Tecnofili contro neo-luddisti: la nascita della "Progress Action Coalition"
Di Amara D. Angelica

I neo-luddisti vogliono bloccare lo sviluppo di nuove tecnologie come l'ingegneria genetica, la nanotecnologia e l'intelligenza artificiale.  Gli extropians si stanno organizzando in difesa del progresso.



"Come affrontare l'opposizione di bio-conservatori e tecnofobi verso le biotecnologie e la tecnologia in generale?"

Questa la domanda a cui la Progress Action Coalition (Pro-Act), una nuova organizzazione la cui nascita è stata annunciata alla recente conferenza dell'Extropy Institute ( Extro-5 ), vuole trovare risposta. In un intervento alla conferenza, Natasha Vita-More, direttrice di Pro-Act, artista e "catalizzatrice culturale", ha detto che la nascente organizzazione mira a costruire una coalizione di gruppi capaci di confrontarsi con l'opposizione neo-luddista sulle applicazioni di genetica, nanotecnologia e intelligenza artificiale.

L'opposizione neo-luddista è rappresentata da Bill Joy, da Greenpeace, dalla Foundation for Economic Trends di Jeremy Rifkin, dai Verdi e da coloro che stanno al momento protestando alla conferenza BIO2001 in San Diego, California. Natasha Vita-More ha mostrato alla conferenza una serie di pubblicità patinate, pubblicate nel New York Times a spese dell'organizzazione Turning Point Project. I temi toccati da questi annunci sono la crisi delle estinzioni, l'ingegneria genetica, la globalizzazione economica, l'agricoltura intensiva e la "megatecnologia". Lo stile è "pieno di iperbole e di ragionamenti sbagliati".

Il giornalista Roland Bailey, della rivista Reason, autore di un articolo  di analisi sulla nascita del movimento neo-luddista (recensione su Estropico) (articolo originale in inglese: Rage Against the Machines - Witnessing the birth of the neo-Luddite movement ), fa notare come questi gruppi sostengano l'implementazione del "principio precauzionale", il quale richiede misure preventive quando un'attività presenta potenziali pericoli alla salute o all'ambiente, anche in assenza di prove scientifiche dell'esistenza di una relazione causa-effetto. In altre parole, "regolamentare prima, porsi domande dopo". Bailey ha anche fatto anche notare come una coalizione di militanti ambientalisti e di fondamentalisti antiabortisti sia oggi a favore della proposta di proibizione della clonazione umana, l'Human Cloning Prohibition Act - H.R. 1644 (nel parlamento USA -NdT), il quale proibirebbe la clonazione a scopi riproduttivi e che di conseguenza colpirebbe la ricerca sulle cellule staminali, eliminando la possibilità di sviluppare nuove applicazioni terapeutiche.

Durante il dibattito, Robert Bradbury riferendosi alle opportunità mancate per lo sviluppo di applicazioni biotecnologiche che potrebbero salvare vite umane, ha sostenuto che: "Coloro che oppongono tali tecnologie hanno sulle mani il sangue di milioni di persone", attirando l'applauso della platea. L'opinione di Jerry Lamler dei gruppi neo-luddisti e che "hanno bisongno di uno psichiatra" (lui stesso è uno psichiatra e direttore della Alcor Life Extension Foundation). Greg Burch, avvocato di Houston e vice presidente dell'Extropy Institute, da tempo monitora i gruppi neo-luddisti e ritiene che lo scontro diretto sia inevitabile. "Sul fronte religioso o spiritualista, non possiamo accettare limiti imposti alla nostra conoscenza e alle nostre azioni che siano basati su metafisica, tradizione, immaginari contatti con divinità o simili (…) Sul fronte politico, non vogliamo imporre i nostri programmi a nessuno, ma alla fin fine, i nostri valori base si fondano sulla libertà individuale e sono fondamentalmente incompatibili con le limitazioni proposte dai sostenitori delle tendenze "conservatrici" e "progressiste", sia dove essi accettino una versione limitata del liberismo o dove siano più esplicitamente collettivisti. Non possiamo di certo evitare lo scontro con conservatori culturali come Leon Kass, il quale si oppone alla clonazione umana ed al miglioramento genetico (di chi lo desiderasse - NdT) sulla base di un irrazionale "disgusto morale."

In un intervista con KurzweilAI.net, Natasha Vita-More sostiene che Pro-Act non vuole "puntare un dito accusatore e basta, ma si propone di creare un livello di comunicazione e dialogo più elevato, incoraggiando il pubblico a porre domande, trovando fonti di informazione affidabili e incoraggiando l'analisi di tutti gli aspetti di ogni problema. Le preoccupazioni di coloro che si oppongono alle tecnologie avanzate vanno considerate (la crescita del potere delle corporazioni multinazionali; organismi -e cibi- geneticamente modificati; la presenza di sostanze tossiche nell'ambiente; il controllo del nostro futuro genetico). Molte di queste preoccupazioni sono parzialmente valide. Il problema con i gruppi neo-luddisti è che si orientano sulla base delle proprie ideologie e delle proprie paure più viscerali, invece che sulla base della conoscenza delle tecnologie in questione. L'obiettivo sul quale possiamo essere tutti d'accordo è il miglioramento ed il prolungamento della vita umana. I disaccordi cominciano quando si parla del quanto, come e da parte di chi.

"Immagina che sia l'anno 2030 e che stiamo considerando il nostro progresso degli ultimi trent'anni" si legge sul sito della Pro-Act. "Come vorresti che fossero ricordati questi anni, nel futuro? Saranno gli anni in cui il cancro è ridotto ad un problema di salute secondario e facilmente curabile? In cui miliardi di persone godono dei benefici derivanti dall'essere connessi ad una ricca rete culturale? In cui la nanotecnologia ha risolto i problemi ambientali accumulatisi nei secoli precedenti? In cui nuove ed oggi inimmaginabili forme di espressione artistica arricchiscono la vita di una popolazione resa più creativa da nuove tecnologie e nuove idee? In cui il sogno dell'intelligenza artificiale è realizzato e apre nuovi orizzonti per l'umanità?"

"Entrando in campo ORA, possiamo avere un impatto considerevole su come il mondo percepisce gli sforzi per il prolungamento della vita, possiamo incoraggiare la crescita delle nostre conoscenze tecnologice, proteggere l'ambiente e sviluppare la conquista dello spazio. Possiamo influenzare la risoluzione dei problemi dell'educazione, dell'ambiente e della qualità della vita per la maggioranza dell'umanità, cioè per coloro che ancora vivono soggetti a carestia, paura e ignoranza. Il ruolo dell'Extropy Institute in tutto ciò è quello di 'fare da punto di incontro fra le menti più critiche e creative, allo scopo di sfidare i preconcetti tradizionali sui limiti umani e per sviluppare, raffinare ed implementare nuovi concetti nell'uso della tecnologia per dar vita ad un futuro migliore."


Estropico