Il mondo nel 2020. Le previsioni della CIA per i prossimi 15 anni.

La predizione è molto difficile, specie se riguarda il futuro - Niels Bohr

Pur non dimenticando la famosa battuta di Niels Bohr, esercizi di questo tipo offrono una visione meno astratta dei possibili scenari dei prossimi anni. Il documento della CIA non è specificamente dedicato agli sviluppi tecnoscientifici all'orizzonte, ma contiene comunque parecchie osservazioni di interesse per i lettori di Estropico e per chiunque sia interessato al monitoraggio delle tendenze e mega-tendenze che modelleranno il mondo del 2020. Quanto segue non pretende di essere un riassunto esaustivo di quello che è un documento di ampio respiro, ma solo una selezione arbitraria. Chi fosse interessato ad un approfondimento può accedere al documento originale cliccando qui:

Mapping the Global Future - Report of the National Intelligence Council's 2020 Project

L'impatto della globalizzazione

Quel fenomemo di interconnesione mondiale meglio conosciuto come "globalizzazione" (il sempre piu' libero scambio di informazioni, tecnologie, capitali, merci, servizi e persone), è ormai una mega-tendenza la cui forza influenza tutte le altre tendenze da qui al 2020.

La globalizzazione assumera' un aspetto sempre piu' asiatico come diretta conseguenza dell'arrivo di Cina e India sul palcoscenico delle grandi potenze economiche mondiali. Una conseguenza dell'emergere di Cina e India sara' che la semplicistica formula "globalizzazione = americanizzazione" avra' sempre meno senso.

"…si prevede che l'economia mondiale crescerà di circa l'80% dal 2000 al 2020 e il reddito pro-capite di circa il 50%."

Sostanziali classi medie emergeranno, per la prima  volta, in paesi oggi considerati poveri. Sul lungo periodo, altre nazioni tradizionalmente considerate povere saranno integrate nell'economia mondiale e avranno così l'opportunità di arricchirsi.

Cosa potrebbe deragliare la globalizzazione?

Un conflitto globale è altamente improbabile, ma un'epidemia globale è possibile. Gli esperti si aspettano da tempo un'epidemia di influenza simile a quella "spagnola" del 1918, la quale uccise 20 milioni di persone. D'altra parte, la reazione internazionale di fronte all'emergenza della influenza aviaria dimostra che stiamo imparando a monitorare e a controllare tali fenomeni.

Un rallentamento potrebbe essere causato da attacchi terroristici che causassero decine di migliaia, o persino centinaia di migliaia, di vittime in città americane o europee, creando un clima di paura e insicurezza sia fisica che economica. Un'altra possibilità è quella di attacchi informatici con devastanti conseguenze per l'economia.

Nel 2020, il Prodotto Interno Lordo della Cina potrebbe essere il secondo al mondo, dopo gli Stati Uniti. Quello dell'India potrebbe essere simile a quello di una delle principali nazioni europee. Altre nazioni, come Brasile e Indonesia, potrebbero sorpassare molte delle nazioni europee minori. Nonostante questa rapida crescita, le economie emergenti non sarebbero qualitativamente paragonabili a quelle che oggi consideriamo economie avanzate, in quanto avranno una più alta percentuale della propria forza lavoro impegnata nell'agricoltura. Inoltre, i loro mercati finanziari rimarranno meno efficienti.

Esiste la possibilità di crisi economiche simili a quelle subite da Messico e varie nazioni asiatiche negli anni '90. Se fossero la Cina o l'India ad esserne vittime, non è garantito che il sistema finanziario mondiale sarebbe in grado di contenere la crisi e di prevenenirne la trasformazione da crisi regionale a  crisi mondiale.

Le nazioni non integrate con il resto dell'economia mondiale rimarranno nel sottosviluppo. Gran parte dell'Africa sub-sahariana e delle nazioni in Medio Oriente, Eurasia e America Latina rimarranno afflitte da povertà, sistemi politici corrotti e autoritari: sarà in questi paesi che terrorismo, crimine organizzato ed epidemie troveranno terreno fertile.

La rivoluzione tecnologica

"…le nazioni e i gruppi che avranno accesso alle nuove tecnologie e che saranno disposti ad adottarle, saranno anche quelli che godranno maggiormente dei benefici della globalizzazione"

Le tendenze tecnologiche dei prossimi anni saranno fortemente influenzate dalla convergenza di informatica, biologia, scienza dei materiali e nanotecnologie. Tale convergenza contiene potenzialità tali da rivoluzionare tutti gli aspetti della nostra vita.

Il progresso nel settore medico inizierà ad alleviare molti comuni problemi di salute e ad allungare le aspettative di vita.

Indipendentemente dal fatto che le nuove tecnologie siano sviluppate da una nazione, o che essa le  adotti da uno dei leader tecnologici globali, i paesi ricchi del 2020 saranno quelli capaci di adottare e integrare con rapidità ed efficienza le tecnologie globalmente disponibili.

Le nazioni povere del 2020 saranno quelle che non riusciranno ad avere una politica favorevole all'adozione delle nuove tecnologie, cioé quelle societa' che non sapranno/potranno dotarsi di un governo trasparente, di un buon sistema educativo, di un'economia di libero mercato.

Materiali dopati con nanosensori permetteranno la creazione di dispositivi che offriranno maggiori capacità di monitoraggio dell'ambiente e dello stato di salute di un paziente. Aumenteranno anche la sicurezza personale, riducendo però la privacy.

La convergenza di nanotecnologie e informatica contribuirà alla crescita di India e Cina. Entrambe le nazioni stanno investendo con entusiasmo in questi settori di ricerca e ne domineranno molti settori chiave. L'Europa rischia di essere superata dall'Asia nella creazione di queste nuove tecnologie. Gli Stati Uniti rimarranno la nazione leader, ma dovranno sempre più confrontarsi con la concorrenza asiatica e potrebbero essere superati in alcuni settori.  

Joint-ventures, mercati globali e la crescita del capitale privato destinato alla ricerca e sviluppo, renderanno sempre più difficile il controllo statale di tecnologie chiave.

L'attitudine tecno-etica di una nazione nei confronti di varie tecnologie e delle loro varie applicazioni (OGM, clonazione, dispositivi di monitoraggio, etc) diverrà un fattore di rilievo della diplomazia internazionale.

Le biotecnologie: armi e medicine

La rivoluzione biotecnologica è, oggi, ancora in fasce. Nel 2020, però, potrebbe essere uno strumento essenziale per sollevare dall'indigenza alcuni fra i paesi più poveri. Progresso nel trattamento di HIV e AIDS potrebbero arginare l'emergenza umanitaria in Africa e l'impatto economico su Cina e India.  

La ricerca biotecnologica portata avanti dagli Stati Uniti allo scopo di prevenire e/o alleviare l'impatto di potenziali attacchi bioterroristici, potrebbe produrre risultati inaspettati nel campo delle terapie anti-virali che potrebbero avere un impatto ben più vasto del previsto nel trattamento delle malattie infettive.

Nei prossimi dieci-vent'anni esiste il rischio che il progesso biotecnologico aumenti non solo le capacità difensive, ma anche quelle offensive. La creazione di agenti biologici ingegnerizzati per attaccare specifici sistemi (esseri umani, animali da allevamento, piantagioni) è una possibilità.

Sostanziali disparità economiche persisteranno nel 2020.

Nei prossimi 15 anni l'analfabetismo sarà in declino, ma resterà 17 volte più diffuso nei paesi poveri che in quelli OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Inoltre, i livelli di analfabetismo in questi paesi saranno il doppio fra la popolazione femminile.

Le aspettative di vita saranno minori nel 2010 di quanto lo fossero nel 1990 in 40 paesi (in Africa, in Asia Centrale e in Russia).

Anche risolvendo la crisi causata dall'epidemia HIV, i relativi problemi sociali ed economici persisterebbero per altri 15 anni.

La situazione femminile nel 2020

Le donne avranno più diritti e più libertà nel 2020 in termini di educazione, partecipazione politica e parità di trattamento sul posto di lavoro. Nonostante questo, le disparità continueranno. Per esempio, nel settore manifatturiero dei paesi avanzati, gli stipendi femminili rimangono dal 20 al 50% in meno di quelli maschili.

L'uguaglianza fra i sessi nell'educazione produce ricchezza e riduce sia la malnutrizione che la mortalità infantile. Le nazioni che non implementeranno politiche tese in questa direzione perderanno da 1 a 3 punti percentuali di crescita economica.

La bomba demografica disinnescata

Circa la metà della popolazione mondiale vive in nazioni con tassi di crescita demografica insufficienti al mantenimento della popolazione. Europa, Russia e Giappone sono particolarmente colpite da questo fenomeno, ma anche altre aree altamente sviluppate come Australia, Nuova Zelanda, Nord America, Singapore, Hong Kong, Taiwan e la Corea del Sud. Inoltre, anche alcune nazioni in via di sviluppo si trovano in una simile situazione: Turchia, Algeria, Tunisia e Libano. La Cina avrà 400 milioni di cittadini al di sopra dei 65 anni di età nel 2020.

Energia

La crescita economica di Cina e India avrà un forte impatto anche sui consumi mondiali di energia, stimati di crescere del 50% nei prossimi due decenni (la crescita fu del 34% dal 1980 al 2000). Nel 2020 le energie alternative (idrogeno, solare, eolica) rappresenteranno solo l'8% del consumo. Nell'insieme, la International Energy Agency stima che l'offerta sarà sufficiente a soddisfare la domanda.

E l'Europa?

Se vorrà essere una superpotenza nel 2020 l'Europa dovrà implementare fondamentali riforme economiche e sociali, per poter affrontare il problema dell'invecchiamento della popolazione. Maggiore immigrazione, un mercato del lavoro più flessibile e meno baby-pensionati sembrano essere tendenze inevitabili. Le alternative porterebbero al collasso del welfare state e/o alla disaggregazione dell'Unione Europea.


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Vedi anche: Il mondo nel 2050, di Nick Bostrom



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