L'archivio di Estropico BLOG: notizie, segnalzioni, commenti

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21 dicembre 2005
IMMORTALISMO: Versione on-line gratuita del primo libro dell'Immortality Institute: "The Scientific Conquest of Death. Essays on Infinite Lifespans". Una raccolta di articoli sugli aspetti tecnici, bioetici, sociali e culturali della ricerca di una cura per quella malattia degenerativa di cui tutti soffriamo: l'invecchiamento.

La prima pubblicazione dell'Immortality Institute risale al 2004, in formato cartaceo, ed era gia' stata segnalata allora da EstropicoBlog. Il libro e' diviso in due parti, una raccolta di articoli firmati da personalita' del mondo scientifico come Marvin Minsky, Aubrey de Grey, Robert Freitas e una di articoli da rappresentanti di punta dell'immortalismo internazionale come Ray Kurzweil, Max More e Nick Bostrom. Con titoli come "Nanotecnologia e altre strategie per l'immortalita' biologica", "La guerra all'invecchiamento", "Progressi verso la cyber-immortalita'" e "Superlongevita' senza sovrappopolazione", questo e' un libro ad alto contenuto estropico...
La pagina dedicata a "The Scientific Conquest of Death", sul sito dell'Immortality Institute (download disponibile in formato PDF e html)
Table of Contents:
SCIENCE:
Biomedicine, Nanotechnology and other strategies: Biological Immortality, Rose
The War on Aging, de Grey
The Dream of Elixir Vitae, Magalhaes
Therapeutic Cloning, West
Nanomedicine, Freitas
Human Body Version 2.0, Kurzweil
Progress Toward Cyberimmortality, Bainbridge
Will Robots Inherit the Earth? Minsky
Medical Time Travel: A Question of Science, Wowk
PERSPECTIVES:
Ethics, Sociology and Philosophy: Some Ethical and Theological Considerations, Mellon
Superlongevity without Overpopulation, More
Upsetting the Natural Order, Treder
The Self-Defeating Fantasy, Rabkin
Time Consciousness in Very Long Life, Clynes
Confessions of a Proselytizing Immortalist, Vyff
Some Problems with Immortalism, Best
An Introduction to Immortalist Morality, Geddes
Should We Fear Death? Blackford
Why Longer, Healthier Life? Bostrom
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15 dicembre 2005
TRANSUMANESIMO: I transumani di fronte alla legge. Lo status legale di future entita' transumane rimane una questione irrisolta la cui importanza, per quanto oggi ovviamente marginale, crescera' in importanza nei prossimi anni.

Il 10 dicembre si e' tenuto a Space Coast, in Florida, il primo "Colloquium on the Law of Transhuman Persons", un convegno organizzato dal Terasem Movement allo scopo di affrontare i risvolti legali dell'arrivo di tecnologie transumanizzanti. La definizione di persone transumane utilizzata nel convegno e' la seguente: "entita' coscienti che aspirino ad ottenere i diritti umani, indipendentemente dal fatto che esse siano composte di carne e ossa, componenti elettronici, o una combinazione dei due." Le presentazioni sono ora disponibili online e si occupano dei diritti di pazienti posti in sospensione crionica; dei diritti e dei doveri impliciti nella creazione di intelligenze artificiali; degli aspetti etici del potenziamento di specie animali; del rapporto genitori-figli nell'era transumana, etc.
Le presentazioni disponibili online:
Forms of Transhuman Persons and The Importance of Prior Resolution of Relevant Law: A Comparison with the Law of Outer Space, Martine Rothblatt (PowerPoint)
Parenthood In the Transhuman Age: An Intellectual Property Model, Sebastian Sethe (PowerPoint)
Functions of a Trust Protector During Biostasis and at the Time of Cryogenic Revival, John Dedon (PowerPoint)
Possible Legal Rights of Cryogenically Revived Persons, Christopher Sega (PowerPoint)
Implications of Adaptive General Artificial Intelligence for Legal Rights and Obligations, Peter Voss (PowerPoint)
Creating a New Intelligent Species: Choices and Responsibilities for AI Designers, Eliezer Yudkowsky (PowerPoint)
The Ethics of Enhancing Animals, Specifically the Great Apes, Guido David N?Mujica (PowerPoint)
Undeveloped & Untested Aspects of Trust Law As Applied to Various Forms of Biostasis (From Cryonics to Computerized Consciousness), Eric Engelhardt (PowerPoint)
Hearing on the Motion for Preliminary Injunction of BINA48 to Prevent Discontinuation of Power and Functionality by Exabit Corporation (PowerPoint)
For Plaintiff BINA48: Martine Rothblatt (PowerPoint)
For Respondent Exabit Corp.: Susan Fonseca-Klein (Word Document)
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10 dicembre 2005
BOLLETTINO NANOTECNOLOGICO

Ingegneria speculativa: La Drexler planetary gear (riportata qui sopra) e la ESP Window vanno ad aggiungersi alla collezione di simulazioni di meccanismi molecolari creati con nanoENGINEER-1
Superpotenze nanotecnologiche: Un articolo su SmallTimes.com, riporta i risultati di uno studio della Lux Research sul settore delle nanotecnologie in Cina. La quota cinese di pubblicazioni scientifiche nel settore e' cresciuta dal 7,5% del 1995 al 18,3% del 2004, catapultando la Cina dal quinto al secondo posto a livello globale, dopo l'America. La Cina ha raggiunto il secondo posto anche come investimenti governativi, se calcolati sulla base del potere d'acquisto locale, sempre dopo l'America. Sembra quindi solo una questione di tempo prima che le altre due superpotenze nanotecnologiche, Giappone e Germania, siano superate completamente dalla Cina. Il confronto per il primo posto sembra sempre piu' destinato ad essere un duello fra USA e Cina, con tutti i risvolti geopolitici che cio' comporta (da Nanodot).
Nano-matica: E' la nascita di una nuova disciplina? Salvatore Torquato, presso l'Universita' di Princeton ha proposto un approccio matematico che permette di ideare nanoparticelle che reagiscano nel modo desiderato con altre nanoparticelle. Tali particelle sarebbero quindi "ingranaggi" ideali per i nanomeccanismi previsti da Eric Drexler quasi vent'anni fa e oggi allo stadio dell'ingegneria speculativa alla nanoENGINEER-1 (vedi sopra). Il vantaggio rispetto ai metodi "tradizionali" e' che quest'ultimi richiedono ripetuti tentativi di sintesi chimica, in pratica lasciando interagire fra di loro diverse "parti" nella speranza che risultino in strutture di una qualche utilita', mentre l'approccio nano-matico permetterebbe sforzi mirati. Anche se per ora si tratta solo di un proof of concept condotto in una simulazione su computer, il potenziale impatto dello studio di Princeton sulle nanotecnologie e' enorme. L'articolo, su EurekaAlert. Il titolo completo del paper: Optimized Interactions for Targeted Self-Assembly: Application to a Honeycomb Lattice Mikael C. Rechtsman, Frank H. Stillinger, and Salvatore Torquato Phys. Rev. Lett. 95, 228301 (2005)
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9 dicembre 2005
UMORISMO: Vaticano estropico. Papa Benedetto XVI causa scompiglio nel mondo cattolico abbracciando il transumanesimo.

Ratzinger: "L'uomo non vuole ricevere da Dio la sua esistenza e la pienezza della sua vita. Vuole attingere egli stesso dall'albero della conoscenza il potere di plasmare il mondo, di farsi dio elevandosi al livello di Lui, e di vincere la morte e le tenebre". Che abbia letto i principi estropici? Estropico non puo' che accogliere con entusiasmo l'inaspettata conversione del Papa e il nuovo approccio consigliato dal pontefice al suo gregge.
La triste realta?... (su Repubblica)
Scherzi a parte: e' possibile il dialogo fra credenti e transumanisti? (come gia' segnalato su EstropicoBlog il 21 settembre scorso).
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6 dicembre 2005
IMMORTALISMO: "La rivoluzione dell'immortalita'". Affrontare il tema dell'immortalita' fisica non e' piu' un tabu', come dimostrano i sempre piu' frequenti articoli sui mass media. L'ultimo esempio e' apparso su Il Gazzettino di Sabato 3 Dicembre. Il sociologo Sabino Acquaviva mi perdonera', spero, per aver segnalato il suo bell'articolo nella categoria "immortalismo"... Dopotutto si tratta di un "ismo" molto piu' benigno di quelli a cui lui accenna...L'articolo:

E' finito il secolo delle rivoluzioni mancate o impossibili, per le quali o contro le quali si sono battuti milioni di individui con decine di milioni di morti, e si trattava di esseri umani sacrificati sull'altare del futuro. Quelle rivoluzioni, abbarbicate ai vari ismi, socialismo, comunismo, fascismo, nazionalsocialismo, sono finite nel nulla. Quando tali concezioni del mondo e del futuro sono declinate e' cominciata la vera rivoluzione. Il mondo e' mutato di piu' negli ultimi dieci o venti anni che nei precedenti diecimila. Non voglio ripetere, per non annoiare il lettore che conosce il mio pensiero, che e' nata una nuova civilta' che come ha osservato qualcuno l'umanita' fino a ieri ha germogliato ed oggi finalmente fiorisce. Ma e' un fatto che e' cambiata la vita insieme alla nostra immagine del mondo. Certamente, ancora ci aggiriamo fra ideologie costruite per e in un altro tempo, cioe' nella catena di secoli che stanno alle nostre spalle. Sopravvivono, ma ci raccontano dei progetti per il mondo di domani che ormai sono invecchiati. Al contrario, la rivoluzione scientifica e tecnica costruisce poco a poco il nostro futuro. Non ripetero' che in mille anni la durata della vita media e' raddoppiata, che le principali pandemie sono state sconfitte, che gli uomini hanno imparato a lavarsi, a utilizzare l'acqua, a procurarsi da mangiare in maniera equilibrata. Ne' sottolineero' che la conoscenza dell'universo si e' sviluppata in maniera impressionante con il procedere dell'astrofisica, che genetica e biologia cominciano a farci capire come funziona l'essere umano, a cominciare dal suo cervello. Non voglio neppure ricordare che il nostro secolo annuncia un nuovo Rinascimento espressione della nuova urbanistica, dell'arte e dell'architettura contemporanee.
Notero' invece che cambia il significato di parole come morte e vita perche' il futuro ci costringe a chiederci diversamente da un tempo quando un uomo e' morto e quando e' una persona. Questi sono eventi e conoscenze che trasformano il mondo, ma fatti analoghi sono accaduti alla nascita e al momento dello sviluppo di altre civilta'. Ogni cinquecento o mille anni l'umanita' scopre un altro futuro, diverso da quello che avevano sognato altre generazioni. Ma questa volta andiamo verso un mutamento radicale che la storia dell'umanita' non ha mai conosciuto. La scienza, i segnali sono molti, ci annuncia che presto si raggiungera' l'immortalita' fisica. Oppure la vita fisica avra' una tale durata che gli uomini e le donne si vivranno, psicologicamente, come immortali. Questa e' la prima grande e vera rivoluzione nella storia dell'umanita'. Infatti, noi sappiamo che il lavoro degli scienziati sul codice genetico sta dando grandi frutti. La prima volta che ho dovuto confrontarmi con l'immortalita' fisica e' stato in occasione di una trasmissione televisiva dedicata alla medicina. Un biologo americano mi disse: "una cosa e' certa, fra quattrocento anni alcune delle persone oggi viventi saranno ancora vive". Comincio' allora una rivoluzione nella mia mente. Per me cambiava il senso di parole come morte, vita, religione. E mutava la mia immagine del mondo. L'infinito e l'eterno, le due uniche certezze, come sostiene Kierkegard, conservavano ancora il loro significato. Ma la religione? Così legata, come risposta psicologica, al problema della morte? Come ci si dovra' confrontare con questa vita eterna fisicamente fondata? La morte rendeva e in parte rende vicina l'immagine di Dio, ma questa morte così lontana, sempre piu' lontana, ha ancora un senso per l'uomo e la donna di domani, per la vita eterna spiritualmente intesa, per un uomo che quindi potra' o dovra' essere così diversamente religioso?
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26 novembre 2005
CRIONICA: Una donazione per la ricerca sulla vitrificazione. La perfetta vitrificazione di un corpo intero non e' ancora realta', ma la Alcor continua la ricerca.

La societa' crionica Alcor ha recentemente adottato una nuova e avanzata sostanza crioprotettiva per il trattamento dei propri "pazienti" (la M22, della 21st Century Medicine), ma nonostante il fatto che l'M22 permetta una migliore sospensione crionica, alcune parti del corpo (ma non del cervello), non raggiungono un livello di vitrificazione soddisfacente. Allo scopo di finanziare la ricerca per il perfezionamento dell'operazione, due generosi iscritti alla Alcor hanno offerto un dollaro per ogni dollaro donato entro il 31 gennaio 2006, fino ad un totale di 100.000 dollari.
Per fare una donazione:
Telefono: 001 877-462-5267 ext. 101
Fax: stampa, completa e invia il modulo (formato PDF): 001 480-922-9027
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16 novembre 2005
EVENTI: Life Extension Conference. La prima conferenza organizzata dall?Immortality Institute

Con piu' di 150 partecipanti, una serie di affascinanti presentazioni e la numerosa presenza di rappresentanti dei media, la prima conferenza organizzata dall'Immortality Institute (Atlanta, 5/11/2005) e' stata un indiscusso successo. L'istituto mettera' presto a disposizione un DVD dell'evento, nel frattempo le presentazioni sono disponibili on-line in versione Power Point e PDF.
SENS is on its way, Aubrey de Grey (PTT)
Artificial Intelligence in the long view, Eliezer Yudkowsky
Nanomedicine and cryonics, Ralph C. Merkle (PTT)
Cryonics Standby, Charles Platt (PDF)
Cryopreserving the Brain, Ben Best (PTT)
The Strategic Brain, Natasha Vita-More (PTT)
Superlongevity: How to Argue and Win - Every Time, Max More, Ph.D. (PTT)
Immortalizing Brains, Mind and Selves, Ben Goertzel, Ph.D. (PTT)
Neurological Remediation, James J. Hughes, Ph.D. (PTT)
Conscious Computers and Legal Rights, Martine Rothblatt, Ph.D, J.D., M.B.A. (PTT)
Optimal Health Medicine, Christopher B. Heward, Ph.D (PTT)
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5 novembre 2005
PROLUNGAMENTO DELLA VITA: Un assegno da un milione di dollari per il Methuselah Mouse Prize. Triplicati i fondi disponibili per il premio teso ad incoraggiare la ricerca di terapie anti-invecchiamento.

Estropico segue da tempo le attivita' della Methuselah Foundation e del "nostro biogerontologo preferito", Aubrey de Grey (si veda anche il post di ieri). E' quindi con grande piacere che riportiamo la notizia della donazione di un milione di dollari al premio Topo Matusalemme. Nel giro di pochi anni un gruppetto di volontari sparsi per il mondo ha messo in piedi un'iniziativa che rappresenta una speranza sempre piu' concreta di porre fine a quella condanna a morte senza appello che e' l'invecchiamento. Solo qualche mese fa (marzo 2005) il premio ha raggiunto il traguardo del primo milione di dollari e da allora centinaia di donazioni da diciotto nazioni diverse hanno portato il premio ai quasi due milioni. L'inaspettato arrivo di una donazione di queste dimensioni lancia il premio verso una crescita ancora piu' veloce. Coloro che contribuiscono al premio (che donino un milione di dollari o dieci euro!) vedono in esso un movimento popolare in erba, sempre piu' deciso nel chiedere alla comunita' scientifica di dirigere i propri sforzi verso la medicina rigenerativa e anti-invecchiamento. Il Methuselah Mouse Prize offre un incentivo economico ai ricercatori che dimostrino terapie capaci di ringiovanire il classico modello della ricerca biologica, il topo di laboratorio. Una volta dimostrata la possibilita' di ringiovanire il topo, sostenere l'impossibilita' di ringiovanire l'uomo e di fermare l'invecchiamento diverrebbe sempre piu' insostenibile.
Ogni Euro conta! Per contribuire al premio, clicca qui.
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4 novembre 2005
PROLUNGAMENTO DELLA VITA: Cosa hanno a che fare cimiteri e microorganismi con la life-extension?
Un'intuizione del nostro biogerontologo preferito (Aubrey de Grey, nella foto) introduce nuove, future, possibilita'.

Numerosi disturbi tipici della terza eta' come aterosclerosi e demenza senile, sono associati ad una accumulazione di sostanze che impattano negativamente le funzioni cellulari. L'accumulazione di lipofuscina (una di queste sostanze) e' generalmente considerata come un tipico segno dell'invecchiamento di un organismo. L'intuizione di de Grey e' che la rimozione di tali sostanze permetterebbe alle cellule affette di ritrovare la funzionalita' perduta - in altre parole sarebbero, dal punto di vista funzionale, ringiovanite. Il problema, pero', e' che queste sostanze sono particolarmente difficili da "digerire". Inoltre, il compito di rimuoverle spetta ai lisosomi, ma anche loro subiscono, con il tempo, l'accumulo di materiale di scarto al loro interno e una conseguente perdita di efficacia. L'approccio radicalmente innovativo di de Grey e' di ottimizzare il sistema catabolico cellulare con l'aggiunta di potenti enzimi di origine microbica. E qui tiriamo in ballo i cimiteri... Dato che l'analisi del suolo dei cimiteri mostra l'assenza di alte concentrazioni di sostanze di origine umana, ha senso supporre che una forte pressione selettiva sia in azione fra i microorganismi del suolo presenti in questi luoghi e che batteri in grado di degradare tali sostanze, incluse quelle responsabili dell'accumulo cellulare di cui sopra, ne siano responsabili. Una volta identificati i batteri, gli enzimi da essi utilizzati e i geni che li codificano potrebbero essere modificati con gli strumenti della genetica, in modo di renderli adatti a degradare tali sostanze in cellule e lisosomi di organismi viventi, minimizzando i possibili effetti secondari.
Medical bioremediation: prospects for the application of microbial catabolic diversity to aging and several major age-related diseases. de Grey AD, Alvarez PJ, Brady RO, Cuervo AM, Jerome WG, McCarty PL, Nixon RA, Rittmann BE, Sparrow JR.
Appropriating microbial catabolism: A proposal to treat and prevent neurodegeneration. de Grey AD (PDF)
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2 novembre 2005
ECOLOGIA DI MERCATO: Kyoto costera' all'Italia 2 punti di PIL e 200 mila posti di lavoro. Secondo uno studio realizzato dall'International Council for Capital Formation, pubblicato in italiano dall'Istituto Bruno Leoni

L'adozione di misure interne e, soprattutto, l'acquisto di quote di emissione dall'estero potrebbe determinare una perdita di oltre 2 punti percentuali di Pil rispetto al tendenziale nel 2010. In particolare, questo comporterebbe la perdita di 200 mila posti di lavoro. Per Carlo Stagnaro, direttore del dipartimento "Ecologia di mercato" dell'IBL, "quello che spesso non si capisce e' che il protocollo di Kyoto ha gli stessi effetti di una tassa sull'energia. Attraverso i rincari dell'elettricita' e dei combustibili, la sua applicazione dara' un ulteriore colpo alla competitivita' italiana. Per di piu' un paese che cresce poco e male come il nostro, il trattato sul clima puo' fare la differenza tra sviluppo e recessione. Questo non significa mettere l'economia davanti alle esigenze dell'ambiente, ma adottare un corretto approccio teso alla comparazione dei costi e dei benefici, seguendo peraltro la strada indicata a Gleneagles dal G8.
L'articolo e lo studio, sul sito IBL
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29 ottobre 2005
BOLLETTINO NANOTECNOLOGICO

Roadmap e nanorischio: pubblicata su "Particle and Fibre Toxicology" una roadmap verso l'uso sicuro di nanoparticelle. Per poter sfruttare al meglio i nanomateriali e' necessario essere in grado di testarne il potenziale impatto sulla salute. La roadmap si concentra principalmente su questo aspetto, ma l'altra meta' del problema, cioe' il rischio pratico di contatto con nanomateriali sembra essere stata ignorata, forse perche', oggi come oggi, le possibilita' di contatto sono estremamente rare. Secondo Michael Pontrelli, avvocato di Boston che si occupa dei risvolti legali di queste nuove tecnologie, "l'attenzione dedicata all'impatto sulla salute e' straordinaria, considerando che in questo settore siamo agli inizi."
1st Nanotoxicology Roadmap strategy published
NanoJuryUK: un tentativo di ricerca di consenso fra scienziati, industria e cittadini, sul tema delle nanotecnologie. Le conclusioni di NanoJuryUK sono che gli investimenti pubblici nel settore dovrebbero essere indirizzati in particolare verso la risoluzione di problemi ambientali e di salute. Le richieste di una moratoria sono state pienamente rigettate. Secondo Barry Park, dirigente della Oxonica, le conclusioni di NanoJury suggeriscono che "la nanotecnologia non e' percepita come una seria minaccia ai valori di nessuno, tranne che a quelli dei piu' fanatici attivisti anti-tecnologia". Persino Greenpeace, tramite Doug Parr, non e' del tutto negativa: "siamo d'accordo con l'appello di NanoJury per aumentare gli investimenti per la protezione ambientale, la salute e le energie rinnovabili".
NanoJury UK verdict overall positive
NanoFabbriche: La NanoRoadMap dell'UE: Il primo, e benvenuto, esempio di un'iniziativa governativa che si occupi del futuro impatto delle nanofabbriche. L'obiettivo del progetto NanoRoadMap (NRM) e' di creare scenari sul lungo termine (dieci anni) per applicazioni nanotecnologiche in campi di importanza fondamentale: materiali, salute, energia e informatica. I benefici in queste aree saranno enormi, ma gli organizzatori non ignorano i potenziali rischi delle nanofabbriche molecolari, come la rapida prototipizzazione e produzione di una vasta gamma di prodotti con il potenziale di sconvolgere la societa'. Nel settore militare, per esempio, minuscole ma potenti armi e strumenti di controllo sarebbero facilmente prodotti e, anche se vietati, sarebbero probabilmente ottenibili sul mercato nero. Per ottenere il supporto del pubblico, concludono gli organizzatori, e' necessario analizzare e discutere l'impatto delle nanofabbriche sulla societa'.
EU NanoRoadMap to cover MNT, nanofactories (Nanodot)
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26 ottobre 2005
LONGEVITA': Vuoi campare cent'anni? Nasci di gennaio... Uno studio attuariale rivela i "segreti" della longevita'

I centenari sono il gruppo demografico in piu' rapida crescita negli Stati Uniti: dal 1990 al 2000 sono aumentati del 51%, il tasso annuo di crescita corrente e' del 4,1% e simili dinamiche si notano anche negli altri paesi sviluppati. Gli autori dello studio hanno analizzato nuovi database demografici computerizzati, raccogliendo dati relativi a 991 centenari nati negli Stati Uniti fra il 1875 e il 1899 allo scopo di individuare i fattori che potrebbero aver contribuito alla loro longevita'. I risultati? I primogeniti hanno tre volte piu' probabilita' di raggiungere i cent'anni (se femmine) e due volte (se maschi), rispetto ai propri fratelli e sorelle. L'essere nati e cresciuti in una fattoria nel West americano sembra essere un altro fattore determinante (un'ipotesi oggi allo studio e' che le malattie infantili, meno endemiche in campagna che in citta', abbiano un profondo impatto sulla longevita' dell'adulto). Curiosamente, coloro nati nel mese di gennaio tendono a vivere piu' a lungo di coloro nati in altri mesi. I mesi con la longevita' peggiore, nello studio, si sono rilevati aprile, maggio e giugno. Al di la' dei risvolti curiosi, lo studio evidenzia l'urgente necessita' dello sviluppo di trattamenti anti-invecchiamento efficaci che mantengano in buona salute le future generazioni di centenari. Non solo per gli ovvi motivi etici, ma anche per freddi motivi economici: negli ultimi anni di vita, un individuo medio costa al sistema sanitario piu' di quanto sia costato in tutto il resto della sua vita. L'obiettivo dei life-extensionisti e' chiaramente quello di allungare le aspettative di vita (life-span), ma anche le aspettative di vita in buona salute (health-span).
Living to 100 and Beyond: Search for Predictors of Exceptional Human Longevity
Natalia S. Gavrilova, Leonid A. Gavrilov. Center on Aging, NORC at the University of Chicago (PDF)
PS: a proposito di longevita', se ne parla sul Corriere della Sera del 24 ottobre in un articolo intitolato "Vivremo fino a 120 anni - I nuovi vecchi saranno così". E qui non si parla di studi attuariali, ma di interventi genici che potrebbero essere disponibili entro il 2010: "L'oncologo Pelicci: entro il 2010 ultracentenari e in forma [...] L'ultima novita' dal mondo scientifico:topi che vivono il 35% in piu' se eliminiamo il loro "p66" o gene dell'invecchiamento. Gli esperti ci dicono che questo potrebbe presto accadere anche a noi."
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22 ottobre 2005
NANOTECNOLOGIE: La prima "automobile" molecolare. I nanoscettici hanno spesso sostenuto che la creazione di sistemi meccanici a livello molecolare non sia una strada praticabile. La "nano-car" rende questa posizione ancora piu' difficile da sostenere.

I ricercatori della Rice University hanno creato la prima "automobile" composta da una singola molecola. Secondo il professor Tour stiamo appena cominciando a capire come manipolare la materia al livello del nanometro in sistemi non-biologici e questo e' un fondamentale primo passo verso la creazione di sistemi produttivi basati sulla nanotecnologia molecolare. Larga tre-quattro nanometri (un nanometro = un milionesimo di millimetro)la nano-auto e' dotata di "sospensioni" e di ruote funzionanti (quattro molecole di fullerene) e puo' essere spinta con la punta di un microscopio a effetto tunnel (Scanning Tunnelling Microscope, STM). Il gruppo di ricerca americano ha anche costruito un "nano-camion" in grado di trasportare un carico molecolare. Si tratta di sistemi rudimentali se paragonati ai nanosistemi piu' avanzati gia' previsti in vari esperimenti di ingegneria speculativa, come per esempio quelli di NanoEngineer-1 o i globuli rossi artificiali di Freitas, ma il loro valore e' inestimabile sia come proof-of-concept (prova di concetto) che come fonte di informazioni pratiche da cui partire per la costruzione di sistemi piu' complessi.
Scientists build world's first single-molecule car (PhysOrg.com)
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16 ottobre 2005
ANTI-TRANSUMANISTI: Video-intervista di Francis Fukuyama su RAINews24. Il principale critico del progetto transumanista illustra perche', secondo lui, dovremmo accettare le nostre limitazioni

Francis Fukuyama e' professore di politica economica internazionale alla Johns Hopkins University e celebre e provocatorio autore di "La fine della storia" e di "Il nostro futuro post umano", con cui ha dato inizio al suo attacco al transumanesimo culminato poi con l'ormai famoso articolo "Biotecnologie, la fine dell'Uomo" pubblicato su Foreign Policy e sul Corriere della Sera.
I vari video disponibili su RAINews24:
-Lei dice che la societa' ha raggiunto il culmine dell'evoluzione politica con il sistema liberale. Cosa intende per democrazia liberale?
-Global governance, G8, ONU. Ci sara' il superamento dello Stato-nazione?
-Tecnologia e progresso. Esistono limiti?
-L'orologio della scienza non si muove alla stessa velocita' di quello della societa'? Questo gap puo' diventare rischioso...
Naturalmente il piu' interessante non puo' che essere questo:
Il transumanesimo. Cos'e' e perche' sostiene che sia pericoloso?
L'intero botta e risposta Fukuyama/transumanisti, sullo speciale di Estropico.
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15 ottobre 2005
LETTURE: "Kinematic Self-Replicating Machines", di Robert A. Freitas Jr. e Ralph C. Merkle

Mentre continua la polemica sui sistemi auto-replicanti fra scettici e ottimisti, ecco ora l'intero testo di "Kinematic Self-Replicating Machines" (KSRM) di Freitas e Merkle gratuitamente disponibile online. Pubblicato nel 2004 (e gia' segnalato qui) KSRM illustra i sistemi auto-replicanti progettati o sperimentati fino a quella data. Un testo certamente tecnico, ma in cui anche i non-scienziati troveranno parti interessanti e accessibili, grazie anche alle duecento illustrazioni in esso contenute.
Kinematic Self-Replicating Machines, di Robert A. Freitas Jr. e Ralph C. Merkle, sul sito MolecularAssembler.com
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13 ottobre 2005
LETTURE: "Uoma - la fine dei sessi". Disponibile on-line il testo completo. Di sicuro interesse estropico.

"La mappa socio-tecno-culturale delle societa' avanzate che siamo andati ricostruendo in queste pagine porta a preconizzare l'avvento di un'era in cui l'umanita' grazie alle nuove tecnologie elettroniche e ai crescenti successi nell'ingegneria genetica - potra' arrivare a dirigere da se' il passo e il corso della propria evoluzione [...] Uteri in affitto, madri surrogate, ovuli acquistati online, grembi artificiali, maternita' maschili, clonazione umana, ingegneria genetica. Il passo successivo rispetto alla madre per procura sara' quello che portera al "surrogate womb", cioe' all'utero artificiale [...] L'uomo si sta femminilizzando, come raccontano settimanali e riviste di costume. Ma ancor piu'  o e piu' profondo e' il fatto che la donna si sta mascolinizzando. Da questo connubio tra una donna psicologicamente (e fisicamente) ora piu' maschile e un uomo ora piu' femmineo nasce, simbolicamente, il neo-androgino. Uoma. Ma non solo, nasce anche il prototipo di un un'umanita' futura, dove alla fusione tra Uomo e Donna si sovrappone anche l'incontro/simbiosi tra Uomo e Macchina."
L'indice
"Uoma. La fine dei sessi" di Arianna Dagnino
Il testo completo in PDF
Compra la versione cartacea di Uoma, su LibreriaUniversitaria.it
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4 ottobre 2005
BOLLETTINO NANOTECNOLOGICO

Un'animazione per illustrare un progetto di ingegneria speculativa: In Nanomedicine, Robert A. Freitas Jr. descrive la possibilita' di uno schermo di cinque centimetri di lato, parte integrale dell'epidermide, per esempio il dorso della mano, reso possibile da circa tre miliardi di "pixel robot" permanentemente inseriti a meno di un millimetro dalla superficie della pelle. Gli scopi immaginati per tale schermo sarebbero di presentare i dati medici (pressione sanguigna, trigliceridi, livelli di antiossidanti, etc) raccolti da migliaia di sensori diffusi nel corpo, nonche' di inviare istruzioni alla popolazione di nanorobot medici presenti nel corpo dell'utente. Tale applicazione non puo' che far venire l'acquolina in bocca a chi sia interessato alla life-extension, ma si puo' essere sicuri che, una volta commercialmente disponibile, uno schermo dermale sarebbe rapidamente utilizzato anche per scopi piu' frivoli... Ragazzini in metropolitana con MTV sulla fronte? Videogames nel palmo della mano?
Nano-conferenze: Dodici presentazioni dalla Nano Summit Research Conference (luglio 2005) sono disponibili online grazie dalla Nanotechnology Foundation del Texas. I temi trattati vanno dai muscoli artificiali, alla lotta ai tumori e alle malattie infettive, ai materiali biocompatibili, alle tecniche per misurare la tossicita' di nanomateriali. Alcune delle presentazioni disponibili: Introduction; Adapting Molecules to Machines; NanoSystems Biology & Cancer; Draw-Twist-Spun Multiwalled Nanotube Yarns for Artificial Muscle, Structural, Energy Storage, Energy Harvesting, and Field Emission Applications; Protein Design in Nanotechnology to Fight Latent Infectious Diseases; Nanotechnologies for Cancer and Beyond; Biologically Compatible Gd@C60 as Advanced Contrast Agents for Magnetic Resonance Imaging; Assessing the Toxicity of Nanoscale Materials by a Combined Toxicogenomics and Systems Biology Approach; Colloidal Semiconductor Quantum Dots: Moving from Biological Labeling to Biosensing.
FORESIGHT NANOTECH INSTITUTE: Intervista di Small Times a Scott Mize, da un anno alla guida del rinnovato Foresight. La missione di Mize e' di stabilire un nuovo corso per il primo think-tank nanotecnologico. Nato nel 1986 allo scopo di studiare l'impatto delle nanotecnologie sul lungo termine, il ribattezzato Foresight Nanotech Institute si occupa ora anche al medio e breve termine. L'intervista si occupa delle "sei sfide" che confrontano l'umanita', della roadmap tecnologica per la realizzazione di nanosistemi produttivi, dei progetti educativi dell'istituto (newsletter settimanale, bollettino bimestrale, webcast) e della cooperazione con Peter Diamandis (della X-Prize Foundation) nel creare un simile premio per le nanotecnologie (il Feynman Grand Prize).
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1 ottobre 2005
LETTURE: La singolarita' e' vicina - Quando gli esseri umani oltrepassano la biologia, di Ray Kurzweil
Il sito dedicato al nuovo libro di Kurzweil contiene ampi estratti ed ulteriori informazioni, fra le quali la seguente introduzione.

All'inizio del ventunesimo secolo, l'umanita' e' sul ciglio del periodo piu' eccitante e trasformativo della sua storia. Sara' un'era in cui la natura stessa del significato di umanita' sara sia arricchito che sfidato, quando la nostra specie sfuggira' alle catene dell'eredita' genetica e raggiungera' picchi oggi inimmaginabili di intelligenza, di progresso materiale e di longevita'. Per oltre trent'anni, il noto inventore e futurologo Ray Kurzweil e' stato uno dei fautori piu' rispettati e stimolanti del ruolo della tecnologia nel nostro futuro. Nel suo "The Age of Spiritual Machines", ormai considerato un classico del genere, ha presentato l'ardita ipotesi che, grazie alla continua accelerazione del tasso di progresso tecnologico, i computer potranno competere con le migliori menti umane. Ora, in "The Singularity is Near", esamina il passo successivo in questo inesorabile processo evolutivo: l'unione dell'uomo e della macchina, in cui la conoscenza e le abilita' dei nostri cervelli si uniranno alle significativamente superiori capacita', velocita' e abilita' di condividere conoscenza delle nostre creazioni. Questo mergersi e' l'essenza della singolarita', un'era in cui la nostra intelligenza si transformera' divenendo trilioni di volte piu' potente di oggi. L'alba di nuova civilta' che ci permettera' di oltrepassare le nostre limitazioni biologiche e di amplificare la nostra creativita'. In questo mondo nuovo, non ci sara' piu' ovvia distinzione fra uomo e macchina, fra realta' e  realta' virtuale. Potremo cambiare corpo e scegliere fra una serie di identita' diverse. In pratica, invecchiamento e malattie saranno curati; l'inquinamento sara' fermato; la fame e la poverta' nel mondo saranno eliminate. Le nanotecnologie permetteranno di generare praticamente qualsiasi prodotto tramite economici processi informazionali e trasformeranno la morte in un problema risolvibile. Nonostante questi cambiamenti implichino profonde ramificazioni sociali e filosofiche, nonche' onsiderevoli pericoli, "The Singularity is Near" mantiene un'attitudine radicalmente ottimista riguardo ai futuri sviluppi dell'umanita' e interpreta la nuova era all'orizzonte come il culmine di secoli di ingegnosita' tecnologica, nonche' come una visione ispirazionale del nostro destino.
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29 settembre 2005
BIOCONSERVATORI: "Bestie postumane". Giuliano Ferrara si conferma bioconservatore viscerale

In un recente articolo su Panorama ("La Chiesa parli, ne ha facolta'") Giuliano Ferrara parte per la tangente e con prosa roboante dichiara che: [ignorando le opinioni della Chiesa] "...la selezione naturale agira' alla fine con spietatezza portandoci al transumanesimo, alla nascita di una strana bestia postumana che ha perduto il bene della ragione e quello della liberta'." Non entro in merito al tema principale dell'articolo, il diritto o meno della Chiesa di intervenire nella vita politica italiana, ma non posso non commentare sulla visione distorta del transumanesimo che Ferrara insiste nel diffonde sui media. Non c'e' dubbio che i transumanisti vogliano raggiungere lo stato postumano, ma quello che Ferrara ha deciso di ignorare e' che ragione e liberta' sono le colonne portanti di questa filosofia e che e' nostra ferma intenzione restarvi tenacemente attaccati, sia oggi che in un futuro postumano. Evidentemente Ferrara non si e' dato la briga di informarsi sul nostro messaggio. Il materiale transumanista in inglese e, ormai, anche in italiano non scarseggia certo sul web ed Estropico ne offre un'abbondante selezione. D'altra parte, e' risaputo che non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire...
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27 settembre 2005
ALLUNGAMENTO DELLA VITA: Fai una donazione e incoraggia la ricerca medica di terapie anti-invecchiamento. Un fondo filantropico triplica le donazioni al premio "Topo Matusalemme".

Il Methuselah Mouse Prize offre un incentivo economico al team di ricerca che ottenga il piu' longevo topo da laboratorio (Mus Musculus). Lo sviluppo di efficaci interventi anti-invecchiamento sul topo e' importante in quanto la dimostrazione che il processo dell'invecchiamento sia arrestabile e reversibile porterebbe, finalmente, seri finanziamenti alla ricerca biogerontologica. Grazie alla donazione del Muhlestein Family Trust, ad ogni dollaro donato fino al primo gennaio 2006, saranno aggiunti due dollari, fino ad esaurimento del fondo (di $25.000). Se stavi pensando di fare una donazione al Methuselah Mouse Prize di Aubrey de Grey, il biogerontologo piu' estropico in circolazione, questo e' il momento giusto!
Per fare una donazione clicca qui (PayPal, MoneyBookers, WorldPay)
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21 settembre 2005
TRANSUMANESIMO: Numero speciale di JET (Journal of Evolution and Technology) dedicato al rapporto fra religione e transumanesimo. Perche' un dialogo fra credenti e transumanisti?

Il tipico transumanista tende ad essere ateo o agnostico, con forti tendenze razionaliste e a "preferire la ragione alla fede cieca, il porsi domande al dogmatismo." Cio' non significa che non esistano credenti transumanisti (esempi qui e qui, per non parlare del transumanista cristiano per antonomasia, Pierre Teilhard de Chardin), ma sicuramente rimangono una minoranza. Il progetto transumanista puo' essere ragionevolmente descritto come un tentativo di ottenere il controllo della nostra evoluzione, cioe' un tentativo di togliere tale potere a dei e natura, nell'ottica di sostituirsi a entrambi. L'antagonismo con le religioni (e con un certo ecologismo) non potrebbe essere piu' evidente. Nonostante questo, pero', Estropico e' da tempo convinto che il minimo comun denominatore del transumanesimo, chiamiamolo il suo meme centrale ("e' giusto utilizzare mezzi tecnologici per divenire piu-che-umani") possa essere incorporato nella maggior parte delle ideologie, culture e religioni esistenti anche se, in alcuni casi, con riserve o divieti parziali. Questa diffusione dell'idea base del progetto transumanista non puo' che essere positiva, anche al costo di un certo "annacquamento", ed e' parte inevitabile della crescita di un movimento che e' stato fino ad ora un interesse di nicchia, ma che vuole uscire dal ghetto. Il confrontarsi in maniera costruttiva con le religioni e' parte di tale processo e Estropico non puo' che guardare con simpatia ad iniziative come quella di JET. L'intento dichiarato del numero speciale della rivista e' di incoraggiare il dialogo accademico fra laici e credenti sui temi dell'innovazione tecnologica e del suo impatto sulla condizione umana, nella speranza che l'iniziativa si trasformi in una piattaforma per ulteriore dialogo in futuro. Gli articoli pubblicati offrono un variegato panorama da entrambi i punti di vista.
Gli articoli:
Mark Walker and Heidi Campbell "Introduction to Special Issue on Transhumanism and Religion"
John Hedley Brooke "Visions of Perfectibility"
Patrick D. Hopkins "Transcending the Animal: How Transhumanism and Religion Are and Are Not Alike"
Stephen Garner "Transhumanism and Christian Social Concern"
Michael LaTorra "Trans-Spirit: Religion, Spirituality and Transhumanism"
Todd Daly "Life-Extension in Transhumanist and Christian perspectives: Consonance and Conflict"
Oliver Krueger "Gnosis in Cyberspace? Body, Mind and Progress in Posthumanism"
William Sims Bainbridge "The Transhuman Heresy"
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15 settembre 2005
BOLLETTINO NANOTECNOLOGICO

Questione di vita o di morte: Il Prof. Morinobu Endo della Universita' di Shinshu in Giappone e' generalmente considerato un candidato al premio Nobel per il lavoro condotto sui nanotubi e in particolare per avere sviluppato un metodo per la loro produzione industriale. In una recente intervista, ci spiega perche' le nanotecnologie saranno fondamentali per i paesi sviluppati: la nanotecnologia avra' certamente un ruolo cruciale nel creare innovazione tecnologica nel XXI secolo [...] Il suo successo e' una questione di vita o di morte per i paesi sviluppati, perche' i paesi in via di sviluppo stanno progredendo velocemente nei settori tecnologici di punta del XX secolo e che ormai sono maturi, come quello farmaceutico e quello dei semiconduttori. Senza innovazione tecnologica, i settori industriali dei paesi sviluppati saranno costretti ad una guerra dei prezzi che non possono sperare di vincere con i paesi in via di sviluppo.
Nanotube pioneer calls nanotech a matter of life or death for developed nations (Nanodot)
Dopo i nanotubi, ecco i nanofogli: Sviluppato dalla University of Texas in collaborazione con ricercatori australiani, il "nanofoglio" ha le seguenti caratterisiche: e' composto da nanotubi, trasparente, piu' resistente di un equivalente foglio di acciaio, e' un ottimo semiconduttore ed e' producibile in massa. Le applicazioni previste includono: cellule solari, finestre riscaldabili e automobili di Formula Uno.
Nanotech researchers report big breakthrough (USA Today)
Nanotecnologia questa sconosciuta: Il 25% dei cittadini americani intervistati in un recente studio non ne ha mai sentito parlare e solo il 16% si e' autodescritto come "piu' o meno informato al proposito". Un fatto particolarmente interessante emerso dalla ricerca e' che il 59% di coloro che hanno sentito parlare di nanotecnologia sono favorevoli al suo sviluppo, mentre la percentuale scende al 28% fra coloro che non ne hanno sentito parlare...
Study examines public attitudes on nanotechnology (University of Wisconsin-Madison)
Nanomeccanismi nel macromondo: il Professor David Leigh, della University of Edinburgh ha creato un "proof-of-concept" dimostrando come dei semplici nanomeccanismi possano interagire con il mondo "esterno", cioe' con oggetti di dimensioni sovra-nanometriche (ovviamente, non mancano certo gli esempi naturali di tale possibilita', ma questo e' uno dei primi esempi creati in laboratorio). Nell'esperimento in questione, una goccia d'acqua e' stata mossa lungo una superficie ricoperta di nanomeccanismi composti da staffe lungo ognuna delle quali scorre un anello, spinto dal moto di Brown. Esponendo la superfice a luce UV, una reazione chimica spinge gli anelli a spostarsi ad una estremita' delle staffe con conseguente movimento della goccia d'acqua.
Macroscopic transport by synthetic molecular machines (Nature)
Liquid drop takes big nano step (BBC)
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14 settembre 2005
UMORISMO: Nomi da cyborg. Come mi chiamero' una volta cyborgizzato?
L'avvento del cyber-organismo e delle nuove tecnologie il cui sviluppo Estropico monitora costantemente richiede un certo sforzo di adattamento da parte nostra, se vogliamo sfruttare al massimo le opportunita' all'orizzonte. E un cyborg non puo' certo essere dotato di un nome pre-cyborgazione se vogliamo ottenere una performance ottimale. Che fare? Per fortuna, ci ha pensato CyborgName.com: basta inserire il proprio nome per trasformarlo in un acronimo piu' consono all'era del cyborg.
The Cyborg Name Generator
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10 settembre 2005
BIOETICA: Leon Kass lascia la guida del Bioethics Council. Un cambio della guardia dall'impatto limitato

Leon Kass e' uno dei principali e piu' accaniti bioconservatori, le cui prese di posizione contro la life-extension e contro l'uso di mezzi biotecnologici per il potenziamento umano sono ben note e di cui Estropico non sentira' certo la mancanza. Purtroppo, Kass sara' rimpiazzato da Edmund Pellegrino, il quale, per quanto generalmente rispettato e riconosciuto come uno dei padri fondatori della bioetica americana, e' pur sempre un conservatore cattolico che si e' espresso contro la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane, nonche' contro il compromesso di Bush a questo proposito (niente finanziamenti federali, ma liberta' alla ricerca privata). Ronald Bailey non si aspetta nulla da questo cambio della guardia e, in Italia, il sempre piu' bioconservatore Il Foglio si aspetta la piu' totale continuita'. Francamente, per quanto bioconservatore possa essere Pellegrino, sembra impossibile immaginare che possa superare Kass in bio-luddismo... dopotutto, Kass e' colui che per quattro anni ci ha intrattenuti con perle come "la finitudine della vita umana e' una benedizione per ogni individuo, che se ne renda conto o meno" e "se vuoi uccidi l'embrione, ma non chiamarlo palla di cellule. Il blastocista umano deve essere protetto da un nostro tabu' contro il cannibalismo".
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8 settembre 2005
SINGOLARITA': La singolarita' e' vicina. Quando gli esseri umani oltrepassano la biologia. Un breve e arbitrario riassunto dell'intervista di InstaPundit a Ray Kurzweil, autore di The Singularity Is Near (la cui pubblicazione e' prevista per il 22 settembre).

La singolarita' puo' essere descritta come un periodo storico, previsto da alcuni pensatori (Kurzweil, Vinge) per il nostro futuro. Il cambiamento tecnologico in tale periodo sara' talmente veloce ed il suo impatto talmente profondo, che la condizione umana sara' irreversibilmente trasformata. Non vivremo ne' in un'utopia, ne' in una distopia, ma i concetti di base a cui ci affidiamo per dar senso alla nostra vita saranno radicalmente modificati, vita e morte inclusi. Nei prossimi 25 anni, secondo Kurzweil, l'intelligenza non-biologica eguagliera' quella umana, per poi surclassarla grazie alla continua accelerazione del progresso telematico. Kurzweil prevede computer in grado di superare il test di Turing intorno al 2030. Per ottenere un computer con potere di calcolo paragonabile a quello del cervello umano saranno poi necessari 10^16 calcoli al secondo (alcuni supercomputer hanno gia' raggiunto i 10^14 e si stima che raggiungeranno i 10^16 verso la fine del decennio). Nel 2020 un computer da 10^16 calcoli al secondo dovrebbe costare circa $1.000. Allo stesso tempo una piu' profonda comprensione del cervello umano ci incoraggera' verso la fusione dei due tipi di intelligenza. Il progresso in questa direzione sta gia' procendendo rapidamente: l'IBM, per esempio, sta creando una simulazione di circa 10.000 neuroni, con decine di milioni di interconnessioni. Kurzweil stima che potremmo essere in grado di creare simulazioni dell'intero cervello intorno al 2025, aprendo la strada all'uploading. Kurzweil descrive la singolarita' come l'esplosione senza precedenti di progresso e di conoscenza che risultera' dall'amplificazione delle nostre capacita' intellettuali, resa a sua volta possibile dalla fusione della nostra intelligenza (biologica) con la variante (non-biologica) da noi creata e lanciata verso la crescita esponenziale.
RAY KURZWEIL: The InstaPundit Interview
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3 settembre 2005
TRANSUMANESIMO: Disponibili on-line le presentazioni del recente simposio organizzato dalla Terasem Foundation. Ray Kurzweil, Frank Tipler, Max More e altri su nanotecnologia e futuro.

Terasem e' un'organizzazione dedita ad educare il pubblico circa la possibilita' e l'eticita' del prolungamento della vita tramite l'uso di nanotecnologie e "cyber-coscienza". Il simposio "Workshop on Geoethical Nanotechnology" ha raccolto una serie di autori, filosofi e scienziati dalle forti tendenze transumaniste, le cui presentazioni sono ora disponibili on-line, in inglese, in formato PTT. Le mie preferite sono quelle di Frank Tipler (autore di La fisica dell'immortalita') dall'intrigante titolo: "L'accelerazione dell'universo deve essere fermata se [vogliamo che] la vita continui in eterno" e quella di Max More dedicata ad una alternativa al cosiddetto principio di precauzione e a favore di una gestione proattiva del progresso nanotecnologico: "Proactionary nano-policy - Managing massive decisions for tiny technologies."
Le altre presentazioni disponibili (tutte in formato PTT) includono:
Ray Kurzweil: How We Can Manage Our Way Through the Intertwined Promise and Peril of Accelerating Change
James Hughes: Democratic Transhumanism
Douglas Mulhall, autore di Our Molecular Future: The inability of present regulatory systems to deal with the serious implications of molecular manufacturing
La lista completa delle presentazioni e' disponibile qui (sul sito della World Transhumanist Association).
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28 agosto 2005
GENETICA/PROLUNGAMENTO DELLA VITA: Il gene Klotho allunga la vita del topo da laboratorio. Con un allungamento della vita del 20% il gene Klotho (o Cloto) non toglie il titolo di trattamento longevizzante piu' efficace alla restrizione calorica, ma apre la strada ad una piu' praticabile alternativa farmacologica.

Da qualche anno il gene Klotho attira l'attenzione dei gruppi dediti allo studio dell'invecchiamento. Gia' nel 2001 e 2002 era stato notato che il gene e' presente nel doppio degli ultrasessantacinquenni di quanto lo sia nei neonati, suggerendo un possibile ruolo nel conferire longevita'. Studiosi giapponesi hanno inoltre scoperto che l'assenza del gene, nel topo, causa arteriosclerosi, osteoporosi, enfisema e altre condizioni tipiche della terza eta'. Ora, un team dell'Universita' del Texas ha creato un topo transgenico del 20% piu' longevo dei topi normali grazie alla presenza di un gene Klotho iperattivo il quale, teorizzano i ricercatori, contrasta l'azione del fattore di crescita 1 simile all'insulina (IGF-1), un metodo per il prolungamento della vita gia' applicato con successo a vari altri modelli animali.
COMMENTO: Solo ulteriori richerche potranno chiarire se la proteina prodotta dal gene potra' essere utilizzata per il prolungamento della vita negli esseri umani, ma lo studio del suo impatto sui topi transgenici contribuira' ad approfondire la nostra comprensione di quella malattia degenerativa comunemente chiamata invecchiamento.
On klotho (su FightAging.org)
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23 agosto 2005
BOLLETTINO NANOTECNOLOGICO: Gli sviluppi nanotecnologici delle ultime settimane. Ormai il passo del progresso nanotecnologico e? tale da rendere difficile seguire ogni sviluppo. Per tenere il passo Estropico lancia il Bollettino Nanotecnologico, un breve riassunto degli sviluppi recenti di maggior interesse (a scadenza saltuaria).

Eric Drexler - Il pioniere della nanotecnologia, fondatore del Foresight Nanotechnology Institute e autore di Motori di Creazione e Nanosystems ha recentemente assunto la posizione di "Chief Nanotechnology Technical Advisor" presso la Nanorex, l'azienda americana creatrice di "nanoENGINEER-1" un programma CAD tridimensionale nanomeccanico. Il comunicato stampa della Nanorex
Nanosimulazioni - La Nanorex ha anche pubblicato una simulazione di uno dei classici meccanismi Drexler-Merkle, la cui animazione e' visibile all'inizio di questo articolo. Ulteriori informazioni su come la simulazione della Drexler-Merkle Differential Gear e' stata realizzata sono disponibili qui (sul sito della Nanorex).
Bioconservatori nano-ottimisti? - L'approccio alle nuove tecnologie del "Center for Bioethics and Culture" (CBC) e' quello della "christian-right" americana, cioe' di generale opposizione, soprattutto agli sviluppi biotecnologici. Nonostante cio', un recente articolo di Jodi Lamoureux lascia sperare che l'approccio alle nanotecnologie possa essere piu' aperto: "Non e' la tecnologia che libera l'umanita' dal male, ma e' l'umanita' che fa buon uso della tecnologia. L'altra faccia della medaglia e' che l'umanita' fa anche un cattivo uso della tecnologia. Sta a noi essere determinati e fare buon uso delle tecnologie a nostra disposizione..." Il CBC offre persino una copia di "Engines of creation" (Motori di creazione) ai propri sostenitori!
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6 agosto 2005
NANOTECNOLOGIE: I nanocluster - di Giuseppe Vatinno

I nanocluster sono strutture di atomi che non necessariamente seguono le rigide configurazioni cristalline; le proprieta' chimiche e fisiche dei nanocluster possono mutare drasticamente mettendo o togliendo anche un singolo atomo. Ad esempio, si e' scoperto che le famose maioliche umbre devono le loro particolari proprieta' ottiche a nanocluster di metalli nobili, argento e rame, incorporati nella metrice vetrosa (da un'antica tecnica persiana del X secolo). Per utilizzare i nanocluster in applicazioni tecnologiche occorre controllarne perfettamente le proprieta' che dipendono strettamente dal numero degli atomi e quindi dalla loro disposizione geometrico / spaziale. E' percio' di fondamentale importanza studiare come variano le caratteristiche di nanocluster al variare del numero degli atomi e, conseguentemente, della loro organizzazione spaziale (forma geometrica) in funzione della loro energia potenziale, scegliendo le "valli" di minimo. Ad esempio, l'icosaedro, l'ottaedro troncato e il dodecaedro sono le strutture piu' comuni dei cluster metallici. Particolarmente studiati sono i nanocluster bimetallici come quelli argento - rame ( Ag27Cu7, Ag32Cu6, Ag32Cu13) o argento / nichel. Le applicazioni sono numerose. Alcuni nanocluster sono nanomagneti, come quello formato da 27 atomi di argento e 7 atomi di nichel. Possono essere utilizzati come memorie ad altissima densita'. Possono anche esserci nanocluster catalitici per velocizzare le reazioni chimiche, mentre strutture di cluster opportunamente riscaldate (ad esempi con un impulso laser) cambiano struttura e quindi hanno proprieta' ottiche differenti. Questo le rende utili per fare memorie ottiche.
Bibliografia
Rossi G., Rapallo A. ed altri, Magic polyicosahedral core-shell clusters, in "Physical Review Letters", Vol. 93, 2004 Johnston R. L., Atomic and molecular clusters, Taylor&Francis, New York, 2002
Wales D. J., Energy Landscapes-With applications to clusters, biomolecules and glasses (su Amazon.com), Cambridge University Press, Cambridge, 2003 Rossi G., Ferrando R., Magic nanocluster, in Le Scienze n.441 maggio 2005
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2 agosto 2005
BIOGERONTOLOGIA: Vuoi vivere per sempre? Un premio di 20.000 dollari a chi dimostrera' l'esistenza di errori nella strategia proposta da Aubrey de Grey per fermare l'invecchiamento.

L'articolo Do You Want to Live Forever?, pubblicato da Technology Review, e' stato l'articolo piu' letto per la rivista del MIT dall'inzio dell'anno. Si tratta di un ritratto, spesso aspramente critico, di Aubrey de Grey e delle sue Strategie per una Senescenza Negligibile Ingegnerizzata (SENS - Strategies for Engineered Negligible Senescence). Moltissimi lettori hanno protestato commentando che l'articolo e' un attacco all'uomo, piuttosto che alle sue idee. De Grey, da parte sua, fa notare che nessuno ha finora trovato falle nella strategia da lui proposta e che comunque egli sarebbe ben felice di confrontarsi con eventuali detrattori (e' così che un progetto scientifico progredisce), ma il problema e' proprio questo: secondo de Grey, i biogerontologi rifiutano persino di discuterne e rimangono tutt'oggi in uno stato di catatonia (come descritto da de Grey stesso in un articolo su Nature), quando si tratta di affrontare il tema dell'estensione del limite massimo della vita umana. Technology Review ha quindi lanciato la seguente sfida: se l'approccio di de Grey e' talmente folle da non meritare nemmeno di essere discusso, non dovrebbe essere difficile evidenziarne gli errori. Fallo e vinci 20.000 dollari. Possiamo solo augurarci che l'inizitiva funzioni e che il dibattito, finalmente, abbia inizio.
The SENS Challenge, sul sito della rivista Technology Review
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25 luglio 2005
NANOTECNOLOGIE: Nanotechnology For Dummies. Prima o poi doveva succedere... (e non e' certo un male!)

Sono passati quasi vent'anni da quando il concetto di "nanotecnologia" ha cominciato a diffondersi grazie alla pubblicazione di Engines of Creation di Eric Drexler (Motori di creazione - tradotto su Estropico). Quello che allora era un concetto al limite della fantascienza e' ormai un tema discusso sui giornali (anche se non ancora nei bar!) nonche' un nuovo settore industriale che ormai produce beni di consumo di massa (quello dei nanomateriali). Anche se per ora le nanotecnologie avanzate previste da Drexler rimangono allo stadio di progetti, vogliamo azzardare una previsione: fra altri vent'anni, la serie "For Dummies" avra' piu' di un titolo nanotecnologico (Sistemi Molecolari for Dummies? Nanomedicina for Dummies?) e gli editori staranno considerando alcuni nuovi titoli per la fortunata serie: Crionica for Dummies? Uploading for Dummies? Allungamento della vita for Dummies? Immortalismo for Dummies...?
Su Amazon: Nanotechnology For Dummies, by Richard D. Booker, Earl Boysen
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22 luglio 2005
HUMAN AUGMENTATION: Un sesto senso magnetico. Una semplice, ma creativa, procedura apre nuovi orizzonti sensoriali

Una piccola calamita inserita chirurgicamente in un polpastrello non e' esattamente il tipo di human augmentation a cui i transumanisti aspirano, ma l'idea di Todd Huffman (transumanista e crionicista dichiarato) e' di esplorare £il modo in cui organizzo il mondo nella mia mente". La calamita permette di "sentire" la presenza di campi magnetici, la loro polarita' e la loro intensita'. Todd e' in grado di percepire i campi magnetici che lo circondano, sia statici che dinamici, come una calamita, il campo magnetico di un motore elettrico, il campo magnetico dei dispositivi antifurto nei negozi, etc. L'esperienza sensoriale non e' certo paragonabile a quella visiva o uditiva, ma gia' nel giro di una settimana ha modificato l'idea stessa di percezione sensoriale di Todd: "Non vedo l'ora che sia possibile integrare in me altri sensi." Steve Haworth e' uno scienziato/artista interessato al body-modification ed e' colui che ha portato a termine l'impianto di Todd, il primo, ma probabilmente non l'ultimo, essere umano ad avere una vera capacita' di "vedere" i campi magnetici che lo circondano.
The Gift of Magnetic Vision, su Bmezine (rivista online di body modification)
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10 luglio 2005
LETTURE: Evoluzione radicale. Nick Bostrom recensisce "Radical Evolution" su Scientific American

Come sara' il futuro dell'Umanita'? Bostrom prevede l'utilizzo di mezzi tecnologici per la trasformazione non solo dell'ambiente, ma anche di noi stessi. Gia' oggi e' possibile intervenire farmacologicamente o chirugicamente su prestazioni atletiche, aspetto, umore e prestazioni sessuali - e questo e' solo l'inizio. In Radical Evolution, Joel Garreau si occupa di super-intelligenze, di interfaccia dirette fra sistema nervoso e computer, di corpi che non invecchiano, di realta' virtuali, della rianimazione di pazienti in sospensione crionica e delle tecnologie che renderanno possibile tutto cio': genetica, robotica, telematica e nanotecnologia. L'opera di Garreau e' organizzata intorno ad una serie di potenzialmente possibili scenari (Paradiso, Inferno, Singolarita, etc) e l'autore intervista vari esperti per ognuno di questi (Ray Kurzweil per Paradiso, Bill Joy per Inferno, etc). L'ultimo scenario descritto (Prevail) e' un ibrido contenente vari elementi degli scenari precedenti.
The Future of Humankind - Scenarios from heaven to hell, with stops along the way, by Nick Bostrom (Scientific American)
Su Amazon: Radical Evolution - The Promise and Peril of Enhancing Our Minds, Our Bodies--and What It Means to Be Human, by Joel Garreau - Doubleday, 2005
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6 luglio 2005
NANOTECNOLOGIE: Una roadmap per il futuro. "Productive nanosystems": sistemi di dimensioni molecolari, in grado di produrre materiali e dispositivi al livello del nanometro.

In cerca della strategia vincente per passare dai nanomateriali di oggi ai "nanosistemi produttivi" di domani, il Foresight Nanotech Institute annuncia il lancio di un nuovo progetto: la Technology Roadmap for Productive Nanosystems, un studio finanziato da una donazione di 250.000 dollari da parte della Waitt Foundation e in collaborazione con Battelle, un leader globale della ricerca e sviluppo. L'obiettivo e' la creazione di una roadmap che evidenzi opportunita' ed ostacoli, nonche' quali strumenti sara' necessario ottenere e quali stadi intermedi dovranno essere raggiunti. Per esempio, DNA e proteine rappresentano una base da cui partire per la costruzione di dispositivi compositi (biopolimeri + nanostrutture come, ad esempio, nanotubi). Tali dispositivi, a loro volta, rappresentano una tappa da raggiungere lungo il percorso verso sistemi molecolari piu' complessi.
L'articolo di BetterHumans: Foresight Launches Nanotech Roadmap to serve as common framework for developing molecular-scale systems
La pagina dedicata alla "Roadmap Initiative" sul sito del Foresight Nanotech Insitute
L'annuncio dell'iniziativa, sul sito del Foresight Nanotech Insitute: Announcing the Technology Roadmap for Productive Nanosystems
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4 luglio 2005
CONVEGNI: Alterando il destino dell'Umanita'. Organizzato dalla Fondazione Sigma-tau al Festival Spoletoscienza: Sabato 9 luglio, Domenica 10 luglio - Sabato 16 luglio, Domenica 17 luglio 2005.

Le tematiche transumaniste continuano ad infiltrare la coscienza del grande pubblico: all'evento-incontro di Spoletoscienza saranno illustrate, esaminate e discusse quelle ricerche che stanno per produrre un "drammatico cambiamento nel destino dell'umanita'". E' nei laboratori che stanno nascendo le premesse per un cambio di passo: nanotecnologie, velocita' e quantita delliinformazione immagazzinata e trasmessa, caratteristiche del web, ingegneria genetica, modificazioni ambientali, "tutto sembra indicare l'eventualita' di scenari futuri nei quali il destino dell'uomo subira' come minimo un processo d'accelerazione prepotente". Non c'e' dubbio che, allo stato presente, la percezione collettiva avverte l'imminenza di una svolta, di una rottura decisa degli equilibri lungamente prodotti dall'evoluzione biologica e culturale - che si stia parlando della singolarita'?. Chi azzarda scenari futuri si trova dentro un limite in cui e' difficile distinguere il prossimo orizzonte scientifico dalla prospettiva ancora fantastica.
Fra i partecipanti due vecchie conoscenze di Estropico: Aubrey de Grey e Gregory Stock.
Il sito del convegno
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29 giugno 2005
IBERNAZIONE: Tre ore di animazione sospesa senza danni a organi e tessuti. Cani riportati in vita dopo tre ore di morte clinica ipotermica.

L'esperimento e' stato condotto presso il "Safar Centre for Resuscitation Research" dell'Universita' di Pittsburgh e ha riportato in vita, senza danno cerebrale, dei cani il cui sangue e' stato sostituito con una soluzione salina e la cui temperatura e' stata mantenuta a sette gradi centigradi per tre ore. In questo periodo respirazione e battito cardiaco sono cessati e gli animali sono stati "clinicamente morti". Passate le tre ore, gli scienziati hanno infuso di nuovo il sangue degli animali e hanno somministrato ossigeno e un elettroshock, riportandoli in vita. L'obiettivo dei ricercatori e' di perfezionare la procedura in modo che sia disponibile sul campo di battaglia e in caso di incidenti, dando ai soccorritori il tempo di intervenire riparando chirurgicamente i danni subiti dal paziente. Il Safar Centre spera di sperimentare la procedura su volontari umani nel giro di un anno.
Boffins create zombie dogs
Il sito del Safar Center for Resuscitation Research dell?Universita? di Pittsburgh
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27 giugno 2005
LETTURE: "Liberation Biology" di Ronal Bailey. Il corrispondente scientifico di Reason illustra perche' e' giusto procedere con la rivoluzione biotecnologica.

Bailey si occupa, con la sua tipica energia, di temi eticamente controversi come cellule staminali, OGM, clonazione terapeutica e interventi mirati all'allungamento della vita. Il tema centrale di Liberation Biology e' che la scienza puo' aiutarci a vivere piu' a lungo e in pieno benessere: "I benefici delle biotecnologie sono risaputi. La cura di malattie e di handicap che affliggono milioni di persone, la produzione di cibo piu' nutriente con minore impatto ambientale, il miglioramento delle capacita' umane - tutto cio' puo' essere facilmente previsto. Sono i presunti rischi delle biotecnologie ad essere vaghi e non ben definiti." Alcuni degli altri temi con cui Bailey si confronta:
-Le leggende metropolitane messe in circolazione da coloro che sperano di spaventare il grande pubblico per poter imporre eccessivi controlli sulla ricerca medica e scientifica (e perche' non si avvereranno).
-Perche' dottori e scienziati, ma non i politici, sono le figure meglio indicate per affrontare le incertezze presentate dalle biotecnologie (come e' stato in passato con altre novita' dei tempi come raggi X, la pillola, etc).
-Perche' pazienti e famiglie devono avere la liberta' di poter utilizzare, o rifiutare, i mezzi biotecnologici disponibili.
Liberation Biology: The Scientific and Moral Case for the Biotech Revolution, Reason's Ronald Bailey
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24 giugno 2005
NANOTECNOLOGIA: Assurdita' anti-nano. In preda allo zelo regolamentatore, l'Etc Group vuole svuotare i supermercati...

ETC Group e' uno dei principali gruppi di pressione nano-scettici. Christine Peterson, del Foresight Nanotech Institute, ha notato una loro pubblicazione in cui si raccomanda di vietare ricerca e produzione di prodotti alimentari e cosmetici che contengano nanoparticelle artificiali, descritte come "...elementi chimici o sostanze delle dimensioni di meno di 100 nanometri". Il problema: sia Etc che Foresight sono d'accordo sulla necessita' di investigare il possibile impatto che le nanoparticelle utilizzate in prodotti di consumo potrebbero avere su salute e ambiente, ma la definizione dell'Etc Group e' assurdamente vaga e vieterebbe l'uso di vitamine, coloranti, aromi e altri additivi creati in laboratorio... lasciando ben poco nei supermercati! (e cio' includerebbe buona parte dei prodotti alimentari cosiddetti "biologici")
ETC nanotech policy would ban most processed food
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23 giugno 2005
ROBOTICA: Cyborg per caso. Sembra il perfetto ragazzotto americano: biondo, atletico e allegro. Ma Cameron Clapp ha perso entrambe le gambe e un braccio in un incidente all'eta' di 15 anni...

Grazie a protesi avanzate e ad un forte carattere, pero', Cameron vive una vita molto attiva e pratica sia l'atletica che il nuoto. I continui sviluppi nei settori dei materiali e dei microprocessori hanno consentito l'arrivo di protesi ad alta funzionalita', come la C-Leg, che permette di camminare e correre in maniera naturale, grazie a sensori che monitorano continuamente la posizione della protesi rispetto al terreno e all'utilizzatore. Estremamente costose (fino a $40.000 dollari), tali protesi sono ancora rare, ma i prezzi sono destinati a scendere e la loro popolarita' sembra assicurata: sempre piu' le protesi high-tech sono sfoggiate quasi come accessori alla moda, invece che nascoste e camuffate come e' stato fino ad ora. Sono soprattutto gli uomini e in particolare i giovani ad alimentare questa tendenza: "adoro le mie gambe alla Terminator" dice uno di loro. Inevitabilmente, sono coloro costretti dalla sorte a confrontarsi con un handicap fisico che esplorano le frontiere dell'interfaccia corpo/macchina. E nel tentativo, sempre piu' riuscito, di vivere una vita piena nonostante l'handicap, spingono tutti noi verso l'era in cui il confine umano/non-umano non avra' piu' senso...
Il sito di Cameron Clapp
Robo-Legs, un articolo su Cameron Clapp del New York Times (sul sito di Cameron Clapp)
La C-Leg, prodotta dalla Otto Bock
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18 giugno 2005
NANOTECNOLOGIE: un nuovo "mission statement" per il Foresight Institute e un nuovo look per Foresight.org e Nanodot. Cambia anche il nome: Foresight Nanotech Institute. Il nuovo motto: "Advancing Beneficial Nanotechnology"

Fondato da Eric Drexler nel 1986, quando la parola "nanotecnologia" era ancora generalmente sconosciuta, il Foresight Institute e' stato il primo think-thank con l'obiettivo di informare il pubblico sui potenziali rischi e benefici delle nanotecnologie. Quasi vent'anni dopo, con 14.000 iscritti determinati a sostenere il progresso della "prossima rivoluzione industriale", il Foresight Nanotech Institute e' il principale gruppo di pressione pro-nanotech e ha raggiunto il suo primo obiettivo, quello di lanciare il dibattito sulle nanotecnologie. Ora, il nuovo obiettivo strategico del Foresight e' di guidare la ricerca nanotecnologica e di influenzare le scelte politiche riguardanti le nanotecnologie producendo pubblicazioni, roadmaps, conferenze e premi tesi ad incoraggiare la ricerca scientifica. Foresight ha identificato sei sfide la cui risoluzione e' cruciale per il benessere dell'umanita' e che possono essere affrontate con le nanotecnologie:
1) soddisfare la domanda di energia com mezzi "puliti"
2) soddisfare la domanda idrica globale
3) migliorare la salute e la longevita' della popolazione mondiale
4) massimizzare la produttivita' agricola
5) rendere accessibili a tutti i mezzi telematici
6) rendere possibile lo sfruttamento commerciale dello spazio
Il nuovo mission statement del il Foresight Institute: Foresight Nanotech Institute Adopts New Mission - Think Tank Defines Key Nanotechnology Challenges
Il nuovo Foresight.org
Il nuovo sito di Nanodot
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15 giugno 2005
NANOTECNOLOGIA: L'alba di una rivoluzione per l'industria manifatturiera. Un documento del Center for Responsible Nanotecnology (CRN).

Lo studio del CRN presenta i risultati delle ricerche da esso compiute con l'appoggio dell'Institute for Advanced Concepts della NASA: una roadmap per arrivare allo sviluppo di capacita' di manifattura molecolare partendo dalle tecnologie oggi disponibili. L'autore, Chris Phoenix, descrive alcuni approcci praticabili per la costruzione dei primi strumenti necessari e le possibili strategie verso la prima nanofabbrica integrata (nanofactory). Phoenix si occupa anche delle possibili applicazioni, degli incentivi necessari ad incoraggiare gli investimenti pubblici e privati. L'autore sostiene che, con questa pubblicazione, "abbiamo dimostrato come lo sviluppo della nanotecnologia sia desiderabile, nonche' relativamente semplice e che probabilmente non e' così distante come molta gente pensa. Questo significa che dobbiamo cominciare a discuterne le conseguenze, sia quelle positive che quelle negative." Lo studio non si occupa dell'impatto sociale, ambientale, medico, economico, militare e geopolitico dello sviluppo delle prime nanofabbriche, ma tutti questi temi sono considerati di estrema importanza e sono affrontati in altri articoli sul sito del CRN.
Il documento del CRN: Molecular Manufacturing: What, Why and How, sul sito Wise-Nano.org
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14 giugno 2005
REFERENDUM: Vince il fronte del no (e del disinteresse). L'Italia si appresta ad imparare una importante lezione - nel modo peggiore.

Mettere al bando le nuove tecnologie puo' rallentare la ricerca, ma non la puo' fermare. Fortunatamente non esiste un governo o un organismo capace di imporre un divieto a livello globale e la ricerca andra' quindi sicuramente avanti in Asia, in altre nazioni europee e soprattutto in America, dato che il divieto di Bush riguarda infatti solo i fondi federali per la ricerca, mentre privati e singoli stati sono liberi di lanciare proprie iniziative - si veda per esempio quella della California di Arnold Schwarzenegger. Per sfuggire alla Legge 40, una delle piu' draconiane al mondo, coloro che potranno permetterserlo dovranno andare all'estero per ottenere i trattamenti di procreazione assistita desiderati. E se e quando la ricerca sulle cellule staminali embrionali offrira' le terapie da molti previste per malattie oggi incurabili, l'Italia sara' costretta ad importarle...
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7 giugno 2005
SMART-DRUGS: Un'introduzione [Nota bene: il termine smart-drugs e' qui inteso nel senso originale del termine, cioe' di sostanze che ottimizzano le funzioni cerebrali e non nel senso che ha piu' recentemente acquisito in Italia e in altre nazioni europee, cioe' di sostanze piu' o meno naturali e/o legali con effetti psichedelici.]

E' difficile offrire una definizione singola di "smart-drug". Si tratta piuttosto di un gruppo etereogeneo di sostanze che influenzano, in modi diversi, l'attivita' cerebrale: la vinpocetina, per esempio, migliora la microcircolazione; la selegilina, o deprenyl, e' un farmaco anti-parkinson e anti-depressivo che protegge i neuroni produttori di dopamina e ha allungato la vita media di animali di laboratorio; i nootropici come piracetam, aniracetam, oxiracetam e pramiracetam facilitano l'apprendimento e la ritenzione di informazioni, nonche' la comunicazione fra i due emisferi cerebrali; l'hydergina migliora l'afflusso di sangue e ossigeno al cervello, ne aumenta il metabolismo e lo protegge dai danni causati dai radicali liberi. Quello dell'intervento farmacologico e/o nutrizionale mirato ad influenzare il funzionamento del cervello umano e' un campo complesso e in continua evoluzione. Le informazioni qui riportate non sono da intendersi come consigli medici, ma hanno carattere puramente informativo e divulgativo. Chiunque fosse seriamente interessato alla sperimentazione e' invitato a considerare tutte le informazioni disponibili in materia (a cominciare dai link qui sotto) e a procedere con cautela e sotto supervisione medica. Si noti, inoltre, che lo status legale di alcune sostanze cambia da nazione a nazione - per esempio, la selegilina e' una controlled substance in Giappone.
Il sito del "Cognitive Enhancement Research Institute"
Nootropics.com offre un'enorme quantita' di materiale sul tema, inclusa una sezione sulle farmacie internazionali che vendono smart-drugs
Una breve guida alle smart-drugs in italiano (non aggiornatissima, ma utile per informazioni sulle sostanze "classiche", come piracetam, hydergina, selegilina, etc ? sul sito ElectronicLabs).
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4 giugno 2005
LETTURE: Metaman: il mergersi di Uomo e Macchina in un superorganismo globale. Pubblicato nel '93, Metaman di Gregory Stock rimane una lettura affascinante.

Metaman e' un meraviglioso antidoto alle sempre di moda previsioni catastrofiste. La visione di Stock del rapporto Uomo/Natura e' positiva, in netta opposizione ai deliri eco-fondamentalisti che considerano l'umanita' come "un cancro che sta distruggendo il pianeta". Stock descrive un futuro in cui gli esseri umani e le loro tecnologie si fondono, creando una nuova forma di vita destinata a diffondersi per l'universo. Il superorganismo previsto da Stock (il "metauomo" del titolo) si differenzia dalla teoria di Gaia di James Lovelock in quanto interpreta l'umanita' come attore centrale e non comprimario. In questa vena, Stock si dimostra un pioniere del pensiero ecologicamente scorretto, provocando gli ecofondamentalisti con frasi come "l'umanita' ha dozzine di problemi piu' importanti dell'estinzione dello snail darter" (foto). Nello scenario di Stock, infatti, l'Uomo e' il "manager globale" del pianeta ed interviene vigorosamente quando e dove necessario. Metaman sta assorbendo e sostituendo Gaia in un processo perfettamente "naturale" in quanto basato sul rapporto simbiotico fra umanita' e tecnologia e sul continuo processo evolutivo.
La pagina del sito di Stock dedicata a Metaman - The Merging of Humans and Machines into a Global Superorganism (da non perdere: la recensione di Hans Moravec - Mankind Unified, Transcended)
La homepage di Gregory Stock
La pagina del sito di Stock dedicata al suo "Redesigning Humans"
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30 maggio 2005
INTERFACCE NEURALI: I nanotubi aiutano i neuroni a "chiaccherare". Ricercatori italiani, all'Universita' di Trieste, sono riusciti a far crescere dei neuroni presi dall'Ippocampo su una superficie ricoperta di nanotubi.

La scoperta e' importante perche' non solo i neuroni sono cresciuti come ci si aspettava, ma sorprendentemente la capacita' di trasmettere i segnali nervosi e' stata molto superiore alle aspettative (sei volte superiore a quella dei neuroni cresciuti su una superficie di vetro usata come riferimento). Questa notizia ?articolarmente interessante per chi spera nello sviluppo di interfacce neurali, neuroprotesi e in metodi per riparare lesioni del sistema nervoso.
Nanotubes help neurons get chatty | The Register: "By Lucy Sherriff"
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26 maggio 2005
CRIONICA (Biostasti, criostasi, ibernazione umana): Il FAQ scientifico della Alcor. "Nessuna critica scientifica della crionica ha mai affrontato i reali problemi ad essa connessi" - The Cryobiological Case for Cryonics (1988)

Il problema principale della crionica rimane quello dell'assenza di una dimostrazione della sua fattibilita'. Il giorno in cui un animale di laboratorio sara' portato alla temperatura dell'azoto liquido per poi essere riportato in vita, le cose saranno diverse, ma quel giorno non e' esattamente dietro l'angolo e la crionica rimane una scommessa razionale. Nel frattempo, l'idea rimane troppo fantascientifica per essere accettata dal grande pubblico. Mettendo in discussione le certezze legate al nostro ciclo vitale (nascita, crescita, invecchiamento, morte) la crionica e' talmente rivoluzionaria da causare un rigetto dovuto piu' all'enormita' delle sue conseguenze, che alla pratica in se'. Questa, forse, la ragione dietro la mancanza di pertinenti critiche scientifiche alla crionica. Proprio per incoraggiare il dibattito, la Alcor ha recentemente pubblicato un FAQ scientifico. Alcune delle domande a cui il FAQ della Alcor offre risposta:
- Qual'e' la scienza dietro la crionica?
- E' possibile che un cervello smetta di funzionare senza perdere le informazioni contenute?
- Cosa ci insegna la tolleranza naturale di certe specie animali al congelamento?
- La vitrificazione e' solo praticabile su piccoli campioni di tessuto e con congelamento rapido?
- Quale impatto ha la morte clinica sul progetto crionico?
- Quali sono i punti di accordo e di disaccordo fra scienzati sulla crionica?
Scientists' Cryonics FAQ
The Cryobiological Case for Cryonics
Una breve introduzione alla crionica
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24 maggio 2005
Google Translator: Il Linguaggio Universale. Google sta per dare il via ad un servizio che, se soddisfera' le aspettative minime, sara' rivoluzionario. Il Traduttore Universale.

Al software vengono date differenti versioni dello stesso testo, in differenti lingue; mano a mano che la sua biblioteca aumenta, diventa piu' efficace nel tradurre dei testi originali. Fino ad ora e' stato addestrato usando i documenti ufficiali dell'ONU. Un successo e' stato quello di riuscire a ottenere delle buone traduzioni dal cinese senza che i programmatori conoscessero la lingua cinese. Questa tecnologia ha numerose applicazioni: dalla semplice traduzione di pagine web, alla traduzione automatica nelle applicazioni di Istant Messaging e Chat, alla traduzione di discorsi e conversazioni (in abbinata con del software di riconoscimento vocale) per la trascrizione, fino alla traduzione simultanea di una conversazione interattiva tra due o piu' persone che parlino lingue differenti.
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17 maggio 2005
TRANSUMANESIMO: Il nuovo BetterHumans. Mercoledì 8 maggio il lancio della nuova versione.

Insieme a KurzweilAI.net, BetterHumans e' probabilmente il sito transumanista che ha ottenuto il maggior successo di pubblico. Dopo due anni di attivita' spesi pubblicando articoli e commenti su scienza, tecnologia ed il loro impatto su individui e societa', la nuova versione del sito continuera' in quella direzione, ma con una nuova enfasi sul dibattito. Una serie di strumenti tesi alla creazione di una comunita' online renderanno possibile avere una pagina e un blog personali (free), sara' possibile votare per gli articoli preferiti, crearne un archivio privato, partecipare alla creazione di una vera e propria enciclopedia transumanista in stile Wikipedia e, naturalmente, prendere parte nel dibattito sui vari forum di discussione.
L'introduzione al nuovo sito: Countdown to the New Betterhumans.com. New site to offer a range of community building features and functionality
Il nuovo BetterHumans in versione beta
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13 maggio 2005
ROBOTICA/SPAZIO: Sistemi auto-replicanti per l'esplorazione spaziale
Dall'intuizione di John von Neumann alla prima, rudimentale, 'proof of concept' (dimostrazione di concetto).

John von Neumann ebbe l'intuizione che la soluzione piu' logica per esplorare e colonizzare lo spazio sarebbe la costruzione di sonde auto-replicanti in grado di diffondersi autonomamente. Una volta raggiunto un pianeta (o un'asteroide) le sonde ne sfrutterebbero le materie prime per costruire copie di se' per poi lanciarle verso altri pianeti e verso altri sistemi solari. Potrebbero inoltre preparare il terreno per l'arrivo dei coloni umani, i quali seguirebbero il cammino delle sonde, trovando strutture di accoglienza gia' pronte. Ora, il team di Hod Lipson, presso la Cornell University di Ithaca, a New York, ha creato il primo sistema robotico auto-replicante in grado di costruire identiche copie di se', nonche' copie di dimensioni piu' grandi. Si tratta di strutture estremamente semplici, ma gia' dotate di funzionalita'. Per esempio, tre o quattro blocchi possono formare una specie di gru in grado di creare una copia di se' raccogliendo le unita' necessarie e assemblandole una sull'altra. Le unita' utilizzate sono identiche: blocchi cubici di 10 centimetri di lato contenenti un microprocessore e composti di due sub-unita' girevoli. Quello che Lipson e colleghi hanno creato e' in pratica una scatola di Lego robotico da cui, o dai cui discendenti, potrebbero nascere intere classi di robot auto-replicanti. Inoltre, se sara' possibile miniaturizzarli e produrli economicamente e in grandi quantita', potrebbero essere utilizzati per la costruzione di strutture in ambienti remoti, siano essi la superficie di Marte o un fondale oceanico. Infine, sarebbe possibile aggiungere una lunga lista di funzioni al sistema, creando blocchi progettati per missioni specifiche, con l'aggiunta di strumenti di vario tipo ad alcuni blocchi (strumenti meccanici, di analisi, per la comunicazione, etc).
Da non perdere: il filmato del robot in azione (Windows Media Video, 5.42MB, courtesy of Hod Lipson, Cornell University).
L'articolo su New Scientist: Self-cloning robots are a chip off the old block
La homepage di Hod Lipson, presso la Cornell University
Un articolo sui sistemi auto-replicanti teorizzati da John von Neumann per l'esplorazione spaziale e il loro rapporto con la nanotecnologia: NASA and Self-Replicating Systems: Implications for Nanotechnology, by Ralph C. Merkle
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10 maggio 2005
POSTUMANO: Passato e futuro dell?evoluzione dell?Uomo. Uno speciale di MSNBC porta il postumano alle masse...

L'articolo apre citando Richard Dawkins: "come procedera' l'evoluzione dell'Uomo nel futuro" e' la domanda che gli viene fatta piu' spesso, ma e' "una domanda che ogni prudente studioso dell'evoluzione dovrebbe ignorare." Un consiglio che forse avrebbero dovuto seguire alla MSNBC, visti gli scenari proposti, a volte in bilico fra lo scontato e il poco immaginativo... Nonostante le risposte, pero', il valore dell'articolo consiste nel mettere in evidenza alcune domande centrali del dibattito sul postumano: assorbiremo la nostra tecnologia all'interno del nostro organismo? Utilizzeremo mezzi biotecnologici per incrementare mente e corpo? Vedremo coesistere specie (post)umane diverse, come in passato Homo Sapiens potrebbe esser coesistito con i Neanderthals e con Homo Erectus? Colonizzeremo il sistema solare e la galassia? Non ci sembra il caso, quindi, di lamentarsi troppo se gli scenari presentati sembreranno scontati ai lettori di Estropico - questo, dopotutto, e' il postumano per le masse... :-)
Per chi invece volesse provare la vertigine del future-shock sul tema della possibile direzione dell'evoluzione umana, c'e' sempre l'archivio di Estropico: Networking nell'Era della Mente, di Alexander Chislenko; Noi Borg: Speculazioni sulle Menti-Alveare come uno Stato Postumano, di Anders Sandberg; I Robot erediteranno la Terra: ed essi potrebbero essere noi stessi, di Joe Strout.
Human evolution at the crossroads - Genetics, cybernetics complicate forecast for species
La sezione interattiva: Before and after humans
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6 maggio 2005
MEGATREND: L'effetto Flynn. James R. Flynn ha fatto notare che diventiamo piu' intelligenti di generazione in generazione, ma il motivo ancora non e' chiaro.

Segnalato dall'ottimo Hal Finney sulla mailing list dell'Extropy Institute un articolo di Wired [non ancora disponibile online] sull'effetto Flynn (noto dagli anni ?80): i risultati dei test di intelligenza sono in continua crescita da circa cent'anni - e nessuno ha ancora dimostrato perche'. Negli anni '50 e '60 la crescita era di 0.31 punti per anno, ma negli anni '90 e' stata di 0.36 punti. Un individuo che, sulla base di test di intelligenza, sarebbe stato considerato un genio cent'anni orsono, oggi sarebbe nella media. Molte sono le teorie che tentano di spiegare l'effetto Flynn, ma nessuna e' generalmente accettata. Una di queste sostiene che esso sia dovuto alla crescita degli stimoli audio-visivi. Avete mai fatto caso a quanto incredibilmente lenti (e, ammettiamolo, noiosi) appaiano oggi i telefilm di vent'anni fa? Marginal Revolution mette a confronto la complessita' della trama di un episodio di Starsky e Hutch con uno de I Soprano: i risultati sono sorprendenti (vedi grafici). Qualunque sia la spiegazione, l'effetto Flynn piace ad Hal Finney e non puo' non piacere anche a noi, in quanto implicitamente estropico e come contraltare a coloro sempre pronti a lamentarsi di come le nuove generazioni non siano al livello di quelle precedenti e di come le tecnologie moderne, dalla televisione al Web, portino al degrado morale e intellettuale. Per non parlare delle similitudini, per quanto vaghe, con la legge di Moore, un altro "effetto" di grande interesse estropico.
Il post di Hal Finney: Flynn again (su ExI BBS)
TV and the Flynn Effect, su MarginalRevolution.com
La homepage del Professor James R. Flynn, sul sito dell?Universita? di Otago (Nuova Zelanda)
Increasing intelligence: the Flynn effect (su Principia Cybernetica Web)
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4 maggio 2005
TRANSUMANISMO: R.U. Sirius intervista Ramez Naam. Il creatore di Mondo 2000, la rivista-culto per eccellenza degli anni '90, intervista l'autore di More Than Human

L'intervista copre i temi toccati da Naam in More Than Human, ma il meglio viene dalla provocatoria domanda "Cosa ti rende talmente ottimista [circa le prospettive dell'umanita']? La risposta merita di essere ripetuta per il suo alto contenuto estropico: "Tutte queste tecnologie [biotecnologie, neuroscienze, nanotecnologia] creeranno sicuramente dei problemi. E' inevitabile. Ogni tecnologia che abbia avuto un impatto significativo ha avuto conseguenze inaspettate. L'automobile ha portato incidenti e smog. Gli antibiotici hanno contribuito alla esplosione demografica del secolo scorso. L'internet rende facile trasmettere materiale pedofilo. [...] Non ignoro certo il fatto che incontreremo dei problemi, ma guardando al corso della Storia, anche con tutte le atrocita' e i momenti terribili, vedo che il mondo continua a migliorare. Agli inizi del XX secolo l'aspettativa di vita era di meno di 40 anni. Oggi e' di 66 anni in India, una delle nazioni piu' povere, cioe' il doppio di quella dell'impero romano al suo apice. E i paesi in via di sviluppo stanno accorciando la distanza che li separa dai paesi sviluppati. Noto la stessa tendenza circa il livello di violenza nella societa'. Nonostante la nostra impressione romantica della vita pacifica dei cacciatori-raccoglitori, gli antropologi hanno dimostrato che le azioni di guerra erano responsabili per il 30-40% delle morti fra i maschi di quelle tribu'. Nel XX secolo, invece, meno dell'1% della mortalita' maschile e' attribuibile alle guerre, anche includendo le due guerre mondiali. E poi non dimentichiamo la liberta' personale. Anche solo vent'anni fa avevamo molte meno possibilita' di scelta. Viviamo in un mondo in cui sempre piu' gente riceve un'educazione e puo' scegliere come vivere la propria vita. Un numero crescente di persone ha accesso ad una gamma di informazioni e di prodotti senza precedenti. In media, la qualita' della vita degli abitanti di questo pianeta e' la migliore che si sia mai avuta. Non credo che queste tendenze siano pura coincidenza. Penso che si tratti di una proprieta' emergente delle societa', in particolare delle societa' libere. Se si mettono insieme milioni, o miliardi, di individui e gli si permette di decidere come spendere il proprio tempo, le proprie energie e i propri soldi, si ottiene un livello superiore di intelligenza, e non intendo cio' in termini mistici, ma puramente pragmatici. Gruppi di individui in grado di interagire, giungono a conclusioni migliori di quelle a cui giungono singoli individui, anche i piu' geniali. E una delle tendenze fondamentali che noto nel mondo di oggi e' proprio quella verso una crescente capacita' dell'individuo di interagire, condividere informazioni e comunicare."
More-Than-Humanism. Ramez Naam In Conversation with R.U. Sirius (Neofiles)
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29 aprile 2005
TRANSUMANESIMO: Un mini video-documentario dedicato a F.M. Esfandiary / FM-2030, pionere del transumanesimo. "Sono una persona del XXI secolo, varata per sbaglio nel XX. Ho una profonda nostalgia del futuro."

Figlio di un diplomatico iraniano, F.M. Esfandiary naque in Belgio nel 1930 e visse in 17 nazioni diverse prima di compiere gli undici anni. Stabilitosi in America, studio' all'Universita' della California e conobbe poi il successo letterario con una serie di romanzi pubblicati negli anni '50. Si dedico' in seguito alla saggistica e divenne noto per la sua visione del futuro che lo ha reso un antesignano del movimento transumanista. Esfandiary decise di cambiare il proprio nome perche' "i nomi convenzionali definiscono il passato di una persona: antenati, etnia, nazionalita', religione. Io non sono colui che ero dieci anni fa e certamente non sono colui che saro' fra vent'anni." Nel suo ruolo di futurologo, FM-2030 predisse sviluppi sia importanti (le terapie geniche) che frivoli (il teleshopping), nonche' il collasso del blocco comunista. Nel 1974 fu' fra i primi a toccare il tasto dell'allungamento della vita e della possibilita' dell'immortalita' fisica, e mentre il Club di Roma e altri lanciavano la moda del catastrofismo (ecologico, demografico, energetico) FM-2030 affrontava il futuro con ottimismo. La sua fama di pioniere del transumanismo si basa su quattro pubblicazioni: Optimism One (1970), Up-Wingers (1973), Telespheres (1977) e Are You a Transhuman? (1989). Nel luglio del 2000, all'eta' di 69 anni, FM-2030 perse la battaglia con il tumore al pancreas che gli impedì realizzare il sogno implicito nel nome scelto: di vivere almeno cent'anni, fino al 2030. Ma forse non tutto e' perduto: FM-2030, coerente con i propri ideali immortalisti, e' infatti in criostasi presso la Alcor in Arizona...
Il mini video-documentario, sul sito della World Transhumanist Association: FM 2030
Il sito ufficiale dedicato a FM 2030
FM-2030, su BetterHumans
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25 aprile 2005
NANOTECNOLOGIA: I business leader di oggi devono prendere in seria considerazione "l'incredibile e il futuristico."

Per capire il futuro della nanotecnologia, si guardi ai precedenti storici.
In un recente articolo del Financial Times ("Why nanotechnology is the next big thing") Steve Jurvetson sostiene che "i 'business leaders' di oggi devono prendere in seria considerazione "l'incredibile e il futuristico" se non intendono perdere il treno nanotecnologico. In effetti, e' facile immaginarsi la faccia di un "business leader" di fronte ad una descrizione del futuro promesso dall'emergente settore delle nanotecnologie: computer e altri prodotti che "crescono" da soli (o meglio: componenti nanoscopici che si auto-assemblano, risultando in prodotti finiti), cellule solari che vengono dipinte sui muri, stoffe che cambiano caratteristiche a seconda delle necessita' di chi li indossa, aspettative di vita radicalmente allungate, etc. Semplicemente troppo incredibile per essere accettato... Jack Uldrich, presidente dell'agenzia di consulenze NanoVeritas sostiene che tale reazione e' perfettamente naturale e che l'unico approccio per superarla e' di guardare ai precedenti storici, come per esempio quello di ENIAC, il primo computer. Costruito nel 1946, consisteva di 19,000 valvole, occupava stanze intere e, a 300 operazioni al secondo, era considerato una meraviglia tecnologica. Come avrebbero reagito i suoi creatori all'idea che in futuro sarebbero stati disponibili computer milioni di volte piu' potenti, delle dimensioni di una moneta e il tutto al costo di qualche centesimo? La morale di questa favola e' che dobbiamo confrontarci seriamente con l'incredibile ed il fantascientifico - chi non supera la vertigine del future-shock deleghera' ad altri l'opportunita' di creare il futuro.
Using History to Better Understand the Future of Nanotechnology
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23 aprile 2005
IBERNAZIONE: Verso l'animazione sospesa.
Animali non ibernanti messi in ibernazione con l'acido solfidrico.

L'acido solfidrico e' un gas particolarmente tossico, ma e' anche prodotto dai mammiferi, in dosi minuscole, per regolare la temperatura corporea. Svolge tale funzione riducendo la quantita' di ossigeno utilizzata nelle cellule per la produzione di energia. Con notevole stupore, i ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle hanno notato che solo dopo pochi minuti dall'inalazione del gas, i topi di laboratorio sembravano svenire per poi entrare in una mini-ibernazione della durata di sei ore. La temperatura scendeva da 37 a 15 gradi e il ritmo respiratorio da 120 a 10 al minuto. E' stato calcolato che il metabolismo rallenti del 90%, raggiungendo un livello di attivita' cellulare minimo che riduce drasticamente il bisogno di ossigeno. Qualche boccata d'aria fresca e' sufficiente a far riprendere i topi che non hanno poi dimostrato comportamenti o funzionalita' anomale. Secondo Mark Roth, il leader del team di ricerca, l'acido solfidrico "rivela una flessibilita' metabolica di cui non si conosceva l'esistenza [...] Pensiamo si tratti di una capacita' latente di tutti i mammiferi". Le potenziali applicazioni includono il trattamento d'emergenza delle vittime di ictus cerebrale, infarto cardiaco ed emorragie (per limitare i danni da carenza di ossigeno a cervello e cuore), nonche' per "guadagnare tempo" a chi sia in attesa di un organo per trapianto. Se risultati simili saranno riscontrati in animali di dimensioni maggiori, Roth specula che si potrebbe arrivare ai test clinici nel giro di cinque anni.
Roth Lab Home Page presso il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle
Gas Puts Mice on Pause - Inducing hibernation in non-hibernating mammals, technique could be used to "buy patients time" (BetterHumans)
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20 aprile 2005
TRANSUMANESIMO: E' online il nuovo numero del Journal of Evolution and Technology
Pubblicato dall'Institute for Ethics and Emerging Technologies, JET arriva alla quattordicesima edizione.

In questo numero:
A History of Transhumanist Thought, di Nick Bostrom
Posthumans and Extended Experience, di Robert Pepperell
Saving Humanity? Counter-arguing Posthuman Enhancement, di K. Mark Smith
Microbivores: Artificial Mechanical Phagocytes using Digest and Discharge Protocol, di Robert A. Freitas Jr.
Negative Data from the Psychological Frontline, di John Schloendorn
Transhumanism's Vital Center - Review of James Hughes' Citizen Cyborg, di Frank Forman
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18 aprile 2005
AMBIENTE: Previsioni eco-eretiche
Stewart Brand, su Technology Review, scommette sul cambiamento prossimo venturo del movimento ambientalista: “Nei prossimi dieci anni prevedo che la maggior parte del movimento ambientalista cambiera’ radicalmente posizione su quattro fronti fondamentali: crescita demografica, urbanizzazione, OGM e nucleare.”

Crescita demografica – E’ ironico che il declino della crescita demografica sia iniziato proprio nel 1968, l’anno in cui Paul Ehrlich pubblico’ il famoso “The Population Bomb”, dimostratosi poi allarmistico. Nel 2002 le Nazioni Unite hanno adottato un nuovo paradigma: la popolazione mondiale si sta stabilizzando ed iniziera’ presto a declinare (come sta gia’ succedendo nelle nazioni piu’ sviluppate).
Urbanizzazione – Un importante fattore nel disinnescare la “bomba demografica” e’ stato, ed e’, la massiccia urbanizzazione degli ultimi decenni. Se nelle campagne una famiglia numerosa e’ indispensabile, così non e’ nelle citta’. Oggi vive in citta’ il 50% della popolazione mondiale ed e' stimato che sara' il 61% nel 2030. L’estetica ambientalista preferisce il piccolo villaggio, ma sono le citta’ che hanno prevenuto l’avverarsi delle previsioni piu’ demo-catastratofiste.
OGM – Gli OGM producono raccolti migliori e hanno bisogno di meno pesticidi e diserbanti. Persino gli Amish, la popolazione meno tecno-entusiasta d’America, li hanno adottati (non a caso gli Amish sono anche noti come i migliori agricoltori USA). Da dove viene, quindi, l’odio viscerale degli ambientalisti? Brand si chiede se il fatto che gli OGM siano prodotti dalle multinazionali, bestie nere della sinistra ambientalista, non sia un fattore sottovalutato. L’arrivo delle biotecnologie open-source potrebbe cambiare la situazione.
Nucleare – Se si vuole seriamente affrontare il tema del cambiamento climatico, non si puo’ continuare ad ignorare l’opzione nucleare. Accordo di Kyoto, drastici tagli all’uso di energia, energia solare, energia eolica, energia idroelettrica, etc, etc, tutto cio’ non bastera’ e il nucleare e’ l’unica alternativa realistica. I problemi ad esso connessi sono ben noti (incidenti, scorie, possibili usi bellici, terrorismo), ma dal punto di vista del cambiamento climatico il nucleare e’ perfetto. L’avversione quasi mistica degli ambientalisti al nucleare e’ stata ormai incrinata dalle dichiarazioni del fondatore di Greenpeace, Patrick Moore, del creatore della teoria di Gaia, James Lovelock e altri, ma costoro sono stati ostracizzati dal movimento ambientalista (piu’ in privato che in pubblico, per non incoraggiare un dibattito non voluto).
L’articolo di Brand si conclude con un invito al movimento ambientalista a prendere un approccio proattivo, adottando queste tecnologie invece di rigettarle appieno, influenzandone a questo modo l’evoluzione.
Stewart Brand fondatore del Whole Earth Catalog, lavora presso il Global Business Network e la Long Now Foundation.
Environmental Heresies, by Stewart Brand
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15 aprile 2005
NANOTECNOLOGIA & AMBIENTE: Come non buttar via il bambino con l’acqua sporca...
Josh Wolfe, (del Forbes/Wolfe Nanotech Blog) ci mette in guardia dallo zelo regolamentatore in un articolo su Forbes.

Nel marzo 2005, un gruppo impegnato in campagne anti-OGM negli anni ’90 chiamato ETC (Erosion, Technology and Concertation), ha preso di mira la nanotecnologia chiedendo nientemeno che la sospensione dell’uso di nanoparticelle in laboratori di ricerca e prodotti commerciali. A giugno, la National Science Foundation americana ha stanziato 16 milion di dollari per la ricerca sull’impatto delle nanotecnologie sull’ambiente. Infine, la Royal Society (UK) ha pubblicato un rapporto che si concentra su aree ancora poco comprese, come gli effetti delle nanoparticelle sull’organismo umano. Insomma, i “verdi” hanno ormai preso di mira le nanotecnologie e stanno influenzando pesantemente il dibattito. I gruppi piu’ estremi (come l’ETC) tentano di creare il panico fra il pubblico e gia’ agitano lo spettro di regolamentazioni stringenti e/o di messe al bando (piu’ o meno temporanee). Il rischio, ovviamente, e’ quello di buttar via il bambino con l’acqua sporca e di replicare quanto successo con l’energia nucleare in Italia (per ora) e con gli OGM in Europa (per ora): se si permettera’ l’imposizione di una regolamentazione inutilmente rigida le nanotecnologie, oggi nella loro prima infanzia, non raggiungeranno mai la maturita’ (o la raggiungeranno con anni di inutile ritardo e al di la’ del nostro controllo, per esempio in nazioni con regimi dittatoriali). Wolfe offre l’esempio dei fullereni (o “buckyballs”) per dimostrare i rischi dell’eccessivo zelo regolamentatore: a causa dei danni cerebrali che possono causare, in certe condizioni, in certe specie acquatiche, essi sarebbero messi al bando se passasse la nozione “verde” di regolamentazione, nonostante sia stato dimostrato che non abbiano effetti su cellule epatiche ed epidermiche umane, che non danneggiano il DNA, che non sono carginogeni e che la tossicita’ menzionata puo’ essere rimossa con appropriati interventi. Butteremmo quindi alle ortiche, fra le altre cose, il loro potenziale come “pallottole magiche” per il trasporto di medicinali direttamente nelle cellule. Per non parlare del potenziale delle “nanotecnologie verdi”, per esempio nel settore dell’energia solare, dove “l’obiettivo di lungo termine e’ quello di ottenere una fonte di energia sostenibile e non-fossile” come sostiene Richard Jones, ricercatore dell’Universita’ di Sheffield. L’approccio caldeggiato da Wolfe e’ quello di non far di tutta l’erba un fascio e di permettere al settore di crescere senza eccessiva interferenza: fra gli innumerevoli nanomateriali che saranno creati nei prossimi anni ce ne saranno certamente di nocivi, come ce ne saranno di perfettamente innocui. Mettere al bando l’uso delle nanoparticelle in generale come richiesto da ETC e’ quindi un’assurdita’ e la creazione di una “nano-agenzia” dedicata al controllo del settore non farebbe altro che creare un inevitabilmente inefficace gigante burocratico. Sarebbe molto piu’ ragionevole, invece, lasciare alle esistenti agenzie il compito di esaminare ed approvare (o respingere) i singoli nanomateriali man mano che vengono prodotti. Negli Stati Uniti cio’ significa che la Food and Drug Administration si occuperebbe degli sviluppi nano-biotecnologici (alimenti e medicinali), la Environmental Protection Agency si occuperebbe dell’impatto dei nanomateriali sull’ambiente, etc.
Nanotech Vs. The Green Gang, by Josh Wolfe
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13 aprile 2005
ESOSCHELETRI: In vendita a giugno per 19.000 dollari

Battezzato HAL3, Hybrid Assistive Limb (all’incirca: Arto Ibrido Assistente), l’esoscheletro analizza i segnali raccolti da sensori applicati alla pelle del soggetto ed invia ordini agli arti robotici con tecnologia wireless, offrendo supporto nel camminare o nel salire le scale. Una nuova versione prevista per giugno di quest’anno assistera’ anche gli arti superiori, permettendo il sollevamento di 40kg in piu’ di quanto potrebbe un soggetto senza esoscheletro. I tempi di reazione di HAL sono naturalmente piu’ rapidi di quelli del corpo umano fra cervello e muscoli. Sviluppato presso l’universita’ di Tsukuba, in Giappone, l’esoscheletro e’ stato pensato come una alternativa, possibile in certi casi, alla sedia a rotelle, ma fara’ certamente venire l’acquolina in bocca a tutti coloro con aspirazioni trans-post-super-umane... Prima di metter mano alle carte di credito, pero’, si noti che l’ultima volta che Estropico Blog si e’ occupato di HAL (blog del 23 agosto 2003) il prezzo stimato era di $8,500 e l’anno per cui si prevedeva la commercializzazione era il 2004...
'Bionic Suit' Goes On Sale This Year
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9 aprile 2005
COMPUTER: I 40 anni della legge di Moore e la singolarita' tecnologica
Il 19 aprile 1965, Gordon Moore, co-fondatore della Intel, pubblico’ un articolo per Electronics Magazine illustrando una sua osservazione che divenne in seguito nota come la “legge di Moore”.

La “legge” (o meglio: “osservazione”) di Moore sostiene che la potenza di calcolo dei computer raddoppia in brevi cicli temporali, oggi intorno alla durata di 18-20 mesi. L’uso della legge di Moore come strumento di previsione e’ di routine nel mondo dell’informatica e l’articolo pubblicato nel '65 e’ ricordato come una pietra miliare, ma ai tempi non fece molto scalpore: fu pubblicato a pagina 114 della rivista e lo stesso Moore non si aspettava che sarebbe stato celebrato quattro decadi dopo. Ma sara’ ancora ricordato fra altri 40 anni? E’ la legge di Moore destinata a rallentare o a fermarsi? Secondo Stan Williams e Phil Kuekes (HP Labs) cominceremo ad essere in difficolta’ intorno al 2010; secondo Paolo Gargini, responsabile per le tecnologie strategiche della Intel, entro il 2015 i produttori inizieranno ad usare microchip ibridi composti sia di tecnologie tradizionali che nuove (come, per esempio, i nanotubi); secondo altri il ciclo potrebbe raggiungere i tre anni, ma questo spingerebbe i produttori verso nuove tecnologie con la possibilita’ di un ritorno a cicli di raddoppio di nuovo piu’ veloci. Il limite teorico massimo della tecnologia corrente dovrebbe essere raggiunto nel 2023 e se non saranno stati sviluppati dei sistemi alternativi, quello sara’ l’anno in cui la legge di Moore si blocchera’, ma nei laboratori dedicati alla ricerca di nuove tecnologie informatiche gli speranzosi candidati gia’ abbondano. Un aspetto piu’ preoccupante, invece, e’ quello della crescita dei costi di produzione i quali seguono la cosiddetta legge di Rock, il venture capitalist che fece notare come il costo degli impianti di produzione di chip raddoppi ogni quattro anni. Cio’ che l’articolo di Zdnet ignora, sono le logiche conseguenze del proseguimento della legge di Moore: cosa accadra’, cioe', quando avremo dei computer con una potenza di calcolo paragonabile a quella di un cervello umano. Ammesso che la pura potenza di calcolo e’ di utilita' relativa senza il software adatto, e’ pur sempre interessante notare come, secondo alcuni, potremmo raggiungere il livello-umano intorno al 2020. L’arrivo di sistemi intellettualmente equivalenti agli esseri umani, anche se sicuramente qualche anno dopo a causa del limite-software, aprirebbe un capitolo totalmente nuovo, dato che queste entita' potrebbero apportare miglioramenti al proprio hardware e software con relativa facilita', al contrario di noi, esseri organici... e sembra logico speculare che una delle prime auto-modifiche che implementerebbero sarebbe di incrementare la propria capacita' di calcolo, in altre parole, di rendersi piu' intelligenti, cioe' letteralmente super-umani. A quel punto, ci troveremmo in una situazione senza precedenti, da alcuni descritta come una singolarita’ tecnologica.
L’articolo su Zdnet.com: FAQ: Forty years of Moore's Law
La Singolarità Tecnologica, di Vernor Vinge
Una introduzione alla Singolarità
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6 aprile 2005
LETTURE: Sovranità & Fiducia. Principi per una nuova architettura politica globale.
Carlo Pelanda, autore, fra le altre cose, degli articoli futurizzanti raccolti da Estropico nella sezione Esodestini, pubblica, insieme a Paolo Savona, un testo dedicato al futuro dello sviluppo globale.

Siamo entrati in un'epoca dove è a rischio la fiducia, cioè l'idea che il domani potrà essere migliore dell'oggi. E questo in un sistema globale che ha un crescente bisogno di ottimismo per generare e diffondere ricchezza. Come recuperare la fiducia? L'unica via è quella di un'architettura politica capace di sostenere l'emergere di un sistema globale, e le "emergenze planetarie" che ne derivano: siano di carattere economico che militare, geologico o religioso. Problemi che possono trovare una soluzione solo attraverso una stretta cooperazione tra Stati: proprio qui si pone il problema della Sovranità, e di un disegno politico guidato da un "nucleo ordinatore" aperto al contributo di tutti. L'esercizio delle sovranità nazionali - sia nel loro modello interno, sia in quello delle relazioni tra loro - è infatti l'indispensabile pietra d'appoggio su cui costruire la fiducia, e con essa un mercato mondiale dove sviluppo e ricchezza possano trovare terreno fertile.
Sommario:
1. Il gap tra fabbisogno e produzione di fiducia e la strategia per colmarlo
2. La costruzione della sicurezza attraverso l'ordinamento attivo delle nazioni
3. La costruzione delle garanzie attive nei modelli politici interni
4. Le caratteristiche di un nuovo ordine finanziario mondiale che crei fiducia
5. Il rilancio della teoria del progresso
Sovranità & Fiducia, di Carlo Pelanda e Paolo Savona. Sperling & Kupfer, Milano 2005, pp.204
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5 aprile 2005
AMBIENTE: Il Millennium Ecosystem Assessment delle Nazioni Unite esagera molti problemi, ma apre all’ambientalismo di mercato. Le sirene dell’ecocatastrofismo hanno rapidamente adottato il rapporto delle Nazioni Uniti come “prova” che la fine del mondo e’ ormai vicina... Ronald Bailey legge il rapporto per Reason e si scopre piacevolmente sorpreso.

“Nel corso degli ultimi 50 anni, gli esseri umani hanno cambiato gli ecosistemi piu’ rapidamente e significativamente che in ogni altro paragonabile periodo della storia”, si afferma nel rapporto. E perche’ non avremmo dovuto, si chiede Bailey? Dopotutto la popolazione del pianeta e’ raddoppiata dal 1960, il prodotto interno lordo e’ cresciuto di sei volte e intere aree globali sono riuscite a sfuggire alla miseria. Inoltre, il rapporto stesso conferma che “negli ultimi 50 anni, la crescente domanda di derrate alimentari e’ stata soddisfatta con l’intensificazione delle colture, degli allevamente e dei sistemi di acquacultura, invece che con l’espansione delle aree di produzione” e sia negli Stati Uniti che nella UE le aree coltivate sono in calo. Analizzando questi ed altri dati contenuti nel rapporto, Bailey arriva alla conclusione che esso esagera i rischi dell’impatto delle attivita’ umane sull’ecosistema, citando l’esempio della biodiversita’: il rapporto dell’ONU stima che entro il 2050 andranno estinte dal 10 al 15% delle specie di piante oggi esistenti. Per quanto tragica, tale perdita non sarebbe pero' una minaccia alla sopravvivenza della razza umana, come gia’ indicato su Science nel 2003 (“Prospects for Biodiversity”) e non ostacolerebbe nemmeno gli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite, come invece sostiene il documento. Cio’ che rende il rapporto dell’ONU veramente interessante, al di la’ del fatto che sia un altro “al lupo” solo parzialmente giustificato dei pierini ambientalisti o l’analisti piu’ oggettiva possibile, e’ la natura delle soluzioni proposte. Riconoscendo che gli ecosistemi piu’ minacciati sono le risorse comuni, quelle cioe’ che essendo proprieta' di tutti non sono proprieta’ di nessuno, il rapporto riconosce l’assenza di incentivi a proteggerle e cita il fatto che, storicamente, quando una risorsa naturale e’ stata sfruttata al di la’ dei propri limiti, l’assegnazione di dirittti di proprieta’ per tale risorsa si e’ dimostrata una soluzione efficace nel prevenirne la distruzione. Il rapporto chiede, fra le altre cose, l’abolizione dei sussidi per l’agricoltura, ulteriori investimenti per nuove tecnologie (come gli OGM) e la creazione di mercati per le risorse idriche. Invocando l’uso dei diritti di proprieta’ e del mercato come strumenti fondamentali nel proteggere e migliorare l’ambiente, il rapporto apre un nuovo e benvenuto capitolo per l’ambientalismo e aprendo alla globalizzazione (“ridurre le barriere alla circolazione internazionale di prodotti, servizi e capitali porta al miglioramento delle condizioni di salute e sociali per coloro in condizioni di indigenza”) il rapporto rigetta le soluzioni anti-crescita, anti-globalizzazione e neo-luddiste dell’ambientalismo piu’ estremo.
Global Ecological Collapse? The UN exaggerates problems, but gets solutions right, by Ronald Bailey
Il sito del Millennium Ecosystem Assessment
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26 marzo 2005
NANOTECNOLOGIA: La domanda da 100 milioni.
Quando sara' disponibile una nanotecnologia sufficientemente avanzata da permettere la realizzazione del progetto transumanista?

La reazione di Ralph C. Merkle a questa domanda e' certamente onesta: "la corretta risposta scientifica e' che non lo so." Ovviamente, nessuno puo' prevedere il futuro, ma e' possibile osservare le tendenze passate e correnti e speculare sulle loro possibili traettorie, tenendo bene in mente che l'evidenza del progresso passato non e' garanzia di progresso futuro. Con questo approccio, Merkle analizza l'impressionante traettoria del computer negli ultimi 50 anni e arriva alla conclusione che, se la legge di Moore continuera' a seguire il trend dell'ultimo mezzo secolo, fra il 2010 e il 2020 si dovrebbero raggiungere delle capacita' tecniche "interessanti". Risultati simili , anche se poco scientificamente ottenuti, sono emersi pondendo la "domanda da 100 milioni" ai partecipanti di una conferenza del Foresight Institute. La maggioranza, circa i due terzi, rispose fra il 2010 e il 2040. Un esempio dalla storia del computer, pero', getta acqua sul fuoco: Charles Babbage propose un computer meccanico negli anni '30 (del diciannovesimo secolo), ma ci volle circa un altro secolo per assistere alla nascita dei primi computer. Merkle conclude le sue riflessioni sull'argomento citando Alan Kay: "Il miglior modo di predire il futuro e' crearlo."
How long will it take to develop nanotechnology? By Ralph Merkle
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26 marzo 2005
BIOETICA: Conflitto di interessi per Leon Kass
Leon Kass e' accusato di aver compromesso la propria imparzialita'. Si dimetta da resposabile del Consiglio per la Bioetica.

Scendendo nell'arena politica, il responsabile del "President's Council on Bioethics", negli Stati Uniti, abusa della propria posizione e non puo' rimanere a capo di un'organismo il cui compito e' quello di "esplorare questioni etiche" e di "offrire un'ambito di discussione nazionale su temi di bioetica" - questa l'accusa di Iain Murray su TechCentralStation. Secondo quanto rivelato dal Washington Post, infatti, Kass sarebbe coinvolto, insieme a Eric Cohen della rivista New Atlantis (evidentemente apprezzata da Murray, che la descrive come "eccellente") nella creazione di una strategia politica tesa ad "implementare sostanziali messe al bando di alcune delle peggiori pratiche biotecnologiche." Al di la' delle convinzioni politiche di Kass e al di la' delle sue posizioni circa l'eticita' dell'intervento tecnologico sulla condizione umana (frequentemente criticate su Estropico) e' evidente che il presidente di un organo consultivo dovrebbe essere imparziale e che questo non e' certo il caso con la presidenza di Kass. L'articolo di Murray conclude che mentre "la completa imparzialita' dei partecipanti [ad un organo consultivo] non e' necessaria ne desiderabile [...] presidenti e responsabili devono operare all'interno dei piu' rigidi parametri di neutralita'."
L'articolo di TechCentralStation: Bioethics Panel Illustrates Scientific Ethics' Complexity, by Iain Murray
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24 marzo 2005
CRIONICA/"IBERNAZIONE" UMANA: La Cryonics Society si propone come gruppo di pressione pro-crionica. Mancanza di corretta informazione e carenza di fondi per la ricerca sono i due problemi maggiori con cui le organizzazioni crioniche devono oggi confrontarsi. La Cryonics Society vuole cambiare le cose.

Quali vantaggi offrirebbe la crionica alla societa'? L'obiettivo e' di creare una tecnologia capace di bloccare i processi biologici in esseri viventi e in materiale biologico, proteggendoli dall'altrimenti inevitabile decomposizione. A parte l'ovvio, cioe' la possibilita' di mantenere in biostasi i malati terminali in attesa dello sviluppo di terapie per loro efficaci, l'arrivo di tecniche di crionica reversibile avrebbe una serie di ricadute benefiche. Per esempio, sarebbe possibile preservare organi per trapianti sul lungo periodo; specie in via di estinzione potrebbero essere preservate a tempo indeterminato; lunghi periodi di isolamento sarebbero meglio tollerabili (per esempio nell'ambito di viaggi spaziali). Eppure, la crionica rimane ancora un tema poco discusso e un'opzione nemmeno presa in considerazione dai piu'. Occasionalmente i media se ne occupano, ma spesso diffondendo informazioni non esatte. Non e' un caso che gli iscritti alle varie organizzazioni crioniche, nonostante la forte crescita negli ultimi anni, siano solo dell'ordine di alcune centinaia: al grande pubblico e' stata presentata un'immagine falsata ed inaccurata della crionica. La neonata Cryonics Society intende colmare questa lacuna, rendendo disponibile materiale informativo sulla crionica sia per il grande pubblico che per la stampa, e portando avanti attivita' di lobby a favore della ricerca sulla biostasi. A questo scopo, l'organizzazione intende utilizzare un approccio professionale alle proprie campagne: e' stata fondata ed e' gestita da professionisti del settore della comunicazione con anni di esperienza in marketing, advertising e pubbliche relazioni. L'organizzazione non e' legata ad una particolare organizzazione crionica e non offre servizi di sospensione crionica.
Il sito della Cryonics Society
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20 marzo 2005
TECNO-INNOVAZIONE:Nuove apparecchiature potrebbero trasformare le nostre case in piccole fabbriche: avvisaglie della singolarità tecnologica

All' Università of Bath, il Dr. Adrian Bowyer, nel Centro di Biomimetica sta sviluppando il progetto di una macchina per la produzione rapida di prototipi (per noi persone comuni, una specie di fotocopiatrice in 3 dimensioni) che può essere prodotta utilizzando altre macchine per la produzione rapida di prototipi.
Esattamente questo, macchine in grado di produrre copie di se stesse!!!
I progetti saranno pubblicati sul web e disponibili per chiunque li desideri, non appena completati.
Attualmente il costo di queste macchine è nell'ordine delle 25.000 £ (35-40.000 ), ma potrebbe diminuire velocemente mano a mano che le nuove macchine producono copie di se stesse.
Le uniche cose necessarie saranno le leghe a bassa temperatura necessarie alle macchine per produrre le copie 3D ed eventuali componenti non riproducibili con le stesse (microprocessori, led, parti di vetro, parti che devono resistere a temperature o forze elevate, etc.).
E' da notare che questi materiali e componenti costano spesso pochi .
Con macchine simili sarà possibile produrre quasi tutti gli oggetti di uso comune nelle case (piatti, posate, mobili, elettrodomestici, molti tipi di gadget digitali come telecamere, etc.).
University of Bath News Release: New machines could turn homes into small factories
Plastics and Rubber Weekly
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19 marzo 2005
STAMINALI: Nuova tecnica riduce i costi di produzione dell’80%. Cellule staminali embrionali (di topo) prodotte in massa.

Shang-Tian Yang, un ricercatore presso l’universita’ dell’Ohio ha introdotto l’uso dei bioreattori nella produzione di cellule staminali. Coltivando cellule staminali embrionali di topo all’interno di in un bioreattore sono state ottenute centinaia di milioni di cellule in piu’ rispetto alle tecniche di coltura tradizionali. Nel bioreattore utilizzato, le cellule crescono su di una matrice polimerica tridimensionale che permette alle cellule di interagire fra loro come all’interno di un organismo, cosa non possibile con i sistemi di coltura tradizionali (tipicamente bidimensionali). Il prossimo passo verso la produzione industriale sara’ l’applicazione di questa tecnica alle cellule staminali embrionali umane, con lo scopo di renderle disponibili per la ricerca e le applicazion mediche.
L’articolo, su BetterHumans: Embryonic Stem Cells Mass Produced - "Bioreactor" technique could reduce production costs by 80%
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18 marzo 2005
LETTURE: La ricerca medica ci sta portando verso il “piu’ che umano”
“More Than Human” (“Piu’ che umano”), di Ramez Naam, si occupa della sempre piu’ reale prospettiva di intervenire tecnologicamente su mente e corpo per incrementarne le capacita’, a partire dalla longevita’.

Negli ultimi 15 anni la ricerca mirata alla cura di malattie e handicap ha portato a procedure che permettono di incrementare le capacita’ di una lunga lista di animali da laboratorio, rendendoli piu’ forti, piu’ intelligenti, piu’ longevi e ha prodotto anche i primi, rudimentali, collegamenti diretti fra cervello e computer. Alcuni esempi:
1990 – presso la University of Colorado la modifica di un singolo gene raddoppia la longevita’ di un tipo di nematode (microscopico verme tipicamente utilizzato come animale da laboratorio)
1999 – cercando una cura per l’Alzheimer, viene creato un topo geneticamente modificato che si scopre poi essere dotato di capacita’ di apprendimento cinque volte superiori a quelle di un topo normale.
2002 – in un esperimento mirato a curare pazienti paralizzati, una scimma muove un braccio robotico a 600 miglia di distanza con la “forza del pensiero” tramite elettrodi impiantati nel cervello
Ora stiamo per applicare questi risultati non solo per curare malattie e riparare corpi danneggiati da incidenti, ma anche per incrementare le capacita’ di individui perfettamente sani. Per quanto riguarda l’allungamento della vita, l’obiettivo di questi ricercatori non e’ necessariamente quello di allungare l’aspettativa di vita (“life-span”), ma di allungare l’aspettativa di vita in buona salute (“health-span”). Il fatto che i loro sforzi potrebbero creare una generazione di centocinquantenni in ottima salute e’ quasi un involontario “effetto collaterale”!
Analizzando l’impatto su societa’, economia, sul nostro senso di identita’ e confrontandosi con gli attacchi di Leon Kass in “Beyond Therapy” , di Francis Fukuyama in “Our Posthuman Future” e di altri commentatori che vorrebbero proibire, regolare e mettere al bando tali sviluppi, Naam arriva alla conclusione che dovremmo invece accogliere il tecnointerventismo sull’organismo umano, superando se necessario una certa naturale inquietudine. Nella mani di milioni di individui e di famiglie, l’impatto di questi strumenti sulla societa’ sara’, nell’insieme, positivo. “More than human” sostiene che proibire tali sviluppi sarebbe l’approccio sbagliato: dovremmo invece sforzarci di garantire che siano accessibili a chi ne ha bisogno (malati e infermi) e anche a chi semplicimente li voglia per incrementare le proprie capacita'.
More Than Human - Embracing the Promise of Biological Enhancement
Alcuni estratti dai primi due capitoli:
Introduction - Healing and Enhancing. How medicine is leading to enhancement. The moral and ethical case for individual and family choice.
Chapter 1 - Choosing Our Bodies. Gene therapy from Ashanti DeSilva (the first human patient) to boosting strength, speed, and stamina.
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15 marzo 2005
NANOTECNOLOGIA: Il rischio regolamentazione e brevetti
Un articolo del New York Law Journal si occupa del settore delle nanotecnologie dal punto di vista legale.

La giornalista della rivista americana ha contattato sei personaggi di spicco del settore. Estropico Blog ha scelto, come commenti piu’ interessanti, quelli di Mihail C. Roco (l’architetto della National Nanotechnology Initiative) e quelli di James R. Von Her II (fondatore della Zyvex).
Mihail C. Roco: “Siamo in un’era caratterizzata dall’innovazione. La societa’ sta cambiando e non solo a causa della nanotecnologia, ma anche grazie alla convergenza delle tecnologie che si integrano al livello del nanometro, con impatti che si faranno sentire sugli investimenti, le leggi e l’educazione. Il sistema legale ha l’importante ruolo di difensore della liberta’ di scelta personale e del diritto di ogni individuo di avere accesso alle informazioni necessarie in una societa’ resa sempre piu’ complessa proprio dai rapidi sviluppi di queste tecnologie.”
James R. Von Her II (in risposta alla domanda “Ritiene che dovremmo regolare le nanotecnologie?”): “Io credo nel mercato. A volte e’ necessario introdurre delle regolamentazioni, quando il mercato non e’ sufficiente, ma questa non e’ la situazione della nanotecnologia. E’ troppo presto per introdurre delle regolamentazioni. Se introdotte prematuramente, potrebbero bloccare la nostra capacita’ di innovare e di sviluppare la prossima rivoluzione industriale.” In risposta alla domanda “Quali sono le implicazioni legali della nanotecnologia?”: “Sono particolarmente preoccupato per la situazione dei brevetti, soprattutto per i nanotubi. Ci sono talmente tanti brevetti che temo potremmo sprecare anni in dispute legali, con un conseguente rallentamento del tasso di sviluppo.”
Measuring Nanotechnology's Effect on the Law. A conversation with big leaders in the small world of nanotech
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12 marzo 2005
TRANSUMANISMO: Dall’Uomo Bionico all’Uomo Simbiotico
Una animazione Flash riassume in quattro minuti la sfida che confronta l’Uomo all’alba del terzo millennio: la trasformazione di se stesso.

Questa animazione potrebbe essere descritta come la piu’ veloce possibile introduzione al transumanismo. Partendo da biomateriali, bionica e cellule staminali, passando per nanotecnologia e robotica, l’animazione arriva infine alla simbiosi fra l’Uomo e la sua tecnologia. Degno di nota anche il sito dell’autore (Joël de Rosnay), dedicato a futurologia e tecnologie emergenti.
Il sito di Joël de Rosnay (disponibile in inglese e francese): Crossroads to the future – a look into the third millennium
Le carrefour du futur – regard vers le 3ème millénaire
L’animazione Flash (disponibile in inglese e francese):From Bionic Man to Symbiotic Man (sul sito della World Transhumanist Association) De l’homme bionique à l’homme symbiotique
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11 marzo 2005
Il vaso di Pandora dei test genetici casalinghi
Che avverrà quando sarà possibile testare l'intero genoma di una persona per ogni genere di predisposizione conosciuta?

Sono disponibili dal 1996, ma da allora sono diventati sempre più numerosi e richiesti e il mercato è esploso negli ultimi anni. Le vendite della DNA Direct sono cresciute dagli iniziali 8,8 milioni di $ nel 2000 agli attuali 43. L'azienda americana offre test genetici a partire dai 200 dollari per la predisposizione alla fibrosi cistica, malattie epatiche, etc, con lo scopo dichiarato di permettere ai propri clienti di adottare stili e scelte di vita adeguati alla diagnosi. Oltre ad essere relativamente poco costosi, questi test sono semplici da ottenere (spesso basta un campione di cellule della bocca ottenuto sfregando un tampone sterile di cotone all’interno della guancia). Inoltre, evitando di passare per il proprio dottore, i risultati non vengono inseriti nella cartella medica del paziente, evitando a questo modo l'attenzione di compagnie assicuratrici troppo curiose... La disponibilità di questi test è pero' contestata dai medici, che si trovano in difficoltà nel valutare i risultati dei test; esistono solo 2.000 consiglieri genetici negli USA e lavorano quasi esclusivamente per donne in gravidanza.
Cheap At-Home Genetic Testing Opens Deep Pandora's Box
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5 marzo 2005
TECNOTENDENZE: Previsioni tecnologiche per il 2005 (e oltre). Uno studio della Deloitte si occupa delle tendenze tecnologiche emergenti sul breve termine.

-Nanotechologie: le tecnologie che permettono interventi al livello dell’atomo diverranno sempre piu’ comuni e risulteranno in un’ampia gamma di prodotti nuovi e significativamente migliorati (nanomateriali).
-Robotica: i robot entreranno sempre piu’ a far parte della nostra vita quotidiana (specialmente sotto forma di elettrodomestici).
-Spazio: ricerca e sviluppo continueranno a spostarsi verso il settore privato.
-Computer quantico: di certo non 2005, ma la realizzazione di computer quantici sembra sempre piu’ possibile. E quando finalmente si avverera’, l’arrivo di computer ordini di magnitudine piu’ potenti di quelli attuali, “cambiera’ tutto.”
-Celle a combustibile (fuel cells): il lancio commerciale di celle a combustibile alimentate a etanolo trasformera’ l’uso di apparecchiature portatili, che potranno funzionare per giorni, settimane o persino mesi.
-Sicurezza: i sistemi elettronici di identificazione continueranno a diffondersi, ma il furto di identita’ rimarra’ un problema. I virus informatici si diffonderanno anche grazie ai sistemi connessi.
-Internet: la continua diffusione dell’internet trasformera’ il web-browser nella interfaccia standard per sempre piu’ applicazioni.
-Mesh networks (reti autoconfiguranti): reti wireless saranno introdotte in diverse citta’, permettendo alle autorita’ locali di monitorare edifici, macchinari, etc. Le aziende di trasporto li utilizzeranno per monitorare il traffico.
TMT Trends: Technology Predictions 2005
TMT Trends: Technology Predictions 2005 (PDF)
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3 marzo 2005
SOCIETA’ APERTA: Pubblicato l’Indice della Liberta’ Economica per il 2005. Una serie di articoli su Emporion.com analizza il rapporto fra democrazia, benessere e progresso. E l’Italia? “Sostanzialmente libera”.

Da oltre un decennio, la Heritage Foundation e il Wall Street Journal pubblicano annualmente l’Index of Economic Freedom, una classifica mondiale dei paesi economicamente liberi, parzialmente liberi, parzialmente non liberi e non liberi. Quest’anno, 86 paesi hanno ottenuto un risultato migliore rispetto allo scorso anno, 57 hanno peggiorato la propria posizione e 12 nazioni hanno un punteggio invariato. Dal 1974 ad oggi, i paesi economicamente liberi sono cresciuti dal 27% al 46% mentre quelli definiti non liberi sono scesi dal 41% al 26% e quelli parzialmente liberi sono rimasti stabili intorno ad un terzo del totale. E’ interessante notare come agli estremi della classifica 2005 ci siano Hong Kong al primo posto e la Corea del Nord all’ultimo. Nell’introduzione al rapporto, Marc A. Miles dichiara: “Ogni anno dimostriamo che i paesi piu’ liberi (quelli con i minori ostacoli interni al libero mercato) hanno il reddito più alto e che il reddito pro capite crolla rapidamente al crollare della libertà economica”. E’ proprio indicando la “strada per la prosperità” e offrendo ai singoli individui la “possibilità di raggiungere i loro obiettivi e soddisfare i loro bisogni,” che si liberano le forze del progresso economico, sociale e tecnologico. Non a caso il concetto di Societa’ Aperta e’ stato preso come base del pensiero estropico: il progresso tecnologico e' la naturale conseguenza di una societa’ che favorisca la libertà di parola, di azione e di sperimentazione, che sia priva di controllo sociale autoritario, che sia basata sullo stato di diritto e la decentralizzazione del potere, in cui la contrattazione prenda il posto dello scontro, lo scambio prenda il posto della coercizione e l'apertura al miglioramento prenda il posto di un'utopia statica. E come si piazza l’Italia nella classifica della liberta’ economica? Al ventiseiesimo posto, cioe’ fra le nazioni che, economicamente, sono solo “sostanzialmente” libere: il problema principale in Italia e’ costituito dalla pressione fiscale sulle persone fisiche e sulle imprese. Calcolando il livello di liberta’ economica su questo singolo fattore, risultiamo al centotrentatreesimo posto, cioe' tra gli ultimi paesi al mondo. Ma abbassare le tasse produce sempre risultati positivi? Secondo Miles, l’analisi lo mostra chiaramente: “Slovacchia, Danimarca e Lituania hanno una tassazione inferiore al 30 per cento e un incremento medio del Pil del 4,5 per cento. Fiscalità sotto il 40 per cento, come in Ungheria, Grecia, Polonia, Usa, Gran Bretagna e Irlanda generano sviluppo al 3 per cento. Nazioni che invece hanno tassazioni alte, come Italia, Germania, Francia e Svezia (che raggiunge il 60 per cento), non superano incrementi del 1,7 per cento. Non si tratta di casualità.”
2005 Index of Economic Freedom
La pagina dedicata all’Italia.
Gli articoli di Emporion:
La democrazia alla prova del mercato
Index 2005 - Cresce il desiderio di benessere
Un’equazione contro la povertà - Intervista a Marc A. Miles
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2 marzo 2005
SPAZIO / CRIONICA: Congelati per 32.000 anni... e ancora vivi. Esempi naturali di crionica: le rane boschive nordamericane si ibernano per sopravvivere all’inverno, ma i batteri recentemente scoperti in Alaska sono sopravvissuti al Pleistocene.

Negli anni ’60 il "US Army Corps of Engineers" scavo’ un tunnel sotterraneo vicino a Fairbanks, in Alaska, per permettere lo studio del permafrost prima della costruzione dell’oleodotto Trans-Alaska. Nel 1999 l’astrobiologo della NASA Richard Hoover vi ha scoperto un tipo di microorganismo estremofilo risalante al Pleistocene. La cosa stupefacente e’ che ora, una volta scongelati, i batteri "hanno cominciato a nuotare appena il ghiaccio si e’ sciolto" e che hanno poi iniziato a nutrirsi e a riprodursi. L’esistenza di microorganismi in ambienti ostili suggerisce la possibilita’ dell’esistenza di simili organismi nel permafrost di Marte o di altri pianeti o negli oceani congelati di Europa o di altre lune. La NASA ha descritto la scoperta del nuovo organismo (battezzato Carnobacterium pleistocenium) come "la prima specie trovata in vita in ghiacci antichi ad essere pienamente studiata e confermata" e Hoover ha dichiarato che il batterio potrebbe sopravvivere, nello stato di animazione sospesa in cui e' stato scoperto, per milioni di anni. Tutto cio', naturalmente, attira l’interesse non solo dei biologi, ma anche del settore biomedico. Gli enzimi che hanno protetto per 32.000 anni questo esempio naturale di sospensione crionica potrebbero aprire nuovi orizzonti alla criobiologia per la conservazione a basse temperature di cellule, tessuti e organi per trapianti. E potrebbero persino funzionare con organismi complessi...
L’articolo, su MSNBC: Creatures frozen for 32,000 years still alive. Bacteria found in Arctic tunnel come to life in the lab
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26 febbraio 2005
SPAZIO: Alla conquista dell’universo. Un articolo di Space.com parte dal Paradosso di Fermi e arriva a delle conclusioni sorprendentemente estropiche.

Richard Godwin, direttore della National Space Society, recensisce brevemente “Se l’universo e’ pieno di alieni... dove sono tutti?! 50 soluzioni al Paradosso di Fermi e la questione della vita extra-terrestre” di Stephen Webb. Le risposte raccolte da Webb vanno dal ragionevole (come la possibilita’ che esseri intelligenti extra-terrestri potrebbero utilizzare sistemi di comunicazione alternativi e meno ovvi delle onde radio), al quasi paranoide (come la possibilita’ che la Terra sia tenuta sotto osservazione da specie piu’ avanzate che abbiano deciso di tenerci in quarantena in quanto potenzialmente pericolosi). Statisticamente parlando, l’esistenza di intelligenze aliene sembrerebbe inevitabile: 100 miliardi di stelle nella nostra galassia, due o tre volte tanti pianeti in orbita intorno ad esse... Anche le scoperte degli ultimi anni sembrerebbero puntare in quella direzione: la presenza, in passato, di acqua su Marte; la scoperta di piu’ pianeti al di fuori del sistema solare che al suo interno... E’ possibile che la vita sia apparsa solo sulla Terra? In effetti, potremmo scoprire primitive forme di vita persino nel sistema solare, ma forma di vita intelligente? Dopotutto, sul nostro pianeta, solo una specie su 50 miliardi e’ dotata del potere intellettuale necessario a sviluppare linguaggio e tecnologia. Potremmo quindi essere noi l’unica forma di vita intelligente nell’universo, si chiede Godwin? Potremmo essere noi i mitici “Progenitori” citati da specie piu’ giovani nei racconti di fantascienza? In quel caso avremmo una bella responsabilita’! La nostra galassia sarebbe a nostra disposizione, pronta ad essere riempita di vita. I credenti non dovrebbero far altro che “andare e moltiplicatarsi”, mentre i non-credenti avrebbero mondi interi da esplorare, studiare e sfruttare. Godwin conclude l’articolo riflettendo che diffondere la vita nell’universo equivale nientemeno che a renderlo autocosciente. Una conclusione al 100% estropica.
L’articolo su Space.com: Panspermia: Getting There From Here
Su Amazon: “If the Universe Is Teeming with Aliens... Where Is Everybody? Fifty Solutions to Fermi's Paradox and the Problem of Extraterrestrial Life”
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25 febbraio 2005
SPAZIO: L’albergo a cinque miliardi di stelle. Un articolo di Popular Science su quello che potrebbe essere il primo albergo orbitante.

Robert Bigelow e’ un energetico sessantenne, proprietario di Budget Suites (una catena di motel economici), che ha investito 500 milioni di dollari di tasca propria nella creazione del primo albergo orbitante. E come i suoi motel terrestri, anche quello spaziale offrira’ prezzi scontati: un milioni di dollari a notte - un affare, considerando che il neonato settore del turismo spaziale ha prezzi intorno ai 20 milioni di dollari per viaggio… Solo qualche anno fa, il progetto sarebbe sembrato assurdo, ma ormai ci stiamo abituando ad essere sorpresi, come e’ gia’ successo con SpaceShipOne e con la nascita della Virgin Galactic. Il modulo abitativo su cui il progetto e’ basato e’ stato sviluppato dalla NASA ed e’ conosciuto come TransHab, un tipo di stazione orbitale composto da componenti “gonfiabili.” I vantaggi di questo approccio sono il minor peso e il fatto che i componenti siano assemblati una volta raggiunta l’orbita terrestre. L’albergo, per ora chiamato CSS (Commercial Space Station) Skywalker sara’ protetto da uno scudo spaziale (il “MicroMeteoroid and Orbital Debris shield”) composto da cinque strati di materiali compositi, sostanzialmente piu’ robusto delle pareti di alluminio delle odierne stazioni spaziali e in grado di offrire alla struttura una longevita’ stimata di 15 anni. Il team di Bigelow spera di completare l’installazione in orbita entro il 2010, anche se nessuno dubita che si trattera’ di un’impresa piena di imprevisti. Quella data e’ stata comunque scelta come scadenza di un’altra iniziativa di Bigelow, tesa ad incoraggiare lo sviluppo di mezzi di trasporto spaziali “economici.” L’America Space Prize e’ un premio di 50 milioni di dollari per il primo veicolo spaziale privato che riuscira’ a portare cinque passeggeri fino al suo albergo.
The Five-Billion-Star Hotel, su Popular Science
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23 febbraio 2005
LONGEVITA': La prevenzione come stile di vita. L’esercizio fisico dimezza il rischio di contrarre il morbo di Parkinson (nei maschi).

Lo studio epidemiologico della Harvard School of Public Health di Boston ha coinvolto 48.000 soggetti maschi e 77.000 soggetti femmine a partire dal 1986. Da allora, ogni due anni i partecipanti hanno fornito dati circa malattie, stile di vita, attivita’ fisica, etc. I risultati indicano come l’esercizio fisico, regolare e vigoroso, dimezzi il rischio di contrarre il morbo di Parkinson. Inoltre, se l’attivita’ fisica inizia in giovane eta’, il rischio e’ ridotto del 60%. Tutto questo, pero’, solo nei soggetti maschi. Quello che rende questo risultato epidemiologico ancora piu’ interessante, e’ che coincide con un risultato sperimentale in modelli animali. Un articolo al proposito su Betterhumans: Comprehensive study demonstrates protective effect of strenuous physical activity
Il comunicato stampa del team di ricerca: Physical Activity Linked to Protection from Parkinson's Disease
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22 febbraio 2005
BIOTECNOLOGIE: Arrivano le chimere. Se non piacciono al luddista Jeremy Rifkin, non possono che piacere a Estropico!

Il primo rudimentale esempio di ibrido umano / animale (o per essere piu’ precisi, animale umano / animale non-umano) e’ stato creato a Shanghai nel 2003, quando cellule umane furono fuse con ovuli di coniglio. Gli embrioni creati furono distrutti dopo qualche giorno, una volta raccolte le cellule staminali da loro prodotte. Altri esempi sono i maiali con sangue umano della Mayo Clinic, in Minnesota, e l’esperimento in programma all’Universita’ di Stanford, in California, per la creazione di topi con neuroni umani. L’obiettivo di tali esperimenti e’ innanzitutto quello di ottenere convenienti modelli animali in cui studiare organi e sistemi umani e su cui sperimentare medicinali e terapie. Il vantaggio delle chimere e’ che piu’ simile all’uomo e’ il modello animale e piu’ trasferibili sull’uomo saranno i risultati. Si sta inoltre esplorando la possibilita’ di utilizzare esseri chimerici per produrre “parti di ricambio” per trapianti, dotate di maggiore compatibilita’. Di fronte a tali sviluppi, ci sono state pero’ varie reazioni negative, basate sopratutto sul principio del non “interferire con la natura”. Un tipico rappresentante di tale reazione e’ il militante bio-luddista Jeremy Rifkin (spesso confuso, in Italia, per un esperto super-partes), il quale si e’ dichiarato contrario a tali esperimenti nonostante le potenziali terapie a cui potrebbero portare. Come e’ spesso il caso quando una tecnologia apre la porta a nuovi scenari, i neofobi sono i primi ad esporre le proprie paure, spesso sotto forma di futuri scenari apocalittici: visioni alla “Mondo Nuovo”, creazione di specie di schiavi sub-umani e via estremizzando... Un sito generalmente neofilo come Estropico non puo’ non cogliere l’occasione, invece, per esprimere le proprie speranze – temperate da una visione realistica dei potenziali pericoli: le chimere ci permetteranno una maggiore comprensione dell’organismo umano e un maggiore controllo delle sue funzioni.
Animal-Human Hybrids Spark Controversy, sul sito di National Geographic
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16 febbraio 2005
EVOLUZIONE: L’alba dell’evoluzione guidata. Un articolo di Freeman Dyson sulla fine dell’era dell’evoluzione darwiniana e l’inizio dell’era dell’evoluzione guidata.

Dyson prende spunto da un articolo speculativo di Carl Woese (“A New Biology for a New Century”) nel quale l’autore teorizza un’era in cui lo scambio di DNA era orizzontale e non esistevano divisioni fra specie. L’arrivo del primo rudimentale batterio cambio’ tutto: esso si scoprì piu’ efficente dei propri vicini e rifiuto’ di condividere il proprio materiale genetico. La sua apparizione creo’ la prima specie. Tre ulteriori pietre miliari caratterizzarono l’era dell’evoluzione biologica darwiniana, nel corso di milioni di anni: il sesso (una forma di scambio di DNA orizzontale - all’interno della stessa specie); l’organismo multicellulare (che permise innumerevoli varianti di forma e funzione); e infine il cervello, direttamente responsabile per la fine dell’era della evoluzione biologica darwiniana. Secondo Dyson, infatti, il vincitore della competizione fra specie e’ emerso 10.000 anni fa, quando l’Homo Sapiens (la specie con il cervello piu’ avanzato) comincio’ a dominare e riorganizzare la biosfera. Da allora, il principale motore di cambiamento e’ stata l’evoluzione culturale e non piu’ quella biologica. L’evoluzione culturale e’ migliaia di volte piu’ rapida di quella biologica in quanto lo scambio di idee e’ molto piu’ rapido dello scambio di materiale genetico e ci sta portando ad una nuova era di interdipendenza culturale, meglio conosciuta come globalizzazione. E ora il cerchio sta per chiudersi: Homo Sapiens, con le biotecnologie, ha riscoperto lo scambio di materiale genetico orizzontale, fra specie diverse, tornando così alla situazione dell’era pre-darwiniana. Stiamo entrando in un’era in cui le specie non saranno piu’ divise da confini inviolabili e in cui l’evoluzione tornera’ ad essere universale. Dyson prevede che le biotecnologie porteranno ad un’esplosione in biodiversita’ e che l’ingegnerizzazione dei genomi diverra’ una nuova forma d’arte. L’analisi di Dyson e’ pienamente condivisibile – ci sia consentita pero’ una critica: l’articolo ignora l’inevitabile impatto che la fine dell’era dell’evoluzione darwiniana e l’inizio dell’era dell’evoluzione guidata avranno sull’Uomo.
The Darwinian Interlude, di Freeman Dyson, su TechnologyReview.com
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10 febbraio 2005
ROBOTICA: Una lezione per l'Italia? La via giapponese al mantenimento della produttivita' in una situazione di declino demografico.

La Toyota Motor introdurrà nel suo ciclo produttivo robot che possono lavorare come o meglio degli esseri umani in tutte le sue 12 fabbriche in Giappone. L'obiettivo è di ridurre i costi di produzione al livello di quelli della Cina e di far fronte alla carenza di operai dovuta all'invecchiamento della popolazione e al rifiuto di permettere l'immigrazione di forza lavoro di basso livello. I robot saranno in grado di eseguire differenti operazioni troppo complesse per i robot già in uso e appannaggio di operai umani. Se in un anno la Toyota è in grado di ottenere i risultati sperati, questo significherà la fine del lavoro di massa nelle fabbriche?
Due articoli al proposito:
Toyota to employ robots
Rise of the Machines at Toyota
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9 febbraio 2005
COSMOLOGIA: Fuga dall’universo. L’universo e’ destinato, un giorno, a morire. Prima che cio’ accada una civilizzazione sufficientemente avanzata potrebbe sfuggire attraverso un buco nero, trovando rifugio in un universo parallelo. Sembra fantascienza, ma non contraddice le leggi della fisica. Ecco il piano di Michio Kaku.

Michio Kaku potrebbe facilmente essere preso per un estropico in pieno delirio di onnipotenza ;-) se non fosse per l’auterovole posizione di professore di fisica teoretica presso la City University di New York. In “Escape from the universe”, un affascinante articolo di ampio respiro pubblicato sulla rivista inglese Prospect, Kaku ci accompagna in un percorso che, partendo da relativamente recenti scoperte cosmologiche, passa per la teoria delle stringhe, la teoria del tutto e arriva alla morte termica dell’universo. Ed e’ a quel punto che il tema della sopravvivenza estrema entra in gioco. Kaku esplora le possibilita’ a disposizione di una “civilizzazione di tipo III” per sopravvivere alla fine dell’universo. In un ecosistema, un organismo minacciato di estinzione puo’ adattarsi alle nuove condizioni o migrare verso un ecosistema piu’ accogliente. Data l’impossibilita’ di adattamento alla morte termica dell’universo, l’unica strada percorribile sarebbe quella della fuga tramite un buco nero attraverso il quale “inviare un nanorobot a ricreare la civilizzazione.” La personalita’ e le memorie degli abitanti di tale civilizzazione futura potrebbero essere codificate e trasmesse alla civilizzazione nanorobotica, permettendo in questo modo la “reincarnazione” della propria popolazione (Kaku evita gli interrogativi che questo tipo di uploading creerebbe – vedi: Coscienza soggettiva). Kaku conclude l’articolo sostenendo che “nonostante sembri fantascientifico, questo scenario non contraddice le leggi della fisica e della biologia e sembra essere realizzabile da una civilizzazione di tipo III [...] Per una civilta’ moribonda, intrappolata in un universo sul punto di congelarsi, questa potrebbe essere l’ultima speranza.”
L’articolo di Michio Kaku, sulla rivista britannica Prospect: Escape from the universe
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8 febbraio 2005
POST-UMANO: Il post-umano nelle reti. Dalla carne alla politica. Il mondo accademico italiano inizia a confrontarsi con il post-umano in un convegno organizzato dall’Università La Sapienza a Roma.

Umano, inumano, post-umano. Processi culturali come processi ibridativi, post-umano come continuo spostamento di soglia. Dai corpi del vissuto esperienziale alle astrazioni del sapere organizzato, dall'artificializzazione della natura all'antropomorfizzazione della tecnologia, dai territori alle istituzioni, e dunque alla crisi dei soggetti tradizionali e dei luoghi storici della politica. Se l'essenza del post-umano è da rintracciare nell'apertura virtualizzante dell'umano, ovvero nella "saldatura organizzata di più entità", occorre riflettere su questa saldatura, su questo accoppiamento strutturale tra umano e inumano che trova la sua origine nel rapporto uomo-natura, origine spesso negata dalla civilizzazione e dai saperi tradizionali. L'essere umano come forma neotenica, la virtualità come elemento costitutivo di ogni processo conoscitivo, la riscoperta del corpo come parametro fondamentale per comprendere il mutamento sociale. Su queste basi, attraverso un percorso interdisciplinare e approcci eterogenei, dalla filosofia alla mediologia, dalla sociologia alla psicologia, dall'estetica al design, il seminario vuol essere sede per lo sviluppo di un dibattito su un tema in Italia quasi sconosciuto o comunque relegato ai margini del sapere accademico.
Il calendario completo
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4 febbraio 2005
DICONO DI NOI: Berlusconi estropico?! Strano ma vero: un articolo di Repubblica parte dalla sempre piu' folta chioma del Cavaliere ed arriva nientepopodimeno che a Estropico.

Da Repubblica di oggi: "E dunque: chissa' se il presidente Berlusconi, post-moderno Faust, sa che cosa e' l'"estropia", scuola di pensiero che antepone il benessere dell'individuo a qualsiasi principio di trascendenza e studia l'impatto fra tecnologia e funzioni organiche con l'obiettivo di allungare la vita e addirittura sfidare l'inevitabilita' della morte. Sta di fatto che molti dei fondamenti teorici del movimento estropico (vedi www.estropico.com) paiono ispirare attitudini, valori, credenze, perfino un certo linguaggio berlusconiano. Allo stesso modo in cui si adattano bene agli sforzi scientifici e sperimentali del professor Umberto Scapagnini, il sindaco di Catania nonche' medico personale del Cavaliere, che sulla spinta dell'"anti-aging" e della "life-extension" se ne va a caccia di centenari in Cina o in Ecuador e mesi orsono ha proclamato il suo piu' illustre paziente "tecnicamente quasi immortale". E' quel "quasi" che gli estropici tenderebbero a rigettare. Altro che trapianto di capelli, comunque: studiando topi-Matusalemme e rane che si auto-surgelano questa comunita' fantascientifica animata da suggestioni egizie e fascinazioni tecnologiche propugna l'ibernazione, o crionica che dir si voglia". Anche se l'accostamento Berlusconi/estropia e' un'ovvia boutade, la descrizione del "movimento" estropico, per quanto breve, e' perfettamente accettabile. E' comunque il caso di ribadire, per evitare malintesi, che estropia e transumanesimo sono idee politicamente trasversali che troveranno amici (e nemici) sia a destra che a sinistra, come dimostrato dall'opposizione alle applicazioni pratiche delle biotecnologie: da una parte abbiamo ambientalisti e parte del centrosinistra impegnati contro gli OGM; dall'altra, antiabortisti e parte del centrodestra impegnati contro le cellule staminali embrionali.
L'articolo completo sul sito di La Repubblica: "E il Cavaliere rispose a colpi di chioma" di Filippo Ceccarelli
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3 febbraio 2005
ALLUNGAMENTO DELLA VITA: In biogerontologia, il silenzio non e' d'oro. Il nostro biogerontologo preferito, Aubrey de Grey, si interroga sulle ragioni per cui invecchiare non piace a nessuno, ma, a quanto pare, solo fino a un certo punto...

In un articolo su "Annals of the New York Academy of Sciences", de Grey nota come il desiderio di vivere a lungo sia dimostrato dal successo commerciale dei prodotti che promettono un migliore stato di salute (e quindi, indirettamente, di estendere le nostre aspettative di vita) e di quelli che promettono un aspetto piu' giovanile (e che a volte, almeno parzialmente, funzionano anche). Nonostante cio', l'idea di voler realmente controllare l'invecchiamento viene frequentemene opposta, a volte con inaspettata violenza, come spesso e' il caso per le idee che prospettano profondi cambiamenti con i quali non vogliamo confrontarci. Secondo de Grey, parte della colpa e' dei biogerontologi stessi, colpevoli di non esprimersi in pubblico a proposito delle terapie anti-invecchiamento oggi studiate nei laboratori. In particolare, i biogerontologi dovrebbero pronunciarsi pubblicamente circa quando si aspettano che tali terapie divengano disponibili. Questa reticenza, per quanto opportuna in altri settori scientifici, non ha posto in un settore come quello biomedico in quanto limita sia la discussione che gli investimenti. Se il grande pubblico avesse accesso ad una realistica visione dello stato dell'arte nel settore e della sua possibile traettoria futura, si renderebbe conto che, mentre nulla e' sicuro nella vita o nella ricerca, la possibilita' dello sviluppo di interventi efficaci per l'allungamento delle aspettative di vita e' oggi vicina quanto mai prima, tanto vicina da poter essere un giorno disponibile per coloro oggi gia' adulti e non riservata, forse, ai nostri pronipoti. La logica consequenza di questa realizzazione, sarebbe la crescita dell'interesse per la ricerca in quella direzione, nonche' la pressione su governi e industria per l'accelerazione della ricerca stessa. De Grey, in perfetta coerenza con quanto sostenuto nell'articolo e in attesa che i suoi colleghi seguano l'esempio, continua la sua opera di vero e proprio "missionario" della ricerca anti-invecchiamento tramite il progetto SENS e il Methuselah Mouse Prize.
Biogerontologists' duty to discuss timescales publicly, di Aubrey de Grey
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29 gennaio 2005
OGM: Convertito in legge il decreto Alemanno. Carlo Stagnaro spiega perche' "Roma è sempre più lontana da Lisbona" sul sito dell'Istituto Bruno Leoni

Il decreto Alemanno sulla coesistenza tra colture transgeniche e no e' ormai legge dello Stato. Le Camere hanno reso il provvedimento ancora più restrittivo di quanto non fosse all’origine: rinviando sine die la scadenza della moratoria sul biotech, inasprendo le sanzioni ed evitando di affrontare il nodo delle Regioni che si sono dichiarate ogm-free. Per Carlo Stagnaro, direttore per l’Ecologia di mercato dell’Istituto Bruno Leoni, “questa è una pessima notizia per la nostra agricoltura e la libertà di scelta dei consumatori. L’Italia, di fatto, si pone sulla china più retriva e oscurantista del dibattito, senza tenere in alcun conto il verdetto unanime della scienza sulla sicurezza sanitaria e ambientale degli ogm. Per giunta, questa norma pone il nostro paese in rotta di collisione con la traiettoria comunitaria e ci espone all’apertura dell’ennesima procedura di infrazione”. Se i politici e i media hanno giocato un ruolo chiave nella formazione di un’opinione pubblica largamente ostile al biotech, per Stagnaro una parte di colpa va attribuita anche alle imprese, “che non hanno saputo farsi sentire in un dibattito che va ben oltre la retrobottega dei Palazzi romani”. “Ironicamente – conclude Stagnaro – il Senato ha espresso il voto definitivo proprio mentre il presidente Berlusconi parlava di rafforzare la competitività italiana col collega francese Raffarin. Rinunciando alle innovazioni in campo agro-alimentare, l’Italia diventa meno competitiva. Roma è sempre più lontana da Lisbona”.
Ogm, Roma è sempre più lontana da Lisbona, sul sito dell'Istituto Bruno Leoni
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28 gennaio 2005
OGM: Il mito del cibo di Frankenstein. Un articolo sul New York Times cerca di separare mito e realta’ nel dibattito sugli OGM.

La scritta "Non contiene OGM" appare su sempre piu’ etichette, ma non e’ veritiera. A meno di nutrirsi solo di selvaggina, pesce, funghi e frutti di bosco selvatici, e’ impossibile evitare i cibi geneticamente modificati: tutto il cibo che troviamo nei negozi e’ il prodotto di modificazioni genetiche, il risultato di secoli di selezione artificiale e di decenni di mutazioni indotte con tossine e radiazioni allo scopo di ottenere organismi mutanti dotati di caratteristiche desiderabili. Ogni volta che un prodotto agroalimentare e’ stato ottenuto in questo modo, geni la cui funzione ci e’ sconosciuta sono stati trasferiti o modificati. Esempi? Lattuga, fagioli, pompelmo, riso, avena e frumento sono fra gli organismi con mutazioni indotte oggi in circolazione. E nessuna di queste varianti e’ stata sottoposta a severi controlli prima di essere immessa sul mercato. I cosiddetti prodotti "biologici" (come se esistessero fagioli "sintetici" o carote "artificiali"...) non sono da meno. Quello che l’etichetta "Non contiene OGM" cerca di dirci, invece, e’ che il prodotto in questione non contiene organismi geneticamente modificati con tecniche di moderna manipolazione genetica, cioe’ tecniche molto piu’ precise di quelle tradizionali, dato che le funzioni dei geni trasferiti sono conosciute. Non che ci sia bisogno di tale etichetta, se non per soddisfare un certo feticismo ecofondamentlista, dato che l’allarmismo anti-OGM appare sempre piu’ ingiustificato: milioni di americani hanno mangiato miliardi di porzioni di cibo OGM e la loro salute non e’ certo peggiore di quella di milioni di europei. L’articolo del NYT cita "The Frankenfood Myth" (Il mito del cibo di Frankenstein) di Henry I. Miller, una recente pubblicazione che illustra come non sia stato documentato nemmeno un singolo caso di malattia o di problemi in un ecosistema, causati da OGM (cosa che non si puo’ certo dire, invece, per gli organinsmi tradizionali). Eppure, la diffidenza permane. Sicuramente grazie anche all’opera di disinformazione di quelle organizzazioni "verdi" il cui odio (non si puo’ usare altra parola) per gli OGM e’ ormai un articolo di fede, ma tali allarmismi sarebbero presto smascherati se il grande pubblico, o almeno i mass-media, fossero dotati di un minimo di conoscenze scientifiche o di comprensione del metodo scientifico. Invece, prosegue l’articolo, il 43% di 1.200 americani intervistati nel 2004 dalla Rutgers University ritengono che i pomodori "convenzionali" non contengano geni, al contrario di quelli OGM... E un terzo degli intervistati pensa che mangiare un pomodoro OGM modifichi i geni di chi lo mangia... E’ nell'ignoranza che gli allarmismi, le leggende metropolitane e le teorie della cospirazione trovano terreno fertile.
Facing Biotech Foods Without the Fear Factor, sul New York Times - per l’accesso all’articolo e’ necessaria l’iscrizione (gratuita)
The Frankenfood Myth
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27 gennaio 2005
ALLUNGAMENTO DELLA VITA: La seconda conferenza SENS: Strategie per l'Ingegnerizzazione di una Senescenza Negligibile (Strategies for Engineered Negligible Senescence - SENS) a Cambridge dal sette all'undici di settembre 2005.

La ricerca di "Strategie per l'Ingegnerizzazione di una Senescenza Negligibile" e' l'approccio all'allungamento della vita promosso da Aubrey de Grey. Dietro questa frase, che puo' apparire a prima vista oscura, troviamo un approccio diretto, proattivo e pragmatico al problema dell'invecchiamento: De Grey ha identificato sette fattori fondamentali responsabili per l'invecchiamento (i "sette peccati mortali" dell'invecchiamento) ognuno dei quali e' affrontabile e, teoricamente, risolvibile. La seconda conferenza SENS si propone di accelerare il progresso nella direzione di una autentica cura per l'invecchiamento facendo da megafono e luogo di incontro per
biogerontologi e ricercatori biomedici dotati della stessa aggressiva attitudine. Gli atti della conferenza saranno pubblicati sul prestigioso "Annals of the New York Academy of Sciences", dove sono anche stati pubblicati anche quelli della prima conferenza, tenutasi nel 2003 (gli abstracts sono disponibili QUI)
Il sito della conferenza
Il programma (al momento, ancora provvisorio)
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23 gennaio 2005
LETTURE: "State of Fear", di Michael Crichton. Cambia il vento? Per anni ci ha spaventato con storie di tecnologie impazzite. Ora, invece, l'autore di Preda e Jurassic Park basa un proprio romanzo su di un'ideologia impazzita. Michael Crichton accusa certi ambientalisti di avere abbandonato la ragione a favore di uno pseudo-misticismo religioso.

Michael Crichton e' famoso in quanto autore di ripetitivi tecno-thriller, la cui tipica trama involve una tecnologia emergente che sfugge di mano ai propri creatori con sanguinose conseguenze. Il satellite che precipita sulla Terra portando con se' microbi extraterrestri in Andromeda, il suo primo romanzo (pubblicato nel 1969) e' solo il primo esempio. Altre tecnologie che hanno subito il trattamento-Chricton sono biotecnologie (Jurassic Park, 1990) e nanotecnologia (Preda, 2002). Considerato il pedigree dell'autore e' quindi interessante notare che, per il suo ultimo romanzo, Crichton abbia scelto come tema centrale non una tecnologia impazzita, ma un'ideologia altrettanto deragliata: il fondamentalismo ambientalista. Il "cattivo" del romanzo e' un ambientalista monomaniacale e disposto a tutto pur di tenere sulle prime pagine le paure catastrofiste che arricchiscono la sua organizzazione (grazie alle donazioni di un'opinione pubblica sempre piu' ansiosa). A questo scopo, e senza entrare nei dettagli della trama, Drake, il fanatico ambientalista, decide di dare una mano a Madre Natura nel creare una catastrofe naturale (come se avesse bisogno di incoraggiamento!) con il preciso scopo di spacciarla poi come conseguenza delle attivita' dell'Uomo. "State of Fear" non e' pero' il primo attacco di Crichton al pensiero unico ambientalista e non puo' essere compreso senza prendere in considerazione un discorso tenuto dallo scrittore nel 2003 (disponibile sul suo sito: Remarks to the Commonwealth Club). In esso Crichton macella parecchie di quelle vacche sacre dei verdi che sono troppo spesso accettate ad occhi chiusi da mass media e grande pubblico (i miti del "buon selvaggio" e della "bomba demografica"; la presunta benevolenza di Madre Natura; la presunta vittoria ottenuta mettendo al bando, con tragiche conseguenze, il DDT; le "certezze" circa il riscaldamento globale, etc). L'accusa principale e' che l'ambientalismo, nato in Occidente come sana e razionale reazione a decenni di industrializzazione, si sia poi trasformato in una quasi-religione in cui, come in tutte le religioni, i fatti dimostrabili sono meno importanti della fede nelle vacche sacre di cui sopra ("Oggi, una delle religioni piu' forti nel mondo occidentale e' l'ambientalismo"). Contro questa pericolosa deriva, Crichton invoca un cambiamento di attitudine tanto profondo quanto quello che decenni orsono ha posto fine all'inquinamento selvaggio del dopoguerra e alla generale realizzazione che l'ambiente e' un bene da proteggere. Oggi questo movimento ha perso la strada e l'appello lanciato da Crichton e' per l'abbandono della "religione" ambientalista e per un ritorno all'ambientalismo basato sulla scienza.
State of Fear, su Internet Bookshop Italia
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21 gennaio 2005
NANOTECNOLOGIE: Uno studio di mercato dell'agenzia Freedonia sul settore dei nanomateriali. Un mercato da 1,4 miliardi di dollari nel 2008 (negli Stati Uniti)

La crescita e' prevista, agli inizi, in applicazioni di nicchia nel settore dei prodotti di consumo e dell'automobile, mentre la crescita di lunga durata (nei prossimi vent'anni) e' prevista nei settori dell'elettronica (nanoelettronica) e della medicina (nanomedicina). Il mercato crescera' fino a 1,4 miliardi di dollari nel 2008 e raggiungera' i 30 miliardi nel 2020. Le applicazioni farmaceutiche potrebbero rappresentare i due terzi del mercato. Il rapporto cita, come potenziale freno sullo sviluppo del settore, l'incognita dell'impatto dei nanomateriali su salute e ambiente. Per il momento le applicazioni riguardano vestiti anti-macchia e racchette da tennis piu' robuste e leggere (non esattamente gli sviluppi nanotecnologici che interessano i lettori di Estropico), ma l'inizio dello sfruttamento commerciale di vari nanomateriali e' comunque una pietra miliare verso altri, ben piu' avanzati prodotto nanotecnologici.
Lo studio della Freedonia: Nanomaterials - Market Size, Market Share, Market Leaders, Demand Forecast, Sales, Company Profiles, Market Research, Industry Trends
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20 gennaio 2005
SPAZIO: Se gli ambientalisti l'avessero avuta vinta, Huygens non sarebbe mai arrivato su Titano. Un articolo di Spiked sull'impatto devastante che il principio di precauzione avrebbe sull'esplorazione spaziale.

Nel 1997, Greenpeace scrisse all'allora presidente USA Bill Clinton, per esprimere la propria costernazione e opposizione al lancio della missione Cassini, in quanto la missione avrebbe portato circa 35 kilogrammi di plutonio nello spazio: un rischio inaccettabile in caso di incidente in fase di lancio, o nell'atmosfera. Superato quel rischio con un lancio privo di incidenti, la campagna anti-Cassini non si fermo', anzi. Temendo una possibile collisione con la Terra, gruppi ambientalisti arrivarono a mandare una petizione all'ONU chiedendo che la missione fosse fermata, in nome del principio di precauzione. Fallita anche quella protesta, un gruppo arrivo' ad "avvertire" il pubblico della necessita' di fare provviste e di procurarsi maschere anti-gas quando la sonda compì il fly-by intorno alla Terra per ottenere la velocita' necessaria. La comune caratteristica di queste campagne e' un'ingiustificata enfasi sul peggior scenario possibile, indipendentemente dalla reale probabilita' della sua realizzazione, in altre parole, una forte tendenza al catastrofismo. Secondo John Zarnecki (coinvolto in uno degli esperimenti condotti sulla sonda): "Se avessimo seguito il principio precauzionale non ci sarebbe stata alcuna esplorazione del sistema solare esterno: niente fly-by di Voyager intorno a Saturno, Giove, Nettuno e Urano; niente missione Galileo verso Giove e Europa (con la scoperta di oceani sotterranei e la possibilita' dell'esistenza di primitive forme di vita)." E' innegabile che l'esplorazione spaziale no sia priva di rischi, ma quale attivita' lo e' al 100%? La missione Cassini-Huygens, con le immagini e i dati che ha prodotto, ci ricorda che, spesso, il gioco vale la candela.
L'articolo, su Spiked: Space cadets - If environmentalists had their way, probes would never have touched down on Titan, Saturn's moon.
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19 gennaio 2005
BIOTECNOLOGIE: La biologia open-source sta arrivando. Un articolo di Wired analizza i pro e i contro del movimento per la biologia open-source

"Per spingere avanti la ricerca, gli scienziati hanno bisogno di conoscere e di poter usare le informazioni migliori e le migliori innovazioni. La maggior parte di queste, però, è brevettata, e lascia con le mani legate molti accademici e ricercatori senza scopo di lucro. Ma una organizzazione australiana propone un approccio open-source alla biologia e spera di liberare la conoscenza biologica senza violare la proprietà intellettuale."
Wired News: Open-Source Biology Evolves
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19 gennaio 2005
NANOMEDICINA: La prima rivista scientifica interamente dedicata alla nanomedicina. A marzo il primo numero di "Nanomedicine: Nanotechnology, Biology and Medicine"

La pubblicazione di Nanomedicine da parte della casa editrice leader nel campo delle riviste scientifiche, la Elsevier, rappresenta un importante riconoscimento per questo nuovo settore in rapida crescita. L'editore della rivista, Dr. Chiming Wei della Johns Hopkins University School of Medicine, e' soddisfatto della crescita osservata negli ultimi anni e cita alcune delle aree particolarmente promettenti: l'identificazione di cellule tumorali, la "etichettazione" di cellule staminali, il monitoraggio dei sistemi di manutenzione del DNA. Vista la multidisciplinarieta' tipica della nanomedicina, la rivista si occupera' di temi diversi: dalla ricerca di base, alla pratica clinica, alla sperimentazione ingegneristica degli aspetti piu' innovativi del settore, cioe' l'ingegneria speculativa dei previsti nanorobot. Il primo numero conterra' anche un articolo del pioniere della nanotecnologia per applicazioni mediche, Robert A. Freitas, Jr. intitolato "What Is Nanomedicine?". La rivista e' la pubblicazione ufficiale della American Academy of Nanomedicne (AANM), un'organizzazione internazionale dedicata all'avanzamento della nanomedicina e allo sviluppo delle sue applicazioni cliniche.
L'annuncio della Elsevier
Il sito della rivista
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15 gennaio 2005
TRANSUMANESIMO: Nasce la Associazione Italiana Transumanisti, il "chapter" italiano della World Transhumanist Association

Grazie all'iniziativa di due accademici da tempo interessati alle varie forme del transumanesimo, nasce la AIT, il cui scopo fondamentale e' quello di dare al transumanesimo visibilita' e dignita' nel mondo accademico e di rendere operante il movimento anche nel mondo reale, cercando di aprire una breccia nei media tradizionali e negli ambienti politici e della societa’ civile. Un’altro degli obiettivi dichiarati della AIT e’ quello di creare una efficiente rete di crionicisti in Italia. Sulla homepage della neonata associazione campeggiano due citazioni, una di un pensatore transumanista orientato a destra (Marinetti) e l'altra di un transumanista orientato a sinistra (Trotsky). Cio' non significa una sintonia con altre idee espresse da questi due intellettuali, ma un colpo al cerchio e uno alla botte per dimostrare che il transumanesimo e' oltre i concetti tradizionali di destra e sinistra, perche' e' oltre il concetto tradizionale di uomo. Ma, soprattutto, vuole dimostrare come il transumanesimo, pur essendo un'idea relativamente nuova, ha salde radici nella storia dell'umanita'. Mostrare queste radici sara' una delle strategie dell'AIT per fare proselitismo, per superare la diffidenza che c'e' attorno al movimento nei vari ambienti sociali e politici italiani. Estropico accoglie l'iniziativa con entusiasmo e invita i propri lettori a visitare il sito della AIT e a iscriversi alla mailing list dell'associazione. La collaborazione fra Estropico e la AIT nell'infondere memi transumanisti nella societa' italiana non potra' essere che positiva.
Il sito della Associazione Italiana Transumanisti
La mailing list dell'associazione
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12 gennaio 2005
NANOTECNOLOGIA: Un forte impatto su industria e cittadinanza, ma l’Europa rischia di restare indietro.
Pubblicati i risultati della consultazione pubblica della Commissione Euroepa su nanotecnologia e nanoscienza.

Organizzata da Nanoforum (il “thematic network” nanotecnologico sponsorizzato dall’Unione Europea), la consultazione pubblica on-line e’ stata condotta fra agosto e ottobre 2004 e ha attirato le opinioni e i commenti di piu’ di 700 partecipanti (principalmente coinvolti nella ricerca e sviluppo, ma anche giornalisti, accademici e imprenditori). I risultati, appena pubblicati, indicano che coloro che hanno preso parte si aspettano che entro dieci anni la nanotecnologia avra’ un forte impatto sull’industria (90%) e sulla cittadinanza (80%). L’Europa e’ vista (correttamente) come in ritardo rispetto agli Stati Uniti sia nel settore nanoscientifico (76%), sia nel trasferie gli sviluppi nanotecnologici dai laboratori all’industria (77%) e il 64% e’ a favore della creazione di nuove strutture a livello europeo, tese a colmare tale divario. Molti, infine, temono che la mancanza di personale qualificato diverra’, nei prossimi anni, un importante fattore limitante alla crescita del settore nanotecnologico in Europa. Il messaggio fondamentale che sembra emergere e’ che se l’Europa vorra’ essere competitiva in nanotecnologie e nanoscienza, e' giunta l'ora di passare all'azione.
L'articolo con i risultati della consultazione: State of play in the Union’s NMP priority
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8 gennaio 2005
ROBOTICA: Una squadra di 18 robo-soldati entra in azione in aprile, in Iraq. Un articolo di TechCentralStation presenta The Sword, quanto di piu' simile a Terminator sia oggi disponibile.

Piccolo, robusto e telecomandato: non e' esattamente un Terminator dotato di liberta' di azione e licenza di uccidere, ma puo' essere altrettanto letale. Puo' infatti essere usato per disinnescare mine, ma puo' anche essere equipaggiato con mitragliatori e lanciagranate. Si chiama The Sword (la spada) ed e' la prima versione armata della piattoforma robotica Talon, della americana Foster-Miller, gia' utilizzata con successo in ventimila missioni fra Afganistan, Bosnia e Iraq. Dotato di sensori per radiazioni, gas e tossine, e' il primo ad essere mandato ad investigare situazioni sospette. L'operatore controlla il robot con un joystick e vede quello che il robot vede tramite uno schermo e, dato che il ruolo principale del robot e' in operazioni di ricognizione, esso puo' essere dotato di ben sette telecamere (infrarossi, termiche, telescopiche, etc). The Sword e' descritto come piu' efficiente, meno costoso e meno politicamente problematico di un soldato in carne ed ossa. Nella confusione delle battaglie del Vietnam, per ogni nemico ucciso dagli americani furono sparate 50.000 pallottole. The Sword potrebbe invece essere "efficente" quanto un cecchino, essendo il suo operatore in una posizione meno "calda", cioe' a qualche centinaio di metri di distanza dalla prima linea. Uno di questi robot costa 170.000 dollari (costo gia' in discesa dagli iniziali 230.000), mentre l'addestramento di un soldato semplice ne costa 50.000 e quello di un sergente dei Marines, svariate centinaia di migliaia. L'impatto della robotica sulle nostre vite diverra' sempre piu' evidente nei prossimi anni ed e' inevitabile che le forze armate, sempre all'avanguardia nell'adottare e sviluppare nuove tecnologie, si siano gia' rese conto delle potenzialita' del robo-soldato. L'esercito USA sara' sicuramente imitato dalle forze armate di altre nazioni.
L'articolo,su TechCentralStation: Is Anything Mightier Than This Sword?
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