Il progetto MitoSENS

La Methuselah Foundation lancia un secondo progetto di ricerca  direttamente collegato alle Strategie per l'Ingegnerizzazione di una Senescenza Negligibile di Aubrey de Grey. Dopo LysoSENS, è giunto il momento di MitoSENS.


I mitocondri sono organuli cellulari coinvolti nella respirazione cellulare  e sono spesso descritti come le centrali energetiche della cellula. Nell'utilizzare nutrienti e ossigeno per produrre energia, però, i mitocondri producono anche molecole ossidanti che possono danneggiare altri elementi cellulari, nonchè il proprio DNA. Come non bastasse, le capacità di riparazione del DNA dei mitocondri è limitata, rispetto alle capacità del nucleo cellulare ed il continuo accumularsi di mutazioni porta al loro malfunzionamento, un importante fattore contribuente per l'invecchiamento.

L'ambizioso obiettivo di MitoSENS è di prevenire tali mutazioni con un ingegnoso stratagemma basato sul fatto che, nonostante i mitocondri siano dotati del proprio DNA, le "ricette" per la quasi totalità delle proteine di cui sono composti sono scritte nel DNA del nucleo (le proteine mitocondriali codificate dal DNA mitocondriale sono solamente tredici, contro il migliaio di proteine mitocondriali codificate nel nucleo). La sintesi di tali proteine (o traduzione genetica) avviene al di fuori dei mitocondri ed esse sono poi trasportate al loro interno dal "complesso TIM/TOM". L'idea, rivoluzionaria, di MitoSENS, è  di aggirare il problema delle mutazioni del DNA mitocondriale trasferendo nel nucleo i tredici geni esclusivamente presenti nei mitocondri. In questo modo, quando una mutazione interferisse con la produzione di una o più di queste tredici proteine indispensabili, i mitocondri potrebbero ottenerle dall'esterno, continuando quindi ad operare efficientemente. E, dato che il DNA nucleico è molto meglio protetto di quello mitocondriale, potremmo avere mitocondri molto più longevi di quanto oggi possibile.

Fortunatamente, questo è un progetto che và, per così dire, nella stessa direzione dell'evoluzione. Il genoma mitocondriale, infatti, aveva originariamente migliaia di geni ed è stata poi la selezione naturale a portarne il numero (negli esseri umani) a tredici, spostando il resto nel nucleo. Studiando il processo evolutivo che ha portato al trasferimento dell'espressione genetica dal mitocondrio al nucleo, potremo identificare i passi necessari al trasferimento dei rimanenti tredici geni.

De Grey, in un'intervista per il sito dell'Associazione Italiana Oncologia della Terza Età ("Caccia all'elisir di lunga vita - la scommessa di de Grey"), descrive così il procedimento: "[le mutazioni del DNA mitocondriale] sono mutazioni che influiscono sulla produzione di 13 proteine sintetizzate nei mitocondri. La soluzione può essere quella di modificare i geni nei mitocondri e inserire nei cromosomi le copie modificate, che verranno utili nel momento in cui il Dna mitocondriale dovesse mutare. In pratica provochiamo lo spostamento a livello nucleare della sintesi di quelle proteine. Anche se solo in coltura cellulare, la cosa è già stata fatta su tre dei tredici geni su cui bisognerebbe operare e la strada è aperta."

Il progetto MitoSENS è condotto nei laboratori dell'Università di Cambridge da Mark Hamalainen, il quale si è in precedenza occupato del progetto LysoSENS ed è finanziato dalle donazioni del pubblico alla Methuselah Foundation.

La pagina dedicata a MitoSENS sul sito della Methuselah Foundation

Una serie di pubblicazioni scientifiche sul tema: Obviation of mitochondrial mutations


Estropico