I classici di Estropico

Una selezione di "classici" dagli archivi del sito.

Articoli:

I Principi Estropici Versione 3.0, Una Dichiarazione Transumanista, di Max More
La Dichiariazione e il FAQ transumanista, di Nick Bostrom et al.
Immortalità: ultima frontiera della libertà, di David Nicholas
La Singolarità Tecnologica, di Vernor Vinge
Networking nell'Era della Mente, di Alexander Chislenko
Dyson Sphere's FAQ, di Anders Sandberg
Noi Borg. Speculazioni sulle menti-alveare come stato postumano, di Anders Sandberg
Lettera a Madre Natura, di Max More
Coscienza soggettiva, quasi un FAQ sulla coscienza soggettiva
Futurizzazione, di Carlo Pelanda
I Robot erediteranno la Terra: ed essi potrebbero essere… noi stessi, di Joe Strout
Allungamento della vita e sovrappopolazione, di Ramez Naam
Transumanesimo, un'idea pericolosa? Autori vari.

Libri online:

Traduzioni integrali

Motori di creazione – l'era prossima della nanotecnologia, di K. Eric Drexler
La prospettiva dell'immortalità, di Robert Ettinger
La preparazione: un libro sulla colonizzazione dello spazio, sulla transumanità e sulla nanotecnologia, di Rex Stephens

Traduzioni parziali

La singolarità è vicina, di Ray Kurzweil . Domande e risposte con l'autore, il prologo e il primo capitolo.
Ending Aging, di Aubrey de Grey e Michael Rae
Viaggio Fantastico, di Ray Kurzweil e Terry Grossman. I primi due capitoli.

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ARTICOLI

I Principi Estropici Versione 3.0, Una Dichiarazione Transumanista, di Max More  
I Principi Estropici non sono considerati  verità o valori assoluti. I Principi codificano ed esprimono le attitudini di coloro che si descrivono come "estropici". Il pensiero estropico rappresenta una piattaforma filosofica da cui affrontare la condizione umana. […] Questi Principi intendono offrire una piattaforma in continua evoluzione, dedicata ad affrontare la vita in maniera razionale ed efficiente, senza la zavorra di dogmi che non potrebbero superare una analisi scientifica o filosofica. 1) Progresso Continuo; 2) Auto-trasformazione; 3) Ottimismo Pratico; 4) Tecnologia Intelligente; 5) Società Aperta; 6) Auto-direzione; 7) Pensiero Razionale

La Dichiariazione e il FAQ transumanista, di Nick Bostrom et al.  
L'umanità sarà radicalmente trasformata dalla tecnologia del futuro. Prevediamo la possibilità di ri-progettare la condizione umana in modo di evitare l'inevitabilità del processo di invecchiamento, le limitazioni dell'intelletto umano (e artificiale), un profilo psicologico dettato dalle circostanze piuttosto che dalla volontà individuale, la nostra prigionia sul pianeta terra e la sofferenza in generale.

Immortalità: ultima frontiera della libertà, di David Nicholas  
Il fatto che la morte continui ad esistere, rende futile il nostro parlare di libertà. Le idee di libertà che accettano passivamente l'inevitabilitá dell'oblivio personale suonano sempre piú come vuota retorica. Gli dei ci hanno abbandonato e le nostre razionalizzazioni, di fronte al nulla sul nostro orizzonte personale, sono sempre meno convincenti. Ci rendiamo conto che c'è qualcosa di profondmente sbagliato in questa situazione, ma di fronte all'apparente inevitabilità del nostro destino, continuiamo ad ignorare quella che è la logica conclusione: dobbiamo salvarci da soli o perire.

La Singolarità Tecnologica, di Vernor Vinge  
Entro trent'anni, avremo le tecnologie necessarie a creare intelligenze super-umane. In breve, dopo tale evento, l'era umana sarà terminata. E' possibile evitare tali sviluppi? Se è non possibile evitarli, possiamo allora influenzarli in modo di garantire la nostra sopravvivenza? In questo articolo si considerano tali domande, si offrono alcune possibili risposte e si presentano ulteriori pericoli.

Networking nell'Era della Mente, di Alexander Chislenko  
L'avvento dell'Era della Mente e dei robot intelligenti previsto da Hans Moravec porterà a profonde trasformazioni tecnologiche e sociali a livello globale nonché nel rapporto tra le intelligenze avanzate e
l'ambiente a loro circostante. L'abilità delle future macchine pensanti di condividere direttamente le proprie esperienze e conoscenze con ogni altra macchina, diverrà il fattore trainante dell'evoluzione dell'intelligenza permettendo il passaggio da menti individuali relativamente isolate ad entità con strutture altamente interconnesse.

Dyson Sphere's FAQ, di Anders Sandberg  
Una Sfera di Dyson è una sfera di origine artificiale e di raggio pari a quello di un'orbita planetaria. La sfera consisterebbe di un guscio di collettori solari o di habitat posti attorno alla stella, sicché tutta l'energia emessa dalla stella (o quanto meno una significativa porzione di tale energia) colpirebbe una superficie ricevente sulla quale l'energia stessa verrebbe infine utilizzata. Ciò creerebbe uno spazio vitale immenso, nonché un modo per raccogliere una enorme quantità di energia.

Noi Borg. Speculazioni sulle menti-alveare come stato postumano, di Anders Sandberg  
Quella delle menti-alveare, in cui l'individuo è incluso in una coscienza collettiva, è stata una idea ricorrente nella fantascienza fin dagli influenti romanzi di Olaf Stapledon Last and First Men (1931) e Star Maker (1937), nonostante il concetto sia stato in un certo senso suggerito da Leviathan di Thomas Hobbes (1651). Le menti-alveare sono state spesso usate nella fantascienza occidentale come una allegoria del comunismo o della anonimia della civiltà industriale, e di solito sono state rappresentate in luce terrificante (Nicholls 1982). L'ultima di queste rappresentazioni è il Borg in Star Trek - The Next Generation: una razza di umani bionicamente potenziati e collegati assieme in una mente collettiva, tutta protesa nello sforzo di assimilare ogni altra specie intelligente nel "Collettivo".

Coscienza soggettiva, quasi un FAQ sulla coscienza soggettiva  
L'anno è il 2030… La tecnologia necessaria a creare una copia perfetta di un cervello umano è disponibile (che si tratti di una copia identica a livello atomico, creata con mezzi nanotecnologici o di un modello su computer, basato su scannerizzazione del cervello originale, poco importa ai fini di questa discussione…) La domanda è:se il cervello in questione fosse il tuo, la copia saresti sempre tu?

Futurizzazione, di Carlo Pelanda  
La storia in atto ci fa intravedere la possibile nascita di un'era dove i limiti del passato potranno essere superati. La scarsità è sostituibile con l'abbondanza. La malattia è sempre più contrastabile da una medicina che va a più fondo nelle nostre strutture genetiche profonde. La vita potrebbe essere allungata. La tecnologia promette un dominio crescente della materia, informazione ed energia. Complessivamente, si riescono già ad intuire le possibilità concrete per una futura traiettoria di pieno riscatto dell'umanità dalle costrizioni biologiche, ecologiche, oltre che di quelle politiche, sociali, culturali ed economiche che la hanno compressa nei millenni e che ancora la soffocano. Il futuro si sta aprendo all'ambizione antropica più ardita, la salvazione terrena? Non ancora, ma certamente ci sta mostrando una strada in quella direzione, con delle stazioni intermedie in vista che appaiono miglioramenti formidabili della condizione umana in relazione al presente.

I Robot erediteranno la Terra: ed essi potrebbero essere… noi stessi, di Joe Strout  
Questa pagina è dedicata a speculazioni sulla probabile possibilità futura di eseguire un processo capace di copiare una mente dal substrato naturale del cervello ad una destinazione rappresentata da un substrato hardware artificiale, costruito dall'uomo. Questa tecnologia altererà radicalmente la società in molti modi, come gli autori di fantascienza hanno cominciato ad illustrare. Divertitevi, attraverso questo sommario resoconto, ad esplorare la scienza dietro la fantascienza!

Allungamento della vita e sovrappopolazione, di Ramez Naam  
Quando si parla di interventi tesi all'allungamento radicale della vita, si sentono sempre le stesse domande: "...e dove la metteremmo tutta questa gente?" "...e la 'bomba demografica?'" "...non siamo già troppi così?" Ramez Naam ha dedicato un capitolo del suo More Than Human proprio a tali domande. L'impatto demografico delle tecnologie per l'estensione della vita sarebbe sorprendentemente limitato [...] l'allungamento della vita avrebbe un impatto incrementale, piuttosto che esponenziale, sulla crescita demografica. In pratica, anche se ottenessimo oggi l'immortalità, il tasso di crescita globale
rimarrebbe più lento di quello visto nel dopoguerra con la generazione del baby-boom. Se l'intera popolazione mondiale fosse resa immortale in questo preciso istante, nel 2100 essa raggiungerebbe i 13 miliardi invece dei 10 miliardi oggi previsti, dato che il tasso di natalità è in declino.

Transumanesimo - Un'idea pericolosa? Autori vari  
Lo speciale di Estropico dedicato all'attacco di Francis Fukuyama al progetto transumanista. Da Foreign Policy alla stampa italiana (Corriere della Sera, Repubblica, Panorama, Libero , Il Foglio). Estropico pubblica sia le accuse che le risposte transumaniste.

LIBRI ONLINE

Traduzioni integrali





Motori di creazione – l'era prossima della nanotecnologia, di K. Eric Drexler  
Carbone e diamanti, sabbia e circuiti integrati, tessuti sani e cancerosi: nel corso di tutta la storia, le variazioni nelle disposizioni di atomi hanno fatto la differenza fra scadente e pregiato, fra malato e sano. Disposti in una certa maniera, gli atomi formano suolo, aria, acqua; disposti in un'altra maniera diventano fragole mature. Disposti in un modo sono case ed aria fresca; in un altro, diventano cenere e fumo. La nostra abilità nel creare disposizioni di atomi è alle fondamenta della tecnologia. Siamo andati lontani nelle nostre capacità di disporre atomi, dallo scheggiare la selce per le punte di frecce al lavorare a macchina alluminio per navi spaziali. Siamo fieri della nostra tecnologia, dei nostri farmaci salva-vita e dei nostri computer da tavolo. Tuttavia le nostre navette spaziali sono ancora rozze, i nostri computer ancora stupidi, e le molecole dei nostri tessuti degenerano ancora nel disordine, danneggiando prima la nostra salute e poi la vita stessa. Per tutti i nostri progressi nella disposizione di atomi utilizziamo ancora metodi primitivi. Con la nostra tecnologia attuale siamo tuttora costretti a maneggiare gli atomi in gruppi indisciplinati. Ma le leggi della natura lasciano immenso spazio per il progresso, e le pressioni della competizione mondiale continuano a spingerci in avanti. Nel bene o nel male, il più grande "passo avanti" tecnologico della storia deve ancora arrivare.
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La prospettiva dell'immortalità, di Robert Ettinger  
Robert C. W. Ettinger, cominciò ad occuparsi della conservazione di corpi umani a basse temperature nel 1948, ma tali idee cominciarono a circolare negli Stati Uniti solo nei primi anni sessanta, con la pubblicazione del suo "La prospettiva dell'immortalità". Da allora, Ettinger ha fondato il Cryonics Institute, una delle due principali organizzazioni crioniche internazionali e la pratica da lui inventata, la crionica, ha lentamente attirato l'attenzione di un numero crescente di persone - ad oggi sono alcune centinaia coloro che hanno organizzato la propria "sospensione crionica". "La prospettiva dell'immortalità" ha ormai trent'anni, ma resta un testo fondamentale per chiunque sia interessato alla crionica (anche conosciuta come criopreservazione o "ibernazione" umana).






La preparazione: un libro sulla colonizzazione dello spazio, sulla transumanità e sulla nanotecnologia, di Rex Stephens  
Durante il ventesimo secolo la colonizzazione dello spazio è stata poco più che un sogno, sognato da visionari e da scrittori di fantascienza. Per la maggior parte della popolazione della Terra questo sogno non ha rappresentato nulla più che una curiosità da intrattenimento, se non addirittura un'autentica follia. All'alba del ventunesimo secolo assistiamo all'imminente avvento di nuove tecnologie: tecniche d'estensione della vita umana in condizioni di perfetta salute, nanotecnologia, interfacce fra neuroni e computer, dispositivi di potenziamento mentale, ingegneria genetica (per citare solo quel che riguarda i prossimi 15 anni). Queste nuove tecnologie si accompagnano a benefici enormi, nonché ad enormi pericoli. Se l'umanità sviluppasse queste potenti tecnologie seguendo gli stessi schemi di comportamento che in passato ha sempre adottato con le nuove tecnologie, tutta la vita potrebbe essere a rischio d'estinzione. L'immediata colonizzazione dello spazio è ora un imperativo, sebbene la maggior parte di noi non abbia ancora accettato questa realtà dei fatti. Non permettete a voi stessi o alle persone a voi care di essere colti di sorpresa! Nessuno ha ancora tutte le risposte, ma questo sito web contiene la descrizione di qualche buona idea che potete essere in grado di utilizzare subito, idee disponibili per voi senza alcun costo. Ed allora, godetevi questo sito, pensateci su con la vostra testa, e se il discorso vi aggrada unitevi allo sforzo di colonizzazione spaziale. Io spero di vedere anche voi sulla più avanzata delle frontiere.

Traduzioni parziali

La Singolarità è vicina, di Ray Kurzweil   
Cosa è la singolarità?  Nei prossimi 25 anni, l'intelligenza non-biologica eguaglierà la ricchezza e la raffinatezza dell'intelligenza umana per poi superarla abbondantemente grazie a due fattori: la continua accelerazione del progresso dell'informatica e la capacità, delle intelligenze non-biologiche, di condividere rapidamente il proprio sapere. Integreremo nanorobot intelligenti nel nostro corpo, nei nostri cervelli e nell'ambiente, risolvendo così problemi come l'inquinamento e la povertà, aumentando significativamente la nostra longevità, permettendo realtà virtuali che comprendano tutti i sensi (come in "The Matrix") e la "trasmissione di esperienze" (come in "Essere John Malkovich"), nonchè un notevole incremento dell'intelligenza umana. Il risultato sarà la fusione della specie creatrice di tecnologie con il processo evolutivo-tecnologico a cui essa ha dato vita. E questa è la singolarità? No, questa è solo la fase che la precede. L'intelligenza non-biologica avrà accesso al proprio design e potrà migliorarsi in un ciclo sempre più veloce di riprogettazione.  Arriveremo al punto in cui il progresso tecnologico sarà talmente rapido da essere incomprensibile per l'intelletto umano non incrementato. Quel momento  contrassegnerà la singolarità.

Ending Aging, di Aubrey de Grey e Michael Rae  
Il biogerontologo Aubrey de Grey ritiene che molti di coloro oggi viventi potranno raggiungere i mille anni di età ed evitare i problemi di salute legati all'invecchiamento. In questo estratto dal suo "Ending Aging" ci spiega come. "...una volta attraversata la soglia rappresentata da un certo tasso di progresso biomedico, potremo tenere a bada indefinitamente l'invecchiamento. Tale tasso di progresso non è plausibile per i topi di laboratorio, ma lo è per l'uomo. Se saremo in grado di rendere le terapie di ringiovanimento sufficientemente robuste da concederci il tempo necessario a renderle ancora più efficaci, otterremo il tempo necessario a renderle ancora più efficaci, il che a sua volta… e così via. Tutto ciò ci consentirà di sfuggire indefinitivamente al declino connesso all'età, indipendentemente dalla nostra età cronologica. Utilizzerò il termine "velocità di fuga della longevità" (VFL) per descrivere questo concetto."

Viaggio fantastico, di Ray Kurzweil e Terry Grossman  
CAPITOLO 1: Puoi vivere abbastanza a lungo da vivere per sempre. L'obiettivo di estendere la longevità può essere raggiunto in tre passi, o superando tre "ponti". Questo libro ha lo scopo di servire come guida per vivere sufficientemente a lungo in buona salute fisica e mentale (il primo "ponte" da attraversare) per potersi poi avvantaggiare della rivoluzione biotecnologica (il secondo ponte). Questo, a sua volta, ci porterà alla rivoluzione nanotecnologica e della Intelligenza Artificiale, il terzo ponte, l'attraversamento del quale ci permetterà, potenzialmente, di vivere indefinitamente.
CAPITOLO 2: I "ponti" a venire - Questo libro descrive tre "ponti":
 1. Il primo ponte è il nostro programma per la longevità. Esso consiste di terapie oggi disponibili che vi permetteranno di rimanere in buona salute sufficientemente a lungo da poter trarre il massimo vantaggio dal secondo ponte, una volta costruito.  
 2. Il secondo ponte è la rivoluzione biotecnologica. Svelando i misteri di proteine e geni, stiamo accumulando i mezzi che ci permetteranno di eliminare malattie ed invecchiamento, sviluppando al massimo il nostro potenziale. Questo secondo ponte, a sua volta, condurrà ad un terzo.
 3. Il terzo ponte è la rivoluzione nei settori delle nanotecnologie e dell'IA (Intelligenza Artificiale). Questa rivoluzione ci permetterà di ricostruire i nostri corpi e cervelli a livello molecolare. Queste trasformazioni tecnologiche emergenti introdurranno nuovi e potenti strumenti atti ad espandere la nostra salute e le nostre capacità.



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