente comprare queste macchine per stimolare i centri cerebrali del piacere. Le "macchine del piacere" saranno estremamente redditizie per i loro produttori ed estremamente assuefanti per i loro utilizzatori. Le macchine del piacere rappresenteranno lo 'sballo' definitivo: nessun farmaco potrebbe mai produrre uno stato mentale euforico così sostenuto ed intenso. Poiché non richiederanno l'introduzione di sostanze chimiche nel corpo, la gente penserà che siano macchine sicure. Le macchine del piacere si diffonderanno fra l'umanità intera come una epidemia, per le stesse ragioni per cui è molto difficile oggi controllare la diffusione delle droghe. Le macchine del piacere saranno ovviamente dichiarate illegali nella maggior parte dei paesi della Terra, ma probabilmente, dopo anni di sforzi per prevenirne l'uso da parte della gente e dopo aver riempito fino al collasso le prigioni di spacciatori ed utilizzatori di macchine del piacere, tutti i paesi potrebbero infine ammettere la sconfitta ed ignorare l'esistenza degli utilizzatori abituali delle macchine del piacere… o ancor peggio potrebbero usare essi stessi le macchine per mantenere sotto controllo i loro stessi cittadini.

Un'altra possibile trappola d'estinzione del piacere, che sarà creata dalla nostra stessa tecnologia, si rivelerà persino più insidiosa delle macchine del piacere. Questa trappola del piacere circuirà l'umanità molto lentamente, per cui potrebbe non essere riconosciuta come una trappola fino quando non sarà ormai troppo tardi perché quelli sotto il suo incantesimo possano salvarsi.

La vita progredisce solo nelle avversità! La nostra tecnologia renderà le nostre vite sempre più facili e spensierate. Le macchine del piacere ci daranno felicità artificiale mentre la nostra tecnologia ci donerà comodità reale. La 'comodità' è il preludio per il disastro. Quando staremo troppo comodi, il progresso si fermerà e noi moriremo, per pura noia o perché saremo ormai impreparati all'arrivo di cambiamenti imprevisti.
Il piacere era originariamente inteso come una forza che guida gli animali verso l'avanzamento significativo. Gli avanzamenti significativi verso cui il piacere ci guida sono sia i 'vecchi' avanzamenti significativi del passato (di cui ancora abbiamo bisogno per sopravvivere) - nutrirsi, accoppiarsi, conquistare, esplorare, empatizzare - sia i 'nuovi' avanzamenti significativi (in massima parte estensioni e riformulazioni dei vecchi avanzamenti significativi) che ci consentiranno di sopravvivere alle trappole d'estinzione presenti e future. Quando compiamo le nostre routine ancestrali in modo appropriato, ne veniamo ricompensati da una sensazione di piacere per il successo raggiunto dai nostri sforzi. Questo è uno dei motivi per cui, oggi, così tanta gente trova molto difficile essere felice. I nostri stili di vita si sono parecchio allontanati dagli stili di vita dei nostri antenati animali che svilupparono per primi questo sistema "fai-e-sarai-ricompensato-per-aver-fatto". I nostri antenati umani hanno anche introdotto una distorsione del sistema che raramente riconosciamo come un fondamentale avanzamento significativo ottenuto dall'umanità. La maggior parte degli animali ha istinti molto netti. Essi nascono con impulsi forti e ben delineati che li spingono verso la ricerca del soddisfacimento dei loro rispettivi bisogni, e una volta soddisfatte momentaneamente le loro necessità essi dormono o riposano per conservare energie, fino al momento in cui sentiranno nuovamente il bisogno di far qualcosa.

Gli umani avvertono gli stessi bisogni avvertiti dalla maggior parte degli animali, ma negli umani tali necessità non sono altrettanto nette e ben definite come lo sono negli animali. Le necessità umane (istinti) sono definite in modo vago. Negli umani ciò è divenuto un tratto ereditario dominante, poiché fra gli antenati umani coloro che erano dotati di istinti meno netti avevano un vantaggio evolutivo sugli altri individui della loro specie, ossia erano liberi di sviluppare un nuovo istinto ogni volta che era necessario adottare un nuovo schema di comportamenti. Questi nuovi istinti venivano impostati dall'apprendimento invece d'essere predeterminati dalla biologia.

Per modificarsi, l'istinto degli animali ha bisogno di tempi lunghissimi. Se un animale mangia una pianta velenosa (una che il suo istinto gli dice essere commestibile), l'animale ricorderà l'esperienza - sempre che sopravviva - e non mangerà mai più quella pianta. I discendenti di quell'animale saranno costretti a re-imparare, nella maniera peggiore, la stessa lezione. Nella stessa situazione, invece, la tradizione umana verrebbe modificata non appena il primo umano facesse l'errore di mangiare la pianta velenosa. Gli umani potrebbero anche non comprendere la ragione esatta del divieto di mangiare la pianta (la pianta è abitata da uno spirito maligno che ti aggredisce non appena la mangi - invece di: la pianta contiene un composto chimico che ti procura crampi allo stomaco), ma la tradizione verrebbe in ogni caso immediatamente modificata per riflettere la nuova conoscenza.

Le tradizioni ampliano e delineano più nettamente i nostri 'non completamente delineati' istinti, e la tradizione ci ha reso un servizio abbastanza buono in passato. La tradizione non è però priva di qualche inconveniente. Dagli esempi che la storia ci propone sappiamo bene che talvolta gli umani si sono mantenuti saldamente aggrappati alle tradizioni più insensate (nello stesso modo in cui un animale seguirebbe pedissequamente il suo istinto) senza riguardo alcuno per qualsiasi altra considerazione, e dispetto della prove sempre più schiaccianti a sostegno di comportamenti alternativi. Di fatto, ciò accade ancor oggi.
Un altro indesiderato effetto collaterale della natura 'sfumata' degli istinti umani, è che gli umani hanno una capacità altamente variabile di provare piacere. Il percorso neurale "fai-quel-che-si-suppone-tu-debba-fare-per-essere-ricompensato-dal-piacere", è stato distrutto dalla natura 'non netta' degli istinti umani. Nel tentare di decidere quali azioni potrebbero condurci ad una ricompensa, talvolta le nostre menti restano confuse. Una capacità più ridotta di quel che sarebbe una normale capacità di provare piacere è alle volte il risultato di un apprendimento scarso o segnato da cattive esperienze; altre volte è il risultato della variabilità biologica fra gli individui umani. La biologia potrebbe persino essere responsabile di quegli umani che provano piacere solo seguendo comportamenti devianti.

Farmaci, droghe e macchine di piacere cortocircuitano i percorsi neurali del piacere. Essi consentono di ottenere piacere dal far qualcosa che non è nulla di davvero importante. Ciò non sarebbe poi un grande problema se gli umani non vivessero in delle società. Se fossimo animali solitari, tutto ciò non avrebbe alcuna importanza. Quelli con i percorsi neurali di piacere cortocircuitati semplicemente perirebbero, senza alcun effetto o influenza sugli altri sopravvissuti della specie. Ma gli umani vivono in società. Gli alcolizzati, i tossicomani, e gli appassionati di piaceri devianti, influenzano tutti noi.

La colonizzazione dello spazio può aiutare alcuni umani ad evitare la trappola d'estinzione del piacere, poiché porrebbe alcune persone nella condizione di usare il piacere per lo scopo per il quale esso era originariamente inteso: il piacere come ricompensa per il raggiungimento di avanzamenti significativi o il soddisfacimento di altri bisogni primari. Per troppa gente, la vita sulla Terra è piuttosto noiosa. Al suo confronto, la vita nello spazio sarà molto più eccitante e stimolante, e quando infine giungerà il tempo in cui la vita nello spazio avrà cominciato a diventare una routine, la 'Grande Trasformazione' sarà già iniziata e potrà oramai fornire ai coloni spaziali nuove eccitanti avventure verso cui volgere lo sguardo.

La Trappola d'estinzione del Potere:

La trappola d'estinzione del potere è sempre stata fra noi. Fin da quando gli istinti umani sono diventati meno delineati di quelli animali, abbiamo sempre avuto una solida tradizione di 'brama di potere'. Gli animali hanno istinti molto netti, per cui limitano la loro brama di potere all'acquisizione del maggior numero di partner sessuali, o dei migliori partner sessuali. Così come la nostra tecnologia tende ad indurci un falso senso di sicurezza, il potere - si tratti di potere sui nostri simili o di potere sulla nostra tecnologia - rafforza quel falso senso di sicurezza aggiungendovi l'illusione di poter controllare la propria sicurezza. Ne risulta, perciò, che sarà ancor meno probabile che il sopraggiungere di nuovi cambiamenti ci trovi ben preparati ad affrontarli. Il potere - al pari del predominio - non dà garanzie di sopravvivenza futura, ma è piuttosto il risultato della sopravvivenza passata. Un tempo di cambiamenti incombe su noi, un tempo in cui conosceremo il potere per quel che esso realmente è: uno strumento; uno strumento da usare solo quando è necessario. Il potere raramente dovrebbe essere qualcosa di cui fare sfoggio, e mai dovrebbe essere qualcosa da usare per il semplice fatto di possederlo.

Abbiamo tutti gran familiarità con quelli che sono i pericoli del potere ("il potere corrompe, ed il potere assoluto corrompe in modo assoluto") ma tuttora siamo fin troppi a desiderarlo più di quel che dovremmo. Dovremmo tutti lasciar perdere questa brama, ed usare il potere solo nella misura necessaria.

La tradizione umana, costruita e consolidata lungo i millenni, è responsabile della nostra brama di potere. Una trasformazione della tradizione umana che rifletta le inedite realtà del nostro tempo attuale, è ciò che occorre per curarci da questa brama.

La maggior parte di quel che facciamo o pensiamo è controllata dalle nostre tradizioni. Alcune delle nostre tradizioni sono basate sulla verità, altre sulla fede, altre sul dogma, altre ancora sulla menzogna, ed alcune sono infine talmente insidiose che neanche le riconosciamo come tradizioni. Qualsiasi sia il contenuto oggettivo di verità di una tradizione, una tradizione ci serve per portare ordine nella nostra visione dell'universo. Le tradizioni sono sempre artificiali poiché esse non riflettono mai l'universo reale che tentano di spiegare, in quanto le tradizioni umane si sono sempre originate a partire da punti di vista umani.

Le tradizioni riguardanti il potere sono esempi fondamentali di tradizioni umane che necessitano di essere rielaborate al fine di avvicinare le tradizioni di potere alla realtà oggettiva dell'universo. La base delle tradizioni umane riguardanti l'accumulazione e l'uso del potere è rappresentata dalla volontà di sopravvivenza. La premessa è che più potere hai sul mondo naturale, più probabilità hai di garantire la tua sopravvivenza e quella dei tuoi compagni. Tutto ciò è vero fino ad un certo punto, ma l'umanità ha oramai superato quel punto da lungo tempo. Dove sia il punto in cui 'accumulare altro potere' non determina benefici ulteriori per l'umanità è solo una minuscola parte di una domanda ben più grande: Quale tipo di avanzamento significativo è necessario sviluppare per sopravvivere? Solo il potere sulla nostra capacità di sviluppare gli avanzamenti significativi necessari ha valore oggettivo, e tutti gli altri tipi di potere sono soltanto dei sollazzi irrilevanti e pericolosi.
La Trappola d'estinzione Extraterrestre:

Se sia possibile o meno che una minaccia agli umani possa provenire da qualche vita extraterrestre, è cosa che dipende da molti fattori.

Anzitutto, l'esistenza stessa di vita extraterrestre tecnologicamente più avanzata della nostra, determina l'esistenza di una minaccia potenziale.

In secondo luogo, fra le forme di vita più avanzate di noi, solo quelle consapevoli della nostra esistenza potrebbero minacciarci.

E, ultima considerazione, solo le forme di vita più avanzate di noi e consapevoli della nostra esistenza, e che al contempo abbiano intenzione di minacciarci per ottenere qualcosa da noi, possono effettivamente costituire una minaccia.

Forme di vita extraterrestre che soddisfino tutti insieme questi criteri, dovrebbero di fatto essere molto rare - ammesso che esistano. Vale comunque la pena di dare un'occhiata alla questione più da vicino, per vedere quale sorta di minaccia attenderci da una eventuale vita extraterrestre avanzata. Val la pena di farlo sia a titolo cautelativo, che per quel che una tale occhiata potrebbe rivelarci sugli umani stessi.

Anzitutto, esiste la vita extraterrestre?

L'universo conosciuto è immenso. A mio parere, la vita probabilmente non esiste altrove, ma si tratta solo di un mio personale atto di fede senza alcuna prova a supporto. Se la vita extraterrestre esiste, una volta fissato un certo insieme di condizioni iniziali e fissato un particolare momento temporale ed un particolare luogo, si dovrebbe poter stabilire con certezza se tale vita extraterrestre può rappresentare una minaccia per l'umanità o per i discendenti dell'umanità. Comunque, non c'è nulla che gli umani possano fare, quantomento non col nostro livello tecnologico attuale, per contrastare una qualsiasi minaccia che dovesse provenire da vita extraterrestre.

I cosiddetti esperti discutono sulla possibilità che la vita si sia evoluta altrove nell'universo. Tali esperti avanzano stime di probabilità che la vita si sia evoluta altrove, valutandole sulla base della Terra-somiglianza dei fattori caratteristici dell'ipotetico luogo che ospita la vita: la presenza di acqua liquida, l'esistenza di estremi di temperatura simili a quelli terrestri, ecc.. Dire che la vita è obbligata a sorgere solo entro la stessa combinazione di fattori esistente sulla Terra (lasciamo per un attimo da parte il fatto che in verità non sappiamo affatto quali siano originariamente stati questi fattori) è d'una presunzione talmente ridicola da non meritare neanche il disprezzo.

Una presunzione altrettanto ridicola è che la vita extraterrestre debba anch'essa essere fornita di DNA. Il solo modo in cui la vita extraterrestre potrebbe essere dotata anch'essa di DNA è che il DNA sia stato progettato da una unica sorgente esterna sia alla Terra che all'ipotetico pianeta extraterrestre abitato, e successivamente inserito negli esseri viventi di entrambi i pianeti. Ciò è - molto remotamente - possibile, e se mai venisse accertato costituirebbe una prova a sostegno dell'esistenza nell'universo di un qualche tipo di vita di gran lunga superiore alla nostra.

Se l'esistenza di condizioni di tipo terrestre o la presenza di DNA codificato da 'blocchi di costruzione amminoacidi o proteici' non sono i criteri giusti per stimare le probabilità della vita extraterrestre, quali altri potrebbero essere tali criteri?

La prima possibilità è che un "Dio-creatore" esista realmente. Questo Dio sarebbe perciò capace di creare vita in qualunque posto, sotto qualsiasi condizione e in qualsiasi momento lo voglia.

La seconda possibilità è che la vita si auto-instauri, ossia si generi spontaneamente a partire da materia non vivente e da energia. Nel qual caso, l'unico prerequisito per la vita è: l'esistenza di un gradiente energetico nell'ambiente locale. Una volta che, per puro caso, le condizioni esistenti siano divenute capaci di sfruttare un gradiente energetico, la vita si creerebbe da sé. In ogni caso, perché questa proto-vita possa proseguire sarebbero anche necessarie capacità d'auto-replicazione e capacità di effettuare riparazioni corporee. La vita deve necessariamente sorgere spontaneamente in qualsiasi luogo dell'universo in cui sussistano queste condizioni, con l'unico fattore limitante costituito dal numero di forme di proto-vita di successo che siano o meno in grado di auto-replicarsi nonché di auto-riparare i propri corpi. Di fatto la vita può perpetuarsi anche facendo a meno della capacità di riparare i corpi, se è contemporaneamente capace di replicarsi abbastanza rapidamente - ossia se sa replicarsi prima che il corpo diventi ormai logoro. Perciò, una volta che la vita sia in grado di auto-replicarsi, essa resta libera di impiegare miliardi di anni per migliore se stessa, proprio come è accaduto nel caso della vita sulla Terra.
La terza possibilità è che una razza extraterrestre progredita, o più d'una, comparsa spontaneamente o grazie all'intervento di un "Dio-Creatore", si sia impegnata attivamente nell'impresa di creare vita nell'universo. Se questo scenario non si è ancora verificato in qualche luogo dell'universo, si verificherà presto. Gli umani sono già oggi capaci di creare vita a partire da zero.

Non c'è ragione per cui la vita nell'universo debba per forza essere stata causata dal verificarsi di uno soltanto di questi scenari, poiché essa potrebbe anche essere stata causata dal verificarsi di una data combinazione di questi scenari - o anche dal verificarsi di qualcosa non contemplato dagli scenari descritti. Semplicemente, non possediamo informazioni sufficienti per avanzare una ipotesi informata.

E che dire del SETI? Quali sono le sue probabilità di scoprire vita extraterrestre avanzata? (SETI: Search for Extraterrestrial Intelligence - ricerca della vita intelligente extraterrestre, condotta tramite l'ascolto di segnali radio di comunicazioni inviati da razze aliene progredite. A causa dell'uso intensivo di radio-onde fatto per oltre 50 anni dall'umanità per le sue comunicazioni, ogni civiltà aliena interna ad un raggio massimo di 50 anni luce dal nostro pianeta dovrebbe già sapere della nostra esistenza, ammesso che stia ascoltando).

Potrebbe anche essere che il motivo per cui gli umani non sono riusciti a trovare alcuna buona prova dell'esistenza nell'universo di altra vita progredita, sia che in tutto l'universo la fase tecnologica della vita di una razza sia destinata ad essere di durata estremamente breve, o quanto meno che sia breve a confronto dell'estrema lunghezza dei tempi di progresso biologico naturale. Sulla Terra, la crosta terrestre si era a malapena raffreddata quanto bastava per supportare degli oceani d'acqua liquida, che già la vita aveva fatto la sua prima comparsa. Ci vollero quasi 4 miliari di anni perché la vita terrestre iniziale si evolvesse fino al punto da permettere ai primi antenati umani di incamminarsi lungo il sentiero dell'avanzamento tecnologico. Al confronto con la lunga storia della terra, l'era tecnologica della vita terrestre è stata estremamente breve ed è caratterizzata da un ritmo d'avanzamento davvero esplosivo. La tecnologia fornì agli antenati dell'umanità un vantaggio davvero esiguo sulle altre forme viventi della Terra, e fornì loro anche una piccola - ma assolutamente inedita - capacità di dirigere coscientemente la propria evoluzione. Ciò che iniziò come un vantaggio molto piccolo innescato dalla tecnologia primitiva e dal linguaggio, grazie all'incessante miglioramento della tecnologia divenne infine un vantaggio soverchiante sulle altre forme di vita terrestri, e ci condusse rapidamente al punto in cui siamo, ossia il punto in cui siamo quasi in grado di acquisire il controllo completo della nostra evoluzione. Se la vita esiste altrove nell'universo, questo stesso schema d'eventi dovrebbe essere valido anche per la vita extraterrestre: lo schema di una vita che avanza lentamente finché qualche specie non sviluppa la capacità di controllare la propria stessa evoluzione. Tale forma di vita dovrà quindi sperimentare un ritmo di avanzamento esponenziale. Entro un arco di tempo relativamente breve, essa evolverà in un super-essere di qualche sorta che sarà capace di controllare completamente il proprio ritmo di avanzamento e il suo universo fisico immediato. La durata dell'esistenza di una vita extraterrestre di questo tipo potrebbe essere stimato sulla base di quel è stata la durata del nostro uso di onde radio nella porzione elettromagnetica dello spettro di radiazioni, ossia un arco temporale pari a poche centinaia di anni, al più, contro i pochi miliardi di anni della esistenza della vita sul pianeta. Per la maggior parte di questo tempo, la vita su questo pianeta extraterrestre sarebbe troppo primitiva per usare onde radio come mezzo di comunicazione, ed una volta acquisita una tecnologia sufficientemente avanzata essa potrebbe usare le onde radio per un arco di tempo probabilmente molto breve - e forse potrebbe anche non usarle mai - per infine passare rapidamente a tecniche migliori di comunicare. Potremmo anche non essere soli, ma ascoltare la radio probabilmente non è il modo per scoprirlo.

Che dire della gente che crede che UFO e i cosiddetti "rapimenti alieni" siano prove dell'esistenza di vita extraterrestre?

Non so cosa sia realmente accaduto negli innumerevoli casi di avvistamenti d'UFO o di gente che è convinta di essere stata rapita da alieni. Ma è importante per il nostro futuro che lo scopriamo. Gli UFO non sembrano di solito costituire una minaccia per l'umanità, ma è importante che proviamo a identificare quale tipo d'oggetto sia realmente ogni UFO che viene avvistato. Un rapimento alieno (con o senza il coinvolgimento di un UFO), è invece un faccenda più seria. Se si dovesse credere davvero alle storie di rapimenti alieni, la vita extraterrestre potrebbe infatti essere considerata una minaccia alla vita della Terra.

Io ritengo che qualcosa sia davvero accaduto alle persone che pensano d'essere state rapite dagli alieni, ma quel che è realmente accaduto loro non è quel che essi credono. Vita extraterrestre che sia tecnologicamente avanzata a sufficienza da viaggiare da stelle lontane fino alla Terra, dovrebbe già possedere forme estremamente avanzate di nanotecnologia, di tecnologia di computazione e di tecnologia medica. Extraterrestri siffatti di certo non avrebbero bisogno di estrarre ovuli da femmine umane o sperma da maschi umani per poter creare - come affermato da alcuni - ibridi umani/alieni. La nanotecnologia avanzata (tecnologia che gli alieni-rapitori possiedono già) può creare qualunque oggetto fisico, ivi inclusi degli ibridi umani/alieni pienamente maturi. Questi alieni non avrebbero alcun bisogno di prendersi il fastidio di rapire umani, raccogliere i loro ovuli o il loro sperma, creare un embrione ibrido umano/alieno, impiantare l'embrione ibrido in una donna umana, rapire successivamente la stessa donna prima che questa partorisca l'infante ibrido umano/alieno, rimuovere l'infante dalla donna rapita, ed infine rapire ripetutamente la stessa donna nei successivi anni per permettere alla madre di vedere brevemente il suo ibrido bambino.

Gli alieni non sarebbero interessati agli umani per nessuna delle ragioni normalmente immaginate dalla gente. Alieni progrediti non avrebbero alcun bisogno di effettuare sperimentazioni mediche sugli umani. La loro tecnologia dovrebbe essere in grado di scoprire qualsiasi cosa occorra loro conoscere sugli umani, e sempre la loro tecnologia li doterebbe della capacità di creare - se necessario - qualunque tipo di ibrido umano/alieno a partire da semplice polvere. Gli alieni non sarebbero nemmeno interessati a colonizzare la Terra. Essi potrebbero colonizzare ogni mondo che desiderano, semplicemente modificando i loro corpi perché sopravvivano in qualsiasi tipo di ambiente. Le sole cose per le quali gli alieni potrebbero interessarsi agli umani sono quegli eventuali aspetti unici della cultura umana che l'immaginazione aliena non avrebbe mai pensato di sperimentare. Preservare l'unicità significa necessariamente, però, astenersi dall'intervenire: nessuna interferenza di alcun tipo sullo sviluppo della cultura umana!

Non importa quanto possa suonare illogica la storia dei rapimenti alieni. Nessuno di noi dovrebbe liquidarla come una pura sciocchezza. Qualcosa è davvero successo alla gente che afferma di essere stata rapita da alieni, sebbene quel che è realmente accaduto loro non è quello a cui loro stessi credono. Ma è comunque importante scoprire la verità. Esiste pur sempre la possibilità, per quanto remota possa essere, che ci siano davvero esseri extraterrestri che manipolano noi umani per ragioni note solo a loro. Dovremmo solo prestare attenzione a quelli che dicono di essere stati rapiti e manipolati contro la loro volontà.

E se la Terra fosse l'unico pianeta dell'universo ad ospitare vita?

Se coloro che credono nell'esistenza di vita extraterrestre si sbagliano riguardo l'esistenza di tale vita, le riflessioni dell'umanità a proposito del primo contatto con vita extraterrestre resterebbero comunque una delle congetture più preziose che l'umanità abbia mai avanzato. Gli umani hanno pensato per lungo tempo di essere la cosa più importante dell'universo. Se gli umani come specie affrontano con franchezza la possibilità che essi potrebbero non essere l'evento più importante della storia dell'universo e che di fatto potrebbero anche essere la specie più primitiva ed arretrata fra quelle capaci di viaggiare nell'universo su lunghe distanze, l'umanità viene allora costretta non solo a riesaminare la propria logica interna ma anche a realizzare che si dovrebbero trattare le forme di vita non umane con maggior rispetto.

Le forme di vita non umane della Terra vivono su un livello d'esistenza che è più vicino a quello sul quale gli umani 'esistono' che non quello su cui 'esiste' una eventuale razza extraterrestre capace di compiere viaggi interstellari di lunga distanza. Di fatto, ad ognuna delle razze 'interstellari' esistenti dovremmo sembrare primitivi come a noi sembrano esserlo i microbi. Almeno, ogni tanto, gli umani trovano interessanti i microbi in quanto talvolta utili o perché talvolta distruttivi, e perché certi microbi sono persino indispensabili agli umani. Gli extraterrestri potrebbero non provare nulla del genere nei confronti degli umani, e ignorarci completamente o trattarci come se non fossimo neanche vivi.

Extraterrestri capaci di viaggiare nello spazio su distanze interstellari, avrebbero a disposizione un tempo lunghissimo per imparare ad acquisire controllo completo su materia ed energia, e per imparare ad elaborare in simultanea flussi multipli e paralleli di pensiero; essi sarebbero dotati di intelletti al di la di quel che mai potremmo immaginare, e compirebbero in modo ordinario imprese talmente ardue (incredibilmente ardue secondo il punto di vista umano) che li umani le potrebbero credere frutto di una qualche sorta di magia. Noi umani non abbiamo possibilità alcuna di stare alla pari con esseri di questo tipo.

Sul fronte delle buone notizie, invece, noi non possediamo probabilmente nulla di quello che essi potrebbero volere. Sicché, se esistono esseri del genere, gli umani dovrebbero cercare di non intersecare la loro strada onde evitare d'esser calpestati.

I nostri discendenti, i super-esseri transumani che creeranno se stessi durante la Grande Trasformazione della Vita sulla Terra, avranno tempo ed esperienza a sufficienza da diventare capaci di affrontare ogni minaccia potenziale che possa provenire da extraterrestri ostili. E se i nostri discendenti riusciranno nel frattempo a gestirsi bene, diffonderanno infine la vita della Terra su tutto l'universo. La vita proveniente dalla Terra sarà divenuta allora come una fiamma eterna destinata a non estinguersi mai.

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